dream house (2011)

Film diretto divinamente e interpretato egregiamente, che però tuttavia risente dello scontro intercorso fra il regista Sheridan e la produzione che non ha permesso a Sheridan di apportare alcune modifiche strutturali alla sceneggiatura e che, soprattutto, gli ha tolto il film dalle mani in fase di montaggio e ha creato un trailer che rivela quasi integralmente tutta la trama del film. Per protesta Sheridan, Craig e Weisz si sono rifiutati di promuovere il film con la stampa e i risultati si sono visti al botteghino.
E' un peccato perché si trattava di un prodotto finemente autoriale che ben si sposava con una trama (già vista... anche secondo lo stesso Sheridan) da thriller che ben avrebbe consentito di dare la grande pubblico un prodotto interessante.
A mio giudizio, appare evidente che l'impostazione che Sheridan avrebbe desiderato dare al film fosse quella di una dimensione più poetica e malinconica, sull'irreparabile e sul dolore di una perdita agghiacciante, mentre, sempre a opinione mia, la produzione deve aver fatto pressione per snocciolare maggiormente verso la trama banalotta del thriller sopprimendo le ambiguità e scivolando nel didascalico.
Ad ogni modo Dream House è un bel prodotto per quel che concerne la sua dimensione artistica ed estetica che a me sono piaciute molto. Anche la dimensione poetica è ben presente anche se non adeguatamente sfruttata.
In sostanza un prodotto non del tutto riuscito, ma comunque un film che si lascia guardare e che sa trasmettere emozioni.