demonic (2015)

Solita solfa sul gruppo di ragazzi deficienti che cercano la morte in una casa maledetta...nel complesso la storia non ha nulla di nuovo da offrire e solo la regia gioca un poco con i tempi/montaggio tra storie passate, nottata nella casa e presente con interrogatori e indagini della polizia.
Qualche momento e l'atmosfera generale non sono malaccio ma la mediocrità regna.

Siamo in piena fiera del visto e stravisto con "Demonic", film prodotto –anche- da James Wan, che lega così il suo nome ad un prodotto di imbarazzante povertà.
Di sicuro le motivazioni che hanno spinto il noto factotum cinematografico ad immischiarsi in tale abominio sono molto più oscure della storia propinataci; con buona pace del mistero legato alla solita casa abbandonata ove anni prima avvenne un orrendo massacro del quale non frega niente a nessuno, perché già dopo pochi minuti di visione la noia prende il sopravvento.
Il patetico script, confusionario e sfilacciato, mette in scena un gruppo di ragazzi spacciati come ghostbusters ma per nulla credibili come esperti dell'occulto. L'obiettivo è aiutare un loro amico a liberarsi di alcune visioni strettamente legate all'edificio di cui sopra.
Personaggi di nessun interesse si infilano nottetempo nell'abitazione ed ovviamente troveranno guai; la narrazione si svolge su due pieni temporali differenti, ovvero a massacro in atto e a massacro avvenuto.
Per un'ora non succede nulla, poi qualcosa si smuove ma è davvero troppo poco per considerare il lavoro di Canon riuscito. Il finale viene accolto tra sbadigli e una certa dose di gratitudine.
Il calvario è finito, e il colpo di scena servito in maniera ridicola.
Pure Maria Bello poteva risparmiarsela, per quanto capisca che far cassa serva a tutti.

Mediocre horror diretto da Will Canon e prodotto da Wan.
In questo film bisogna dire che sono veramente poche le cose che funzionano,la sceneggiatura è banale e scontata,con dei colpi di scena (pochi) ridicoli e facilmente prevedibili.
Anche dal punto di vista tecnico il film purtroppo è poco riuscito,la regia infatti è pessima e non riesce mai a creare la giusta atmosfera e a trasmettere tensione.
Si salvano invece la fotografia tutto sommato decente e la recitazione che riesce a risultare abbastanza convincente.
Una visione gli si può concedere tranquillamente,fortunatamente non è particolarmente noioso,ma in giro c'è di molto meglio.

L'aspetto positivo di questa pellicola in fondo sono gli attori. Le loro caratterizzazioni non sono da applausi a scena aperta, ma perlomeno ci mettono impegno ed il lavoro riescono a portarlo a termine. Bisogna considerare che la storia di per sè ricalca tutto il già visto possibile ed immaginabile, quindi il rischio di prevedibilità era presente fin dall'inizio e non basta spostando la narrazione su più piani temporali diversi a cambiare il corso degli eventi. Prevedibile era e prevedibile rimane malgrado gli infiocchetamenti vari che hanno cercato di proporre. La regia avrebbe certamente dato un buon contributo al risultato, però oltre a non essere brillante é talmente incolore che sembra essere da manuale for dummies per il genere case infestate. Di fronte ad una fiera del banale abbastanza evidente è ovvio che il film mi sia piaciuto pochissimo.

La cosa più interessante ( ma non originalissima) è la struttura narrativa, a metà strada tra il poliziesco ed il found-footage (come nel discreto "evidence"), per il resto niente di particolarmente originale ed innovativo, sia a livello di storia e trama che di regia, un film (mediocre) come tanti.

Prodotto da James Wan, DEMONIC è il classico horror paranormale concentrato di clichè e di furbizie come il trucco del sonoro per far sobbalzare chi guarda. Purtroppo non sembrano trucchi funzionanti ed anche se l'assenza di originalità viene sopperita da un'ambientazione tetra e d'impatto tensivo sufficiente, la visione però non ha grossi meriti se non quella di intrattenere in maniera ordinaria, mostrando poca progettualità realizzativa interessante che non sia stata già ampiamente sfruttata e vista in altre pellicole del genere.
Si guarda e non ci si annoia, ma per provare paura o qualche brivido bisogna tentare con qualcos'altro.