beneath still waters - dal profondo delle tenebre (2005)

Brutto film diretto da Brian Yuzna nel 2005.
La trama non sarebbe neanche male ma purtroppo ci vengono inseriti all'interno troppi elementi che purtroppo non vengono sviluppati in modo sufficiente.
Il film si rivela così poco interessante anche se fortunatamente mai noioso,nonostante alcune scene assurde e personaggi poco caratterizzati.
Un filmetto che riesce ad intrattenere,non è inguardabile,con maggior cura poteva risultare anche buono,un'altra occasione sprecata.

A parte rare occasioni come "Reanimator 2",non sono mai riuscito ad apprezzare pienamente il cinema di Brian Yuzna.
Di pellicole horror dirette da lui ce ne sono diverse,ed è sempre stato un famoso rappresentante del cinema di serie B....però Yuzna ha sempre mostrato il clamoroso difetto di non caratterizzare a dovere i suoi personaggi; se non fosse per questo le potenzialità di fare ottimi horror le avrebbe tutte.
Questo lo si nota dalla passione per il classico horror occulto,dalle scene splatter inserite di tanto in tanto e da quel pizzico di ironia che caratterizza il suo stile.
Il cinema di Yuzna pecca nella finzione dei personaggi,che reagiscono con stupidità e superficialità alle terribili vicende che li circondano.
Mi invento degli esempi:
"Un uomo viene spappolato da un mostro e gli altri stanno a guardare senza far nulla....un orribile creatura si avvicina verso la protagonista e lei,nonostante la pistola puntata,urla senza sparare.....un vecchio vede una donna rincorsa da degli zombi e la fa entrare dentro casa senza chiedergli da dove arrivano le creature che la inseguono...ecc..ecc..."
Questo tipo di situazioni distruggono letteralmente i buoni propositi di un Brian Yuzna che non riesce nemmeno a rendere accattivante un horror di serie B.

"Dal profondo delle tenebre" non fa eccezione; anche in questo caso assistiamo ad un lavoro interessante nella sua trama,ma banalizzato da una serie di situazioni poco coinvolgenti a causa del basso carisma dei personaggi.
Il tutto fa vivere la visione come una favoletta orrorifica di poche pretese e difficile da seguire con interesse.
Peccato perchè qualcosa di carino c'era.....ma si disperdeva nell'aria immediatamente.
Una pellicola evitabilissima che non regala nulla di nuovo.

N.B.La scena dell'orgia non era male però....

Alcune scene splatter senza pretese e nulla più. Magari se la scena dell'orgia fosse durata un'ora in più,chissà......

intollerabile. ci vuole coraggio eh.

semplicemente pessimo! il regista ne aveva fatti di film molto piu decenti di questa pellicola. ma di certo con questa ha fatto un disastro

per carità,diciamo che non e il mio regista preferito,fa solo splatter senza senso,e questo e l'ennesima cavolata

Solo confusione , niente di più . E il primo film che guardo di questo regista , credo di aver scelto il film sbagliato.

Una gran confusione, un film insipido, un gran bel pasticcio firmato da Yuzna con la solita fantastic Factory.

Tra le tante robe che si vedono in sto film, non si fa fatica a scorgere qualche cosa piuttosto simile a "Fog". E poi alcune atmosfere che Yuzna riprende da "Dagon", sempre sua produzione, ma diretto da Stuart Gordon e con un livello anni luce superiore.
L'attrice protagonista, la stupenda Rachel Merono era la protagonista anche in "Dagon". Che poi Yuzna gli fa interpretare la parte di mamma di una ragazza che avrà a malapena una decina d'anni meno (e forse neanche) , mette alquanto tenerezza.

Comunque Yuzna non sa neanche lui dove andare a parare, l'horror così non è neanche nelle sue corde, piuttosto poteva far dirigere a Stuart Gordon, che ne avrebbe quatto sicuramente qualcosa di meglio.
Oppure poteva andare sul trash assoluto , come nell'inguardabile "Rott Weiler" diretto precedentemente.

Ma così non interessa a nessuno, nemmeno ai suoi fan, che tenta timidamente di stimolare con la scena finale dell'orgia, che vorrebbe assomigliare a quella di "Society".
Evitabile.

Credo che si possa dichiarare ufficialmente che Brian Yuzna abbia completamente smarrito le capacita’ che gli permisero di realizzare dei prodotti non eccelsi ma sicuramente interessanti tra gli anni ’80 e ‘90.
Le sue ultime regie sono infatti due film modesti,il mediocre “Faust” e l’inguardabile “Rottweiler” a cui fa seguito quest’orrido pasticcio senza capo né coda.
Yuzna si affida ad una sceneggiatura che prevede troppi argomenti,troppi snodi narrativi,appesantisce la storia con avvenimenti improbabili, dialoghi risibili e dei personaggi davvero pessimi.
Tra stregoni satanici,zombie,creature mostruose,il regista cita o meglio copia a piu’ non posso,l’alga assassina sembra essere presa direttamente da “Creepshow” o dal recente “Il custode”,il top lo si raggiunge quando Yuzna si autocita con la scena orgiastica che non puo’ richiamare allla mente quella di Society,in questo caso notevolmente edulcorata e praticamente priva di scene raccapricianti.
Un pasticcio da evitare, probabilmente il canto del cigno del regista.