la dea dell'amore (1995)

La seriale produzione di Woody Allen ha nella leggerezza delle sue opere un ruolo chiave, sicuramente. Questo finisce per contraddistinguere le stesse opere del regista con il bollino della commedia leggera, il quale ci avvisa che il film con molta probabilità non avrà tempo e voglia e di sorprendere lo spettatore. MIGHTY APHRODITE si porta avanti con il ritmo dei suoi personaggi e della sua comicità, ovvero moderato e autocontrollato come un anziano dai buoni costumi e dalla vita lineare ma in agitazione di fronte alla volgarità e allo scandalo del sesso. Questa formula riesce a far ridere.

Commedia con un tema di sottofondo, celato tra i sorrisi della trama divertente, molto interessante. Un film piacevole e assai godibile, con due splendidi protagonisti: Allen e Mira Sorvino (il doppiaggio di quest'ultima però è quasi irritante!!).

Tra tragedia greca e comicità alleniana dall'usuale ambientazione newyorkese. Commedia intelligente e divertente, un lavoro davvero riuscito. Woody Allen in piena forma.

Film molto leggero e interessante nel classico stile di Woody Allen.

Sfiziosa,frizzante e divertente commedia di Allen, la prima in cui il regista utilizza un linguaggio più scurrile che esploderà, per poi sparire del tutto, nel successivo Harry a pezzi.
Il film scorre con un ritmo indiavolato e diverte grazie a battute e a situazioni ben elaborate e a dei duetti stupendi fra Allen e Mira Sorvino, affiatati e in parte come non mai.
Proprio Mira Sorvino è la forza motrice che impreziosisce il titolo, sia grazie alla presenza scenica dell'attrice che ad un personaggio scritto benissimo che dipinge al meglio la figura tanto amata della professionista dal cuore d'oro. Inoltre, oltre alle battute a doppio senso e alla vena ironica, non manca una componente malinconica che va a completare il background del personaggio della Sorvino.
Per quanto riguarda il finale, i tanti lieto fine non infastidiscono ed anzi creano un senso di letizia che ogni tanto fa bene provare alla fine di un film.
Dunque un Allen positivo e ottimista che riesce a parlare di buoni sentimenti utilizzando cliché senza essere irritante e banale. Da vedere.

Ottima commedia,scritta benissimo e con grandi interpretazioni

La vita e gli incontri in un film che racchiude un pensiero complesso come l adozione e la famiglia , racchiuso in un pensiero semplice e comico...Bello e affascinante

Commedia fiacca, con battute volgari oltre il limite e gag telefonate. Allen recita col pilota automatico e sembra non veda l'ora di sbrigare la pratica. Credo che lo stesso Oreste Lionello se ne fosse accorto, visto che il suo doppiaggio non sembra dei migliori e se qualche esperto del settore volesse dire la sua in merito, la cosa è ben gradita.
Mira Sorvino premio Oscar?! Bah… a qualcuna bisognava darlo e non posso giudicare senza il confronto con la concorrenza, ma dev'essere stato davvero un anno da dimenticare quello (anche qui il doppiaggio è improponibile).

un uragano come al solito Woody, il mio regista comico preferito
solito intreccio per lui, si riconosce il suo stile
fantastiche le battute, è sempre il solito scienziato della risata

Bello bello, questo è il tipo di film che mi piacciono di Woody Allen e gli assegno il voto più alto dato finora ad una pellicola del regista...
Ti vedi un film rinomato come "Hannah e le sue sorelle" e rimani perplesso in uno stato di depressione/sonnolenza, poi demotivato ti spari questa sua opera secondaria e che bella sorpresa!
Bravo Allen ma bravissima Mira Sorvino, che vedo ora dalla scheda del film vinse pure un meritato Oscar, che oltre ad essere divertentissima riesce ad infondere pure un lato umano di tutto rispetto al suo personaggio...non dimentichiamo poi il suo lato umano dal punto di vista fisico, ragazzi che gnocca!!
Ho davvero riso di gusto per tutto il film con i soliti dialoghi pungenti e tutta una ironia a sfondo sessuale da manuale...mi basta ripensare all'arredamento pornografico in casa di Linda Ash/Judy Orgasm (orologio con maiali che si inchiappettano, vasi a forma di messicani con cactus fallici, acquario con spruzzatore a forma di pene) che già mi torna da ridere.
Tra i due attori si è creato quel feeling giusto con Allen che fa da Pigmalione a questa Afrodite dell'epoca moderna...una rivisitazione della mitologia greca per nulla celata vista la farsesca rappresentazione di una tragedia che fa da spartiacque nella narrazione del film.
Grandi meriti vanno al doppiaggio italiano che come sempre per Allen è a cura della storica voce di Oreste Lionello ma grande lavoro di Ilaria Stagni (famosa per la voce di Bart Simpson) che conferisce al personaggio della Sorvino quel tono da oca innocente di un acuto misto al debole...Infatti Allen utilizzerà spesso questa doppiatrice per le sue attrici.
Bella storia, buon ritmo e giusto divertimento.

Buono, anche se non eccezionale.

Brava e bella la Sorvino (Oscar 1995), carina la trovata del teatro danzante, buone spalle di Abraham, Carter e Weller - anche se quest'ultimo si vede pochissimo -.

Lascia un pò l'impressione di non aver sviluppato appieno spunti, situazioni ed idee e come trama ricicla un pò qualcosa che Allen ha già mostrato; comunque l'idea della ricerca della pornodiva (chi ha detto Hardcore?) è buona e la Sorvino vale tutto il film.

Anche la sorpresa finale è degna di nota SPOILER, ma Allen, qui rilassato, ha fatto di meglio.

Comparsate di Paul Gimatti e Jack Warden, il padre di Ritter ne La piccola peste.

SPOILER

Uno dei film più leggeri e spensierati mai scritti e diretti da Allen, forse il più semplice, diretto e frizzante addirittura dai tempi dei primi film precedenti a "Annie Hall" e c'è da dire che il risultato è più che buono.
Il film è divertente, vivace, dal ritmo indiavolato e con numerose battute e situazioni esilaranti con l'umorismo tagliente e nevrotico dell'occhialuto in primo piano e in gran forma (il declino per me era già alle porte, comunque). Questa volta Allen punta molto sulla semplicità senza soluzioni registiche più ambiziose o complesse, senza troppe citazioni o riferimenti cinefili, filosofici e psicoanalitici, quasi senza esperimenti meta-cinematografici che tanto gli erano riusciti in alcune opere precedenti e con una sceneggiatura semplice ma efficace, ottimi dialoghi e interpretazioni ispirate mantenendo anche una pur vaga vena malinconica al netto di un lietissimo fine. L'idea geniale e fuori dagli schemi però c'è anche qui: il raccontare questa briosa commedia come fosse la parodia di una tragedia greca con tanto di coro e corifeo a narrare la storia e mettiamoci in mezzo Edipo, Cassandra, Tiresia e chi più ne ha ne metta; ovviamente il racconto del coro è infarcito di battute e ironia che danno vita a momenti molto divertenti, per non parlare di come il corifeo F. Murray Abraham e alcuni succitati personaggi del Mito interagiscano simpaticamente nella storia da loro raccontata con il Lenny/Allen, mettendo il becco, suggerendo, aiutando, mettendo in guardia, in situazioni surreali mica poco da ridere (Tiresia poi è integrato benissimo come "barbone moderno"). L'Allen attore è sempre il solito, cambia solo nome al personaggio e si adatta alle caratteristiche del suo script ma la sua recitazione è un marchio di fabbrica nel bene e nel male. Buona la prova di Helena Bonham Carter, da me sempre ritenuta come buonissima mestierante ed è un complimento, come moglie del protagonista. Ovviamente la parte del leone anzi, della leonessa, la fa una sfavillante ed esilarante Mira Sorvino nel ruolo più riuscito e meglio interpretato della sua non esaltante carriera. Non proprio estremamente talentuosa la bellissima figlia del Paul Sorvino di Scorsesiana memoria, ma qui in un ruolo in cui è entrata in pieno mostrando doti di auto-ironia e comicità consistenti (non solo quelle di doti, vabè...) e trascinando lo spettatore in memorabili duetti con Allen. Divertentissima e davvero molto brava.
Trama e svolgimento semplicissimo e scontato lieto fine per tutti, ma proprio tutti anche per i personaggi più inaspettati.
Bella commedia, divertente e assai riuscita, i capolavori di Allen sono altri e nel 1995 erano già alle spalle ma per un regista sempre più vicino al declino questo bel film era oro colato.

E' un Allen leggero, pieno di brio e ironico come sempre, che non rinuncia ad un tocco ben proporzionato di erotismo per imbastire l'ennesima storia di grande gradevolezza e spigliato senso dell'umorismo.
Uniche stucchevoli presenze, per conto mio, sono le incursioni del coro greco che non mi sono sembrate così ficcanti. Per il resto, c'è una brava e sensuale Mira Sorvino che si porta a casa un oscar e una Helena Bonham Carter che svolge il suo compito senza sbavature.
Un buon film.

Ritorno a tematiche allusive il sesso, con la sua solita eleganza non scade nel triviale, onnipresente la crisi di coppia, quel pizzico di brio lo da il coro greco dunque un ritorno anche alle voci fuori campo, tutto sommato è una commedia fluida, gradevole, senza grosse pretese e scevro anche dai consueti sofismi e forse questa è l'unica mancanza dai classici degli anni '70-'80. Un po trascurata l'emergente Carter, lungo spazio alla Sorvino che centra il suo terno al lotto.

Commedia divertente di un Woody Allen anni 90, tra le più riuscite del periodo.
Con la consueta ironia irresistibile, a tratti anche volgare, il ritratto di una prostituta stupidina ma di grande cuore in un ingranaggio dove il Caso e l'Ironia del Fato ritraggono un'umanità in affannosa ricerca di un po' d'affetto.

Superlativa la Sorvino (da guardare rigorosamente in lingua originale) e geniale l'idea di usare un coro da teatro greco classico come narrante.

PRO
- Alcune battute a dir poco esilaranti
- L'interpretazione della Sorvino, vincitrice di un meritatissimo Oscar.
CONTRO
- Il doppiaggio della Sorvino.

Uno dei migliori Allen. Divertente, profondo, ironico come solo il maestro delle commedie americane sapeva girare. Mira Sorvino-Woody Allen-Helena Bonham Carter sono splendidi, semplicemente splendidi. Una commedia perfetta: spettacolare il coro greco e gli a parte tra Woody e il Corifeo. Commovente e originale il personaggio-cliché della ******* dal cuore d'oro (à la Zola - la cultura letteraria di Woody è un tesoro prezioso), meraviglioso il passaggio in cui dichiara a Lenny quanto si sia pentita di aver abbandonato il figlio. Pensavo durante la visione che sembra quasi che Woody sia l'unico regista in grado di trasformare una retorica posticcia in autentico e sagace cinema di buoni sentimenti. Nelle sue immagini sono giustificati quei quadri di esistenza quotidiana, di felicità famigliare e umana, che altrove sfigurerebbero come politica ricerca di consenso. Woody ci mancherà tanto.

un po' volgare in varie situazioni,non tipico di woody,comunque,stavolta sua caratteristica,sempre divertente e con dialoghi geniali.da veder.

Leggerissima commedia di Woody Allen molto dolce e intelligente, forse un pò eccessivo l'Oscar a Mira Sorvino ma comunque nel complesso tutto ottimamente interpretato.

Bravo anche Allen che riesce a tenere a bada la sua logorrea.

Simpatica commedia, leggera e senza troppe pretese. Non sarà tra i capolavori di Allen ma diverte comunque in più di un'occasione.

ogni tanto ci provo,ma allen proprio non mi piace. qualche battuta c'e',la sceneggiatura e carina,simpatica la sorvino,eppure qualcosa non mi torna. sicuramente e' un grande regista,ma d'altronde non si puo' amarli tutti.

bellissima e divertente commedia, brillante e intelligente nella sua semplicità. Mira Sorvino veramente brava e anche la Carter interpreta molto bene il suo personaggio, Allen al solito esilarante

Classica commedia newyorkese di Allen,con nano e ballerina (peripatetica).
Battute corrosive,Mira Sorvino che ocheggia esplosivamente,Woody che fa il suo naturalmente ed Helena Bonham Carter che,come al solito,sembra appena uscita da una lavatrice che ha centrifugato.

E' la solita commedia leggera di Allen, fatta eccezione per la variabile del coro greco di Taormina. Da un autore attento ai dettagli qual è risulta strano come il rapporto Lenny - moglie non venga adeguatamente approfondito ma almeno il linguaggio generale, considerando che la storia verte sulle vicende di una prostituta, non è gratuitamente volgare come sarà qualche anno dopo in Harry a pezzi. La Sorvino è brava ma il suo doppiaggio è da denuncia.

Ma che bel film e che lieta invenzione quella del coro greco.
Forse la summa della comicità dell'Allen "vecchietto".

Rassicurante nella sua morale.

Erroneamente poco conosciuto, questo è uno dei film più divertenti di Allen!
Mira Sorvino è bravissima e la sua voce è fastidiosamente adorabile.

un film carino, buffo, strano e anche divertente

Allen: come autore regista ci sta, ma come attore lo trovo pessimo...comunque la commedia si lascia guardare tranquillamente. Alcune trovate brillanti altre molto meno....forse per il doppiaggio non all'altezza alcune battute le ho trovate alla pierino di Alvaro Vitali.

Mi ha veramente divertito. Brillante e frizzante. Geniale l'interpretazione di Woody Allen, di cui si sente tutta l'essenza anche come regista e soggettista, e di Mira Sorvino che mi ha fatto davvero tanto ridere.

Commedia colta e intelligente, piena di trovate originali e personaggi ben scritti. Non si ride come immaginavo, ma èp comunque un buon film.

A voler essere obiettivi Allen ha diretto commedie migliori di questa ma non posso nascondere di essermi divertito tanto. Più leggera rispetto ai suoi standard, forse anche perché la trama richiede un po’ più di audacia (i dialoghi sono più spregiudicati del solito) e la caratterizzazione di qualche personaggio non è raffinata come sempre però nel complesso l’intreccio funziona a meraviglia. E poi c’è quella trovata del coro greco, quasi a voler sostituire le consuete sedute psicanalitiche, che per me vale già tutto il film.

Tutto sommato è una commedia carina, Allen dagli anni '90 a questa parte ha fatto assai di peggio.
Film che vive tutto sui bellissimi duetti tra la strepitosa Sorvino, davvero brava nel ruolo della prostituta svampita, e il nevrotico (come sempre) Woody, mentre la caratterizzazione dei personaggi minori, uno dei punti di forza delle sue commedie, è decisamente sottotono, anche la brava Helena B. Carter non lascia il segno più di tanto.
L'idea del coro greco è buona all'inizio, poi viene mandata un po' in vacca tra balletti e scenette insipide.

Uno dei migliori Allen anni '90, un film divertente e ben scritto.
Molto brava e credibile Mira Sorvino nei panni dell'oca di turno. Alcune battute sono davvero spassose e comunque per tutta la sua durata la commedia non perde di ritmo e di brillantezza.
Non il migliore Allen di tutti i tempi ma un film più che consigliabile agli amanti del regista.
Molto originale e riuscita la parte del coro greco.

Tra i migliori dell' Allen anni '90 che fonde tragedia greca di teatro e commedia cinematografica con un finale delizioso. La prima parte è eccezionale per fluidità e freschezza di battute, peccato che dopo un po' Mira Sorvino diventi una ******* adorabile sì, ma decisamente troppo logorroica. Woody Allen si riconferma un grande regista e un ottimo attore, mi chiedo chi mai potrà doppiarlo ora.

Divertente commedia in cui Allen conferma se stesso e fa conoscere la bravissima Mira Sorvino qui assolutamente deliziosa,svampita e sboccata più che mai...un film che non strappa risate assordanti,ma grandi sorrisi!

''Andiamo, tu hai fatto colpo su di me! Sei carina, sei sveglia, hai un sacco di energia e sei l'ultimo grido in materia di fellatio''
Ammeto di avere un debole per i film di Allen che vedono lui protagonista, sarà il doppiaggio fantastico di Lionello o le movenze impacciate del cineasta ma quasi tutti i suoi lavori mi fanno impazzire.
''La dea dell'amore'' non è sicuramente un picco d'originalità ma alla fine risulta una commedia simpatica e gradevole. Come molte altre commedie di Woody la durata si mantine in un'ora e venticinque minuti senza annoiare o distrarre lo spettatore.
Il teatro greco sostituisce il consueto divano dello psicanalista che ci ritroviamo davanti in numerosi film di Allen.
Da vedere!
''Come lo vuoi chiamare?
Che ne dici di Erik?
Erik? Non è mica un vichingo! Voglio chiamarlo come uno dei miei eroi!
Ad esempio?
Che ne dici di Groucho?''

senza particolari picchi ma molto godibile e con una divertentissima mira sorvino. alcuni segmenti narrativi nel teatro greco sono molto simpatici (cassandra), altri lasciano il tempo che trovano.

Divertente commedia che si appoggia alla tragedia greca per raccontare una storia piuttosto normale!
Svolgimento divertente e finale con un po' di malinconia se si pensa che...

SPOILER

deludente storiella di uno svogliato Allen. Irritanti le voci dei doppiatori (soprattutto quella della Sorvino) e totalmente fuori luogo le scenette teatrali.

Per aver dato l'oscar alla Sorvino dovevano essere ben sdozze le altre candidate...

Film molto simpatico anche se non è paragonabile ai migliori di Woody. Da vedere cmq

In linea con il resto della produzione alleniana degli anni '90, il punto di originalità sta nella scelta di far partecipare alle vicende del giornalista sportivo gli attori della tragedia greca.
Per il resto scene spassose (su tutte l'incontro-scontro tra lenny e il pappa) che si alternano a momenti piatti piuttosto lunghi assemblate su una storia passabile.
Felicissima la scelta della Sorvino -premio Oscar come migliore attrice non protagonista- nella parte della prostituta, nel suo unico lavoro con il regista di New York.

una delle commedie più belle di woody.

Vale la pena vederlo.. Divertente, non banale

Simpatica commediola che alterna spunti eccellenti ("Non so se posso venire con te... dovrei chiedere al mio agente!" - "Agente? Ma tu sei una p.uttana, non una multinazionale! Che bisogno hai di un agente? Basta un materasso e qualche vibratore...) a trovate un pò sottotono.
Comunque merita una visione, anche per l'azzecata scelta di Mira Sorvino.

Commedia nell'insieme godibile, che non trova esattamente nell'originalità il proprio punto di forza. Molto carina la Sorvino, poi inspiegabilmente messa da parte da Hollywood. Carina l'idea del farsesco coro greco.

Qui la storia è direttamente incentrata su una pu---ana, Mira Sorvino.
Il resto si trascina non poco con rari attimi di risveglio con battute al fulmicotone.
"...SONO IO CHE COMANDO IN FAMIGLIA, MAMMA PRENDE SOLO LE DECISIONI".
Può fare di meglio.

Beh sì, delizioso, ma se non fosse per il felicissimo melange tra farsa morale e tragedia greca (v. il memorabile coro che partecipa alla storia cfr. una citazione à la Bragath) sarebbe soprattutto una discreta commedia e niente più. Anche il personaggio dello sportivo tonto sembra una parodia del bellissimo "Broadway Danny Rose".
Mira Sorvino è comunque impagabile, e il divertimento è assicurato soprattutto dai dialoghi ("Hai una faccia..." - "Che faccia?" - "La faccia di uno a cui hanno appena fatto un pompino").