doctor strange nel multiverso della follia (2022)

Un pasticcio, una sceneggiatura piena di scemenze che batte quelle di Heroes

La piega che ha preso Marvel a me non sta piacendo: dopo i vari film sui singoli personaggi, dopo le vicende degli Avengers, ecco che in questa fase si passa ai multiversi per cercare di dare una rinfrescata al franchise.

Il risultato a me sembra solo un caos che rimescola le carte, ulteriori personaggi perlopiù inutili, oltre che la creazione di serie TV satelliti che "dovresti" (per non dire sei costretto) a vedere per non perdere il filo. Per carità Disney e Marvel ce la stanno mettendo tutta a creare prodotti più o meno buoni, ma è palese che manchi la sostanza.

Questo ulteriore film su Strange a me sembra l'esempio di come si sia cercato di costruire un film epico su una trama mediocre. Multiversi, libri demoniaci, viene ripescato il personaggio di Wanda dopo la serie quasi omonima, poi c'è la ragazzina che viaggia tra i multiversi... insomma ormai la realtà è solo accessoria...


SPOILER

Unica vera nota positiva sono effetti speciali, ambientazioni e regia, veramente notevoli. Ma personalmente non bastano per giustificarne la visione.

No, troppo multiverso, alla fine hai la nausea. Spettacolarissimo, senza dubbio, ma è come andare sulle montagne russe per due ore. Vado matto per Wanda, ma se non fosse per questo avrei apprezzato veramente poco.

La realizzazione sarà anche buona ma a me questo genere di film dice ben poco.

Il passaggio di consegne da Iron Man a Doctor Strange non è un semplice transito di fiducia dalla tecnoscienz'alla spiritualità: la spiritualità marvelliana è quella d'un Potter per i millennial (così com'il recente "The Batman" er'un "Twilight" per i 40enni), la magia richiede formule, la mistica esige arti ritualistiche, incantesimi e stregonerie vanno effettuati con ridicole manovre di braccia e mani che non hanno nulla da spartire col pensiero magico nudo e puro. In parallelo, all'esplosione fantasmagorica della messinscena di Raimi corrisponde un miserabile impoverimento delle motivazioni dei personaggi ridotti a uno sputo, stavolta l'intero multiverso è a rischio per una donna incapace di convivere col lutto genitoriale dei suoi due pargoli. E la cosa più terrificante del film è il giudizio conclusivo espresso: "A volte mi fermo a pensare alle mie altre vite. Tuttavia sono riconoscente a questa, anche con le sue tribolazioni." Credono sempre di salvar'il mondo coi loro superpoteri rinunciando a cambiarlo in meglio: la Disney s'oppone all'11a tesi su Feuerbach e divulga distopia.

La Marvel ha perso totalmente la bussola, abbandonandosi alla più smaccata e ossequiosa propaganda: questo film ne è l'amara prova.
Il film inoltre risolta un minestrone di più idee, spiegate male e non approfondite quanto necessario.
Scontato a più riprese.