dracula's legacy - il fascino del male (2000)

Francamente ho visto di peggio. Il film non è un capolavoro ma funziona, si guarda volentieri. Si correva il rischio di rifare una cosa già tante volte proposta... e dopo la vetta del Dracula di Coppola si poteva solo peggiorare. Saggiamente questo film prende una strada diversa e ripropone il mito del vampiro sotto una luce diversa, come quintessenza del male che in ogni tempo ha assunto nomi e forme diverse... a partire da Giuda, il traditore di Cristo. Eppure questo "male" ha una sua "dignità": senza il tradimento di Giuda, l'opera di Dio sarebbe stata incompiuta, quindi anche lui diventa, forse suo malgrado, uno strumento nella mani del Divino per la salvezza dell'umanità (e si sfiora il paradosso). Questo non è certo un tema nuovo, la letteratura e la filosofia teologica l'ha dibattuto da sempre... ma originale è stato associarlo alla figura del vampiro che, in questo modo, si storicizza, esce dalle nebbie della Transilvania e prende corpo e sostanza in un concetto di male assoluto, non circoscritto geograficamente né cronologicamente. L'interpretazione degli attori è discreta. Niente di speciale... ma buono per chi ama il genere vamp-horror: non c'è solo sangue (anzi, ce n'è pochino per gli standard attuali) ma quel pizzico di riflessione attorno ad una delle figure più affascinanti della letteratura e delle tradizioni popolari di ogni tempo non guasta davvero. Senza enfatizzare il prodotto, premio comunque l'originalità.