doppio taglio (1985)

Un film molto anni 80 con una trama processuale botta e risposta. Si intuisce dove vuole andare a parare già a metà pellicola... la parte finale è comunque velocizzata per questo imprevedibile ed adrenalinica.

SPOILER

Pellicola tra thriller e legal drama che offre un buon intrattenimento. Qualche colpo di scena ben assestato e un ottimo cast, su tutti Glenn Close e Robert Loggia.

Quando una donna ricca e la sua cameriera vengono orrendamente massacrate in casa , i sospetti ricadono subito sul marito , ma un' abile avvocatessa si darà molto da fare ... Un film classico degli Anni '80 , quando i thriller giudiziari erano un filone che andava per la maggiore , quasi come i Cinecomics oggi . E questo è uno dei più noti esempi del genere , grazie ad un' avvincente sceneggiatura , all' ottimo ritmo e ad un eccellente cast . La tensione si accumula nella parte iniziale ed in quella finale , mentre la lunga sezione centrale è un buon esempio di legal drama all' americana , girato con cura da Richard Marquand , che riesce a coinvolgere lo spettatore seminando dubbi , anche grazie a sapienti colpi id scena ad orologeria . Non si può però dire che tutto giri alla perfezione , perchè alcune soluzioni scelte risultano un po' troppo semplicistiche e poco realistiche . Ottima , come detto , la scelta del cast , in cui spicca un' intensa Glenn Close mentre Jeff Bridges non è ai suoi migliori livelli . Peter Coyote è perfetto nel ruolo del pubblico ministero arrivista , ma una spanna su tutti si libra un portentoso Robert Loggia , che avrebbe meritato l' Oscar per la parte dello sboccatissimo investigatore dal cuore d' oro . Un buon film , che per me merita il 7 .

Per chi ha visto tanti film forse il colpo di scena può risultare telefonato, ma la maniera con cui viene scritto JAGGED EDGE è quella giusta, classica si potrebbe dire. Per Richard Marquand questo è il quarto genere diverso affrontato su quattro film e si può dire che la versatilità fosse una sua dote innata, una capacità pratica ed esecutiva che in maniera pulita gli ha permesso di confezionare nel migliore dei modi il prodotto finale. Questo film rispetta il suo genere, un genere sempreverde e facente parte della tradizione americana.

Ottimo thriller, che cliché a parte della storia d'amore tra l'avvocatessa e il cliente bello e dannato, riesce a tener alta l'attenzione dello spettatore per tutta la sua durata.

Giallo giudiziario abbastanza convenzionale che punta tutto sui numerosi colpi di scena: ad uno spettatore un minimo smaliziato però non la si fa, ed il tutto diventa presto prevedibile. Fortunatamente il cast è ispirato e spiccano le interpretazioni della combattiva Close e quella del cattivo di turno, un Peter Coyote pubblico ministero senza scrupoli.

Thriller/giudiziario, uno dei generi che preferisco. Interessante la sceneggiatura con diversi colpi di scena, difficile definire la colpevolezza o l'innocenza del protagonista durante la visione. Manca forse di suspence e Jeff Bridges, seppur ottimo attore, qui forse non al suo meglio. Ottima la Close.

Thriller mediocre che non si lascia ricordare nemmeno con il colpo di scena finale.

Scritto da colui che sarà ricordato come "lo sceneggiatore di BASIC INSTINCT", Doppio taglio e' un film sostanzialmente mediocre, spento, che tenta di incuriosire lo spettatore con un incipit promettente a cui segue però una corposa parte centrale che scade nel dramma giudiziario con totale assenza di suspance, tensione, interesse. Si tenta il colpo gobbo nel finale, con un colpo di scena che non regge tuttavia la prova del tempo e che non risolleva le sorti della pellicola. Eccessiva la durata. Non basta la presenza della Close.
Niente di che.

Valido thriller dal Marquand de Il ritorno dello Jedi.

Si espone poco, insinua dubbi ma si sveglia davvero solo nella parte conclusiva.

Bravi attori.

Il finale, ahimè, me l'aveva svelato Dylan Dog in una pagina dell'omonimo fumetto, con un discorso riguardante il film.

Un piccolo cult che si può anche trovare nelle biblioteche.

Occorre dire che in quel periodo venivano prodotti ottimi film di questo genere, ed appunto "Doppio taglio" rientra nei titoli da ricordare. Ed altra curiosità, gli attori che si accapparravano la parte del protagonista finivano sempre per essere Harrison Ford o Jeff Bridges.
Quello che più ricordo della pellicola è l' inizio con quella panoramica mozzafiato, e l' assai ottimo finale. Là nel mezzo tutta l' interessante parte legal-drama dove prende il sopravvento la sempre brava Glenn Close nel ruolo dell' avvocato difensore. E' da un pò che non lo danno in tv se non sbaglio, ma, dovesse capitare così per caso la messa in onda, non me lo perderei affatto. Mezzo voto in più ce lo dò!

SPOILER

Un thriller mediocre che certamente non ricorderò a lungo. Scorre un po' fiacco, interpretazioni comunque discrete e carino il finale anche se un abbastanza scontato.

Spentissimo e sopravvalutato thriller giudiziario diretto da Marquand senza la giusta dose di tensione. Glenn Close si impegna inutilmente, Bridges ha solo il physique du role. La confezione è molto curata ma non basta. Il finale è quanto di più fiacco si potesse trovare.

Un giallo piuttosto fiacco che tenta di risollevarsi con il solito finale a sorpresa.
Glenn Close è come sempre eccezionale, e viene da chiedersi per quale motivo negli ultimi anni sia stata messa un po' da parte...

Film sopravvalutato, parte come dramma giudiziario e sfocia nel thriller...
si direbbe un sequel moderno di "testimone d'accusa", dove predomiina un'affettato erotismo.
Il finale è abbastanza prevedibile e imbarazzante, ma l'interpretazione della Close è talmente intensa e credibile da superare anche i clichè del film.
Tutto sommato un'onesto film da affittare per una serata