bad faith (2024)

Guardando questo inquietante documentario non posso fare ameno di considerare un pericoloso parallelismo fra due nazioni che sono tradizionalmente e storicamente nemiche: gli Stati Uniti e l'Iran. Quest'ultimo è diventata e si è consolidata negli anni come una nazione teocratica. Gli Stati Uniti, almeno nei desideri della destra religiosa americana, vorrebbero diventare una teocrazia. Una nazione che si fonda esclusivamente su principi cristiani, che non mette in contatto Stato e Chiesa, bensì essere una cosa unica. "Fan**** la democrazia. Io sto con Gesù Cristo", uno slogan come tanti, ma bisogna andare oltre questi slogan perché il movimento è ben strutturato, capillare e che sa parlare al ventre molle della gente. Non è soltanto una banda di fanatici, ma gente assetata di potere determinata a distruggere le istituzioni democratiche ed istituire una teocrazia. Come il suo nemico Iran. Ed è sempre il denaro la molla che innesca tutto. I diritti pro-life solo una piccola foglia di fico perché il vero motivo è stata una sentenza di poco precedente alla famosa Roy-Wade sull'aborto. Una sentenza della Corte Suprema che negava alle scuole private che praticavano la segregazione lo status di istituto di beneficenza, per cui non potevano essere esentate dalle tasse. Un documentario di parte ma certamente esaustivo dal punto di vista storico per la ricostruzione della nascita e sviluppo di tale movimento e della sua infiltrazione nel partito repubblicano che ha portato Trump alla presidenza. Parliamo di gente pericolosa che invoca un tanto al chilo il nome di Cristo, ma quest'ultimo sicuramente prenderebbe le debite distanze da individui del genere molto meno pittoreschi di quanto si creda.