La fattoria Glenolden è stata gestita per oltre 100 anni dagli Oldfield. È ora nelle mani di uno dei discendenti della famiglia, il misterioso Angus Oldfield. Il suo obiettivo sembra essere quello di superare le ultime frontiere della scienza e applicarle all'agricoltura, migliorando così la condizione dei contadini, così come dei consumatori, e degli animali... ma qualcosa va storto. Un esperimento di ingegneria genetica trasforma così delle innocue pecorelle in animali assassini assetati di sangue, che terrorizzano la fattoria neozelandese...
Voto Visitatori: | 5,74 / 10 (129 voti) | Grafico |
Extra BLACK SHEEP - PECORE ASSASSINE
16/09/2008 Note di Produzione
BLACK SHEEP - PECORE ASSASSINE
Note di Produzione
LA PRODUZIONE
BLACK SHEEP è stato girato nei pressi di Wellington, in Nuova Zelanda, tra marzo ed aprile 2006. Alcune location sono state allestite in sei fattorie sulla costa sud di Wellington.
Un'irriverente storia nel cuore della rurale Nuova Zelanda, una battaglia tra scienza e natura, questo e molto altro è il debutto alla regia di Jonathan King. Un film che risponde in un modo tutto suo alla domanda presente da sempre in Nuova Zelanda: saremo conosciuti sempre come una piccola nazione isolata e dominata dalle pecore?
BLACK SHEEP ci fa vedere come le pecore sono vere e proprie icone venerate. Ci mostra tanti luoghi comuni della Nuova Zelanda, le emissioni di metano, i coprisedili della auto, la cucina e ovviamente le pecore...
Più di un centinaio di animali, varie pecore addestrate e moltissime ricostruzioni di greggi, create dal famoso Weta Workshop, hanno fatti sì che il vasto mondo ovino rivivesse sullo schermo.
BLACK SHEEP è stato realizzato grazie alle enormi capacità ed alle infrastrutture che la Nuova Zelanda ha sviluppato negli ultimi anni grazie anche alle riprese della trilogia de Il Signore degli Anelli e King Kong.
NOTE DEL REGISTA
BLACK SHEEP è lontano da The Evil Dead e Bad Taste di Peter Jackson, ma sicuramente sono stati i film più formativi per me e per la realizzazione di questo film. Ed è stato scritto con la fusione di due cose nella mia testa: i film horror e le pecore.
LE IDEE
BLACK SHEEP gioca con l'immagine che il mondo ha della Nuova Zelanda: le pecore e i paesaggi.
Prendere queste immagini e trovare il modo di mischiarle con scene violente, eccessive, grottesche e divertenti è stato terribilmente spassoso.
È stato anche eccitante trovare un modo per trasformare le pecore, simbolo di mansuetudine, in orribili mostri sfruttando le loro sembianze. Sono animali con zoccoli appuntiti, denti acuminati e neri ed occhi da lucertola. Ci vuole solo un po' di immaginazione e vedrete anche voi una pecora come un animale inquietante, e quando ne vedrete centinaia e migliaia tutte insieme l'effetto sarà terrificante
La parte successiva del lavoro era immaginare quello che sarebbe successo se questo tipo di pecore ed alcune persone si fossero incontrati...
Gran parte dell'aspetto umoristico del film è dato dalla natura stessa delle pecore e da come sono considerate in Nuova Zelanda, cioè docili animali che cooperano con l'uomo e teneri oggetti da souvenir.
LAVORARE CON WETA WORKSHOP
Ci riteniamo privilegiati ad avere avuto il supporto di Richard Taylor e della Weta Workshop fin dal primo sviluppo del progetto. Sono stati la chiave per trasformare le pecore in mostri e per far fare alle pecore ciò che non avrebbero mai fatto in natura.
NON LAVORARE MAI CON…
Come è stato possibile lavorare con le pecore? Molto lentamente! I nostri addestratori avevano lavorato anche in Babe per cui erano più che qualificati per questo difficile compito. Appena li abbiamo contattati spiegando loro il progetto hanno detto che avevano gli animali giusti. Infatti le pecore erano straordinariamente addestrate, rispondevano al comando di stop, di chiamata e seguivano le direzioni indicate in cambio di piccoli bocconi di cibo (non così diverse dagli umani a voler ben vedere). Ma ci sono dei limiti oggettivi, per cui subentravano gli effetti speciali.
Ovviamente non abbiamo mai fatto del male alle pecore durante le riprese (anche se devo confessare cha a volte avrei voluto)
D'altro canto invece lavorare con gli attori in carne ed ossa è stato un vero e proprio piacere, hanno interagito con le pecore in modo davvero professionale e con estrema pazienza. A volte abbiamo dovuto girare la stessa scena per decine di volte perchè le pecore non andavano nella direzione giusta. Altre volte, in base a quello che facevano le pecore loro dovevano essere pronti per la scena…e lo erano sempre!
È davvero eccitante vedere che i personaggi su cui hai lavorato per anni, stanno prendendo forma ed il cast tutto si è impegnato per dare vita e tridimensionalità ai personaggi stessi. È stata una sfida per tutti, a causa del tempo, delle condizioni meteorologiche, delle lunghe giornate di lavoro, ma abbiamo creato un clima di divertimento e con un ottimo spirito siamo riusciti a portare a termine un lavoro in cui traspare questo affiatamento.
LE RIPRESE A WELLINGTON
Sono orgoglioso di aver fatto le riprese e di aver ambientato l'intera storia di BLACK SHEEP nei pressi di Wellington, dove vivo. Coste frastagliate, ripide scogliere a picco sul mare e paesaggi che mi hanno influenzato fin dall'infanzia.
La nostra fattoria si trova a poco meno di un'ora e mezza dalla città, ma sembra distante centinaia di chilometri da qualunque posto.
Nel momento in cui ho visto la fattoria mi sono reso conto che era la location perfetta, una costruzione del 19esimo secolo a circa 90 minuti dal distretto di Wairarapa. Il sinistro laboratorio era una stazione di trasmissione radio che serviva tutta la Nuova Zelanda.
Girare BLACK SHEEP è stata l'esperienza più incredibile di tutta la mia vita. È stata una sfida estenuante, divertente e toccante….il tutto durante il marzo più freddo e piovoso degli ultimi 50 anni. È stato un sogno diventato realtà… Jonathan King, settembre 2005
IL CAST
Per NATHAN MEISTER il ruolo di Henry, è stato il debutto sul grande schermo. Nathan, recentemente diplomato alla Toi Whakaari New Zealand Drama School, ha sempre unito danza e recitazione. È apparso anche in un film per la televisione, No.2.
Il commento di Nathan su questo ruolo è stato "All'inizio Henry non sapeva nemmeno cosa fare, non poteva fare l'eroe. Ma poi si butta il passato alle spalle, guarda in faccia la sua paura e la affronta."
DANIELLE MASON (Experience) ha lavorato in vari teatri, principalmente al Wellington's Circa Theatre, dopo il suo diploma alla Toi Whakaari New Zealand Drama School. Danielle ha lavorato anche in televisione ed in vari cortometraggi ed il suo debutto sul grande schermo è stato con BLACK SHEEP.
Danielle descrive il suo personaggio come "idealista, appassionato ed una vera attivista".
TAMMY DAVIS (Tucker) è apparso in numerosi film di produzione neozelandese, come Whale Rider, What becomes of the Broken Hearted e Il Caso Thomas Crowford (Fracture). Ha studiato al Northland Polytechnic, lavorando molto in teatro e con un ruolo importante in una serie tv.
PETER FEENEY (Angus) ha studiato recitazione alla University of Auckland. Ha partecipato anche a film come come Toy Love e 30 Giorni di Buio. Peter è apparso anche in numerose produzioni Noezelandesi.
OLIVER DRIVER (Grant) è un volto molto noto in Nuova Zelanda, per aver partecipato a numerosi progetti televisivi, a molti film e a parecchi spettacoli teatrali. Attualmente presenta un programma sull'arte in tv.
GLENIS LEVESTAM (Mrs Mac) è una veterana del teatro Neozelandese. Nel 1958 ha girato la nazione in un tour teatrale di successo e vincitore di numerosi premi, Hedda Gabbler. Negli anni Settanta, Glenis ha lavorato in 650 episodi di Close to Home, una serie di successo e di grande longevità.
IL CAST TECNICO
JONATHAN KING (Regista/Sceneggiatore) è cresciuto sulla riva nord di Auckland, dove ha girato il suo primo film in Super 8, che raccontava di un alieno di cartapesta che si aggirava furtivamente nei corridoi di una scuola.
Una precoce carriera come editor e art director di riviste, in particolare presso la bibbia musicale neozelandese "Rip It Up", l'ha condotto a creare più di cento video musicali, che egli ritiene essere strati la sua personale versione della scuola di regia. Ha vinto due volte il premio come Miglior Regista al New Zealand Music Video Awards.
La direzione di spot televisivi è stata il passo successivo, mentre King scriveva e dirigeva due cortometraggi finanziati dal Creative New Zealand.
Nel 2002 ha realizzato Still, che è stato selezionato per essere proiettato allo NZ International Film Festival. L'anno successivo è stata la volta di Chogar, un comedy-horror, che manteneva un tono simile al lungometraggio che aveva già cominciato a scrivere, e che è diventato Black Sheep.
King, commentando lo script, dice, "Buona parte dell'idea è arrivata già perfettamente formata. Le pecore hanno la fama di essere stupide e noi abbiamo associato il loro personaggio lanoso a souvenir per turisti senza importanza. Certamente ci sono anche le battute sulle pecore alle quali non puoi sfuggire quando viaggi all'estero. Ci aggiungiamo il colpo di scena delle pecore come predatori assetati di sangue, ed ecco che abbiamo una storia che aspetta solo di essere raccontata. Back Sheep è esploso da qui".
Oltre a scrivere e dirigere il suo debutto al lungometraggio, Jonatan ha co-sceneggiato il film The Tattooist, che è attualmente in post-produzione.
PHILIPPA CAMPBELL (Produttrice) si è laureata alla Victoria University e ha fatto esperienza come attrice alla Toi Whakaari New Zealand Drama School. Ha cominciato la sua carriera a teatro come attrice e regista, oltre a creare il primo teatro professionista dedicato a materiale NeoZelandese, il Taki Rua The Depot nel 1981.
È stata a capo dell'Unità di Sceneggiatura del Dipartimento Drama, interno alla New Zealand Television, per quattro anni ed è stata responsabile dell'editing di più di 100 drama televisivi, inclusi la serie docu-drama, vincitrice di diversi premi, Erebus: The Aftermath.. Dal 1988 Philippa si è creata una carriera sempre più estesa in film e televisione come scrittrice, consulente alla sceneggiatura e dirigente della fase di sviluppo.
Il primo progetto di Philippa come produttore è stato Swimming Lessons nel 1995, nominato come miglior Drama al Banff Television Festival.
Da allora ha prodotto il lungometraggio Via Satellite di Anthony McCarten, e il Rain di Christine Jeff, acclamato a livello internazionale, che è stato premiato alla Quindicinale dei Registi a Cannes nel 2002. Con Tim White e Lydia Livingstone ha prodotto No. 2 di Toa Fraser, vincitore del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival, nella sezione World Cinema Dramatic nel 2006, e votato come film più popolare al Brisbane Film Festival nel 2006; pellicola che, inoltre, ha ricevuto 12 nomination, inclusa quella come Miglior Film, agli NZ Film Awards nel 2006.
"Realizzare Black Sheep è stato una vera sfida, ma ci siamo anche divertiti molto lungo la strada, mettendo insieme tutti gli elementi necessari a portare in vita i nostri particolari mostri, e creando con la ricchezza dell'eredità della nostra fattoria neozelandese" commenta Campbell.
RICHARD BLUCK (Direttore della Fotografia) ha un'esperienza di 25 anni nell'industria cinematografica come cameraman, operatore di camera e stearica, e assistente operatore addetto ai fuochi. Richard è stato Seconda Unità DOP e Seconda Unità Miniature DOP nel King Kong di Peter Jackson. Black Sheep rappresenta il suo debutto in un lungometraggio nell'industria cinematografica.
Dal 1999 ha lavorato alla trilogia Il Signore Degli Anelli (Vincitore del Premio Oscar per la Fotografia nel 2002) come Direttore di Fotografia della Seconda Unità, camera dell'Unità Principale A e operatore di steadicam. È anche Direttore VFX de Il Signore Degli Anelli: Il Ritorno Del Re.
Ha curato i modellini in miniatura delle navi di Master And Commander: Sfida Ai Confini Del Mare (Vincitore dell'Oscar per la Fotografia nel 2004) e la sequenza della miniatura del treno in La Leggenda Di Zorro.
CHRIS PLUMMER (Montatore) ha montato molti lungometraggi neozelandesi, inclusi In My Father's Den di Brad McGann, che gli ha permesso di vincere il Premio come Miglior Montatore agli NZ Screen Awards, No. 2 di Toa Fraser, così come Ooked Earth, Channelling Baby, e I'll Make You Happy. Chris è stato montatore associato in The Quiet American diretto da Phillip Noyce. Ha anche montato diversi cortometraggi neozelandesi, inclusi Possum di Brad McGann e Sure To Rise di Niki Caro, che è stato selezionato in competizione a Cannes.
TIM PREBBLE (Suono) ha iniziato sperimentando il suono come un bambino di sei anni che gioca nei silos di grano della fattoria dei suoi genitori, nel South Island, Nuova Zelanda. Da allora ha sviluppato il suo amore istintivo per la musica del suono, attraverso una carriera che dura da una vita come Designer del Suono e supervisore montatore del suono nei film. Tim ha lavorato come Sound Designer per 24 lungometraggi. I suoi successi personali includono Indian – La Grande Sfida di Roger Donaldson, No.2 di Toa Fraser's, Perfect Strangers - Perfetti Sconosciuti di Gaylene Preston e The Price Of Milk di Harry Sinclair.
VICTORIA KELLY (Compositore) è una delle migliori compositrici neozelandesi per film e televisione. Il suo cv relativo a lungometraggi include Out Of The Blue, Toy Love, The Locals e L'Inconfutabile Verità sui Demoni (The Truth About Demons). Nel 2005 ha vinto il New Zealand Screen Award per Il Caso Thomas Crawford (Fracture). Di recente ha anche lavorato nella serie Maddigans Quest della BBC/South Pacific Pictures.
KIM SINCLAIR (Scenografo) ha diretto molti lungometraggi internazionali, inclusi La Leggenda Di Zorro, Amore Senza Confini, Cast Away, L'Ultimo Samurai, Vertical Limit e Willow.
Ha lavorato come scenografo per diversi lungometraggi neozelandesi, inclusi Grampire, Alex, The Climb, The Nightmare Man e, nel 2000, Her Majesty, che ha vinto agli New Zealand Film Awards il premio per la Miglior Scenografia.
RICHARD TAYLOR (Creazione e Supervisione Effetti Speciali) ha vinto l'Oscar cinque volte; nel 1986, con la sua partner Tania Rodger, ha fondato lo workshop WETA, che produce effetti speciali per film e televisione.
Taylor è cresciuto a Te Hihi, una piccola cittadina in Nuova Zelanda. Dopo essersi laureato alla Wellington School of Design, ha disegnato giochi da tavolo, prima di unirsi allo studio di una televisione locale, dove è divenuto costruttore di modellini in scala ridotta per spot televisivi. Il suo lavoro ha attirato l'attenzione di un regista che stava sbocciando, Peter Jackson, e per la prima volta i due unirono le forze nel film del regista del 1989 Meet The Feebles.
La WETA ha prodotto effetti di realizzazione di creature e di makeup per tutti i successivi film di Peter Jackson, inclusa la trilogia vincitrice degli Oscar de Il Signore Degli Anelli, King Kong, Creature del Cielo, Sospesi nel Tempo e Braindead.
Taylor ha vinto quattro Oscar per il suo contributo alla trilogia da Il Signore Degli Anelli – Migliori effetti Visivi e Miglior Makeup per La Compagnia Dell'anello e Miglior Costume Design e Miglior Makeup per Il Ritorno Del Re – ed è stato premiato come Miglior Risultato per gli Effetti Visivi per King Kong nel 2006. Ha vinto alla British Academy (BAFTA) i premi per Miglior Costume Design in Le Due Torri e Migliori Effetti Visivi e Miglior Makeup in La Compagnia Dell'Anello.
Ha anche lavorato come Supervisore agli Effetti delle Miniature nel Master And Commander: Sfida ai Confini del Mare di Peter Weir, ha prodotto 1700 armi per L'ultimo Samurai di Ed Zwick, e ha anche creato le miniature dei treni per La Leggenda Di Zorro di Martin Campbell.
DAVE ELSEY (Supervisore delle Creature) ha creato creature fantastiche nella serie televisiva di culto Farscape ed ha lavorato alle piante attaccabrighe de La Piccola Bottega degli Orrori. Ha una straordinaria abilità nel trasformare schiuma, latex e ogni tipo di strano materiale in personaggi amati all'interno dell'universo cinematografico della fantascienza e del fantasy.
Dave ha creato creature con effetti speciali per Alien 3, e ha lavorato come artista di effetti speciali in Hellraiser, Mission Impossible 2 e Indiana Jones e L'ultima Crociata.
Elsey è stato il supervisore dello Creature Shop per Star Wars: III Episodio, La Vendetta Dei Sith. La sua squadra è stata responsabile per aver portato in vita tutte le creature animatronics e create con protesi, e Dave è stato nominato all'Oscar per Effetti nel Makeup.
Attualmente Dave sta progettando delle creature addizionali e dirigendo le squadre per l'inizio dei lavori di Where The Wild Things Are di Spike Jonze.
JAMES DELANEY e CAROLINE GIRDLESTONE (Addestratori di Animali) sono tra i migliori addestratori di animali che lavorano nel mondo di cinema, tv e pubblicità. Anche la loro società, la Hero Animals, ha una riconisciuta fama internazionale, avendo allenato le pecore per Babe-Maialino Coraggioso e avendo continuato su questa strada, allenando tutti gli animali per Babe II, così come lavorando al più recente progetto in Sud Africa, Racing Stripes.
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio