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Prima dello splendore di un'opera apocalittica come "Stacy" , il pazzo Tomomatsu pubblicò quest'opera dalle alte valenze epilettiche, che si snoda tra grottesche visioni angeliche e sesso a volontà. Vorrebbe disturbare, ma il film della durata di un'oretta annoia dietro la sua bellezza formale e le sue inquadrature invasive che filmano la totalità con disgusto anche inquadrature di una rara crudezza estrema (uno stupro anale).
La trama è da interpretare e gli attori non sono convincenti, eppure Tomomatsu ha un talento registico e lo si vede dalle inquadrature particolarissime, dalle splendide scene di sesso (non quelle violente) e da una fotografia avvolgente.
Tuttavia ciò che si prova di fronte ad un'opera come EAT THE SCHOOLGIRL è delusione: una parata del sesso e del disgusto che pare essere nata per violentare gratuitamente lo spettatore, senza una filosofia à la Daisuke Yamanouchi e senza la poesia delirante di un capolavoro come STACY.