el alamein regia di Enzo Monteleone Italia 2002
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el alamein (2002)

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locandina del film EL ALAMEIN

Titolo Originale: EL ALAMEIN

RegiaEnzo Monteleone

InterpretiSilvio Orlando, Emilio Solfrizzi, Roberto Citran, Giuseppe Cederna, Pierfrancesco Favino, Paolo Briguglia

Durata: h 1.57
NazionalitàItalia 2002
Genereguerra
Al cinema nel Novembre 2002

•  Altri film di Enzo Monteleone

Trama del film El alamein

Egitto, ottobre 1942. Le truppe italiane sono bloccate da mesi a El Alamein, senza rifornmeti nè cambi, nè rinforzi, bersagliati quotidianamente dall'artiglieria inglese. Il soldato Serra, volontario universitario, arriva alla divisione in Pavia, comandata dal Tenente Fiore. Viene subito accolto benevolmente dai commilitoni, il sergente Rizzo, il caporale De Vita e il soldato Spagna, e insieme combattono le battaglie quotidiane contro la dissenteria, l'acqua cattiva e la mancanza di cibo, cercando di non farsi uccidere dall'artiglieria nemica. Il 23 ottobre inizia l'offensiva inglese che, nonostante la strenua resistenza, non lascerà scampo alle divisioni italiane, costrette ad una ritirata lunga e dolorosa

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Voto Visitatori:   7,78 / 10 (144 voti)7,78Grafico
Miglior fotografiaMiglior montaggioMiglior sonoro
VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior fotografia, Miglior montaggio, Miglior sonoro
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Voti e commenti su El alamein, 144 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento roberto  @  12/01/2003 23:52:42
   10 / 10
é un film semplice ma che resta nel cuore per la sua profondità

francesco  @  10/01/2003 00:53:15
   6 / 10
Non capisco perche' in Italia si deve sempre cadere nello scontro politico. Essendo appassionato di fatti di guerra, mi sarei aspettato come protagonisti i soldati della Folgore e dell'Ariete ( ex bersagliere 8°bgt Garibaldi -Divisione Ariete ); ma sappiamo benissimo della disorganizzazione che ci fu nelle nostre forze armate su tutti i fronti e che quindi il film descrive una parte veritiera di ciò che accadde ( pur sbagliando la dislocazione dei reparti , sia nostri o nemici ). In qualsiasi altro paese della nostra Europa unita, son convinto che nel dare un giudizio ad un film non si sarebbe arrivati a tanto. Ricordatevi che il soldato Italiano è stato sicuramente il protagonista di questa battaglia. Nel rispetto dei caduti di tutte le battaglie , di tutti gli atti eroici, le guerre civili e gli eccidi che hanno segnato il nostro popolo : RIFLETTIAMO

MAISTRAC  @  06/01/2003 23:15:48
   7 / 10
Non tutti si può entrare nlle leggenda della FOLGORE, ma egualmente si può combattere con sacrificio e coraggio come hanno fatto tanti soldati di altre divisioni.Gloria ai nostri Caduti.

chrys  @  05/01/2003 21:24:29
   10 / 10
finalmente un film che non fa vedere solo una faccia della medaglia.

Invia una mail all'autore del commento giorgio  @  05/01/2003 14:22:36
   7 / 10
nulla di inventato e nessuna smargiassata

Luca  @  18/12/2002 10:30:14
   10 / 10
CROPPY  @  07/12/2002 18:23:23
   5 / 10
Mi sembra che qualcuno abbia scambiato questa sezione del sito per un forum. Se volete scornarvi cercate un altro sito e non rompete le palle a chi vuole solo leggere dei commenti obbiettivi del film. TUTTO QUESTO SFOGGIO DI CULTURA MI FA VOMITARE! Probabilmente siete tutti degli studentelli universitari che hanno appena letto qualcosa e non vedeno l'ora di farlo sapere al mondo.

Angelo Brusco  @  07/12/2002 17:37:18
   3 / 10
A M.&S.: Forse non avete letto tutti i commenti precedenti. Se fate caso sono presenti attacchi gratuiti solo da parte di quelli del "10" (peccato che non ci sia la lode), rivolti ai visitatori che hanno messo voti inferiori alla sufficienza cercando anche di spiegare, senza offendere nessuno degli eccellentissimi "10", le ragioni di tale voto che è stato dato non per la scarsa valenza artistica del film (..e qui mi ripeto ancora per l'ennesima volta), MA PER LA TOTALE OMISSIONE DELLA STORIA RISPETTO AL TITOLO CHE PORTA! Gli ultimi siete voi che sugli stessi commenti, con votazione insufficiente ma ben documentati nelle motivazioni per le quali voi stessi ammettete di avere lacune (e siete ottimisti), continuate ad ironizzare senza rendervi conto della vostra precaria condizione nel dare giudizi storici. Andare a vedere un film con un titolo che evoca una battaglia così importante senza conoscerne la storia, e poi commentarlo con la convinzione di avere imparato tutto, è come insegnare a nuotare a qualcuno senza saper nuotare ma con l'arrogante convinzione di saperlo fare meglio degli altri. Avete ancora una volta travisato e minimizzato il tutto. Forse è solo per la gran voglia che avete di mettervi in mostra che cercate a tutti i costi di insegnare quel che non sapete. - Ma credete davvero che le critiche che abbiamo fatto siano solamente perchè non abbiamo visto nel film un soldato che muore impallinato (altro vostro inutile tentativo di ridicolizzare quello che forse qualcuno ha fatto veramente), sventolando il Tricolore e che grida W l'Italia? Bastava semplicemente mostrare piccolissimi fatti realmente accaduti dove per esempio (ce ne sono centinaia da descrivere quindi non pensiate che voglia vedere nel film solo questo episodio come qualcun' altro a scritto per gli altri singoli esempi che ho fatto), in uno di questi i nostri soldati gridavano non W l'Italia, ma insulti e parolacce nelle feritoie dei carri armati nemici prima di farli saltare.
Ora lo ripeto ancora una volta ma senza speranze. CON EL ALAMEIN SI INDICA UNA BATTAGLIA CHE DURO' DUE SETTIMANE!! Tutto quello che è successo "PRIMA" e dico "PRIMA" di detta battaglia si può chiamare Quota 33, El Dabah, Marsa Matruh, Deir el Abyiad e anche Alamein però si devono vedere, la stazione ed i treni che passano non la Pavia che stava 60 Km di deserto più a Sud. Oppure se vogliamo parlarne dovremmo andare ai bordi della depressione Nord di El Qattara. Ora mi spiegate perchè chiamare un film Alamein se si parla della Pavia che stava ad El Qattara? Credete che per qualche cannonata, come si vede nel film prima della battaglia, si possa dare il nome che la evochi? E' come fare un film sulla battaglia di Lepanto parlando solo della famiglia dei Doria a Genova!
Sono stati prodotti servizi televisivi nella battaglia di El Alamein e nell'evocare questo evento le televisioni consigliavano sublimamente la visionione del film. In una intervista il regista affermava di aver letto e seguito i libri di Paolo Caccia Dominioni ed i racconti dei reduci che hanno combattuto. Ma quale libri? Ma quali reduci? Solo quelli della Pavia che erano addirittura spostati più a Ovest rispetto al fronte? Se si vuol fare un film su El Alamein e farlo uscire in occasione del 60° anniversario della battaglia si deve descrivere almeno in parte, le due settimane che infuocarono quei 60 Km di fronte dove erano schierate molte altre divisioni Italiane molto più determinate e combattive che costrinsero gli Inglesi non solo ad indietreggiare ma addirittura a cambiare programma cercando di sfondare non più dove c'erano i "dagoes" (così ci chiamavano e a voi la traduzione) ma più a Nord dove c'erano i "gerries" (i tedeschi) che improvvisamente fecero meno paura degli Italiani.
Tutto quello che ci è stato propinato nel film è "aria fritta!" o peggio ancora "specchietto per le allodole". Ovviamente le allodole sono tutti quelli che conoscendo la storia si sono fidati delle affermazioni del regista che sembrava garantisse almeno qualche capitolo dei libri di Paolo Caccia Dominioni e non qualche riga come si è visto!
E voi con quello che avete scritto pensate di prendere in giro i miei commenti o quelli di qualcun'altro che la pensa come me? Voi insultate con il vostro falso patriottismo la memoria di quei ragazzi che sono morti per un credo che si chiamava Patria. Sconosciuto ed impensabile oggi, anche per voi che vi sentiti patrioti perchè conoscete l'inno a memoria. Ma vi rendete conto di quanto contraddittorie siano le vostre parole lo si denota ancor di più nelle ultime righe del vostro scritto. "..epica morte, epica fame, epica sconfitta, ..tragica ritirata". Queste parole tra virgolette, sono parole che avete scritto voi. Non solo vi contraddicono ma evidenziano acor di più la confusione che avete per la poca conoscenza per la storia, tale da scambiare la tragica ritirata di Russia con El Alamein.
Leggetevi la lettera di Paolo Caccia Dominioni indirizzata a Montgomery forse vi riporterà ad un dimensione più reale.
M. & S. non volevo affatto offendervi più di quanto avete fatto voi a " voi " stessi paragonandovi ad una tazza!


Matteo  @  05/12/2002 20:37:02
   10 / 10
Per non dimenticare chi è morto per l'Italia. La parte storica è ben curata, la storia è originale, gli ambienti e la musica sono fantastici. Fa riflettere.

Conte  @  05/12/2002 15:30:27
   7 / 10
Il mondo non è tutto bianco o tutto nero! Non c'eè bisogno di dare solo 1 oppure 10...che significato ha mettere un 1 con poche parole? la recensione dovrebbe servire alle persone che le leggono, per decidere se vedere o meno un film, per scoprire qualche sorpresa, oppure per un semplice ma razionale confronto di opinioni. Che senso ha fare così? fateci caso: ogni bel film all'inizio prende sempre bei voti, poi arrivano quelli con i voti sotto il 4 che volgiono fare calare la media e ci riescono sempre
, soprattutto in questo periodo. Se non vi è piaciuto un film ma non avete voglia di scrivere il perchè, non votate nemmeno, sennò uno non capisce se non vi è piaciuto perchè non sopportate gli attori, il genere o che so io. Poi uno si regola di conseguenza. Basta con queste cose. Un pò di serietà. Poi sarò il primo a rispettare le vostre opinioni ma così è impossibile. Ogni media risulta falsata...è un appello anche a chi dirige questo sito: cercate di fare capire questa cosa perfavore. Grazie e scusate per il disturbo. Ps. ma dove sta scritta la qualità che devono possedere i film DA CINEMA e quelli da videocassetta? se non sbaglio la maggior parte diventano la stessa cosa con il passare del tempo...ma se c'è una regola assoluta, scritta magari come undicesimo comandamento sulle tavole sacre, di cui non sono a conoscenza vi prego di colmare la mia lacuna...

adriana a  @  03/12/2002 20:40:24
   1 / 10
poco coerente ma emozionante

YuYu  @  03/12/2002 12:21:04
   1 / 10
Mi ha fatto molta tristezza, sono uscita al 1. tempo!

M&S  @  02/12/2002 10:23:37
   10 / 10
Il dibattito stà assumendo toni interessanti, e rientro con piacere nel contraddittorio. Sono d'accordo con Passatore quando esalta il valore simbolico della Bandiera. Anche per me é importante e deve essere onorata. Conosco l'inno molto bene (e ti dirò di più: mi piace davvero moltissimo, anche musicalmente!! Alla faccia di quelli che vorrebbero sostituirlo!). Ritengo tuttavia eccessivo considerare la mancanza del Tricolore nella pellicola un importante motivo per inficiarne il valore. So che non é l'unico punto dolente che hai riscontrato nel film, ma io, sinceramente, non ritengo che debba essere così discriminante.
Ci tengo a chiarire un equivoco sulla questione della "retorica dell'epica": la narrazione gloriosa della morte in battaglia é fuori luogo quando a raccontarla é un ragazzo che cammina tra i feriti ed i morti, perché credo che siano più realistici la nausea e il dolore. Se, invece, parliamo di riconoscimento di eroiche gesta, allora non c'é mai retorica, basta però che l'argomento lo si affronti con realismo ed obbiettività. Io, nel film, ho avvertito molta forza emotiva, molto coraggio ed orgoglio nei soldati, che di miserabile non hanno proprio nulla, se non nell'aspetto esteriore. Io, i libri di Paolo Caccia Dominioni non li ho letti, e dovrò colmare questa lacuna; ho letto però dell'altro, e mi pare che il film ben rappresenti le pagine dei reduci che ho visionato. Suppongo che Monteleone abbia preso in considerazione più di una testimonianza, e abbia realizzato una ricostruzione che medi un po' tutte le varie voci. Almeno io immagino così.
Evidentemente il nostro comune senso patriottico si esprime in modo diverso, e questo ci impedisce di vedere allo stesso modo il film. Sono contro la guerra, ma so comunque apprezzare l'eroismo in battaglia. Non so che tipo di film avresti voluto vedere, ma, spero ne converrai anche tu, un soldato che muore impallinato mentre urla "W l'Italia" sventolando una bandiera potrebbe risultare un po' melodrammatico visto sul grande schermo; io preferisco il sergente Rizzo che dice con orgoglio "non mi farò mai prendere prigioniero".
Angelo, se volevi offendermi, non hai centrato la tazza: non suono nemmeno uno strumento, non fumo, e le canne le lascio agli imbecilli, i fiori mi piacciono, ma li preferisco in un vaso, non sono comunista, detesto gli estremismi, sono orgoglioso di essere italiano, ma non altrettanto di altri compatrioti e non ho mai detto che il film rappresenta "l'epica battaglia", infatti non lo fa, descrive però l'epico coraggio... e tanto che ci siamo anche l'epica morte, l'epica fame, l'epica sconfitta (forse qualcuno ha dimenticato che la battaglia é stata una tragica ritirata?)

Passatore  @  02/12/2002 00:44:07
   3 / 10
Caro M&S, vorrei innanzitutto rassicurarti sul mio sentimento patriottico, che è autentico e, ti assicuro, non inficiato da alcun fanatismo di sorta. Potrei essere finanche d'accordo sul fatto che non si esalti l'Amor Patrio con il semplice sventolio di una bandiera, ma di sicuro - converrai - lo si esalta ancora meno non sventolandola affatto, o peggio, vergognadosi di farlo. La Bandiera, per chi glielo riconosce, ha un valore assoluto, in quanto rappresenta il simbolo supremo (e mi preme sottlinearne proprio l'aspetto simbolico) della propria Patria, dei Valori nei quali si crede e sui quali si costruisce il propria esistenza ed il proprio senso civico.
Visto che parliamo di bandiere e di simboli, quel che trovo disgustoso piuttosto, è il fatto che gli stessi che non sventolano la Bandiera Italiana, gli stessi che non cantano l'inno, altre bandiere come quella del Che o quella di Cuba alle loro manifestazioni le sventolano eccome! Non conoscono l'Inno Nazionale, ma certe altre canzoncine le sanno a memoria battuta per battuta!
Non che non abbiano il diritto di farlo, ci mancherebbe altro, ma non trovi che questo sia un eccesso?
Io non ne faccio un discorso politico, né tantomeno di Destra o di Sinistra, sei tu - piuttosto - che hai intravisto questa faziosità.
Non mi sembra di aver discriminato negativamente coloro che non fecero parte della Folgore, anzi, a mio avviso il film di Monteleone offende profondamente anche quelli delle Divisioni meno esposte alla "linea del fuoco" (come la chiama lui), dipingendoli nelle tinte di un gruppo di miserabili allo sbaraglio.
Non si tratta di fare un film di propaganda, che sono d'accordo con te, per fortuna non ci appartiene, quello che non sopporto è - seguimo bene - l'automatismo attraverso il quale qualunque situazione possa essere accostata ai concetti di Valore, Patriottismo, finanche Epica, sembrerebbe, necessariamente ed invariabilmente, dover essere etichettata come "patetica e retorica" e ,quindi, istantaneamente rifuggita. Tu stesso parli di ingannevoli "clamori della narrazione epica" come fossero aspetti negativi dai quali prendere le dovute distanze... hai l'onestà intellettuale di riconoscere che questo atteggiamento, ormai generalizzato, ha assunto proporzioni eccessive? Se ti accosti al problema con il mio stesso spirito, questa obiettività non può esserti estranea.
Certo, un bel carico da 90 ce l'ha messo la cinematografia made in U.S.A. con i loro Rambo, Rocky e compagnia bella, ma in questo caso specifico, parlare di El Alamein in maniera un po' meno alternativa, sarebbe equivalso a descrivere semplicemente la realtà dei fatti, niente di più!

Invia una mail all'autore del commento Roberto  @  01/12/2002 22:54:53
   10 / 10
Il film non l'ho visto ma mi fanno ridere i commenti in cui si parla di amore per la patria.Quale patria scusate?La stessa che era a Piazzale Loreto?

Reny  @  30/11/2002 20:41:19
   1 / 10
Il voto dice tutto: EVITATELO!

Angelo  @  30/11/2002 17:46:15
   3 / 10
a M. & S.: Per il commento che avete fatto nei confronti di PASSATORE, vi manca una chitarra, uno spinello, un fiore all'orecchio e siete perfetti! Mi raccomando, però, mentre vi stravolgete non issate la bandiera Italiana. Tanto non lo fareste neanche da sobri, per paura di esaltare l'amor Patrio come descritto e come politica ci ha insegnato fino a qualche anno fà.
Il signor PASSATORE ha ragione! I tanto leoni della Folgore (così descritti da Paolo Caccia Dominioni), nel film sembrano gattini. La Pavia era leggeremente spostata dietro le linee nella depressione Nord di El Qattara. E come descrive, nel suo libro, Paolo Caccia Dominioni, i soldati Italiani ad ogni angolo di deserto e ad ogni pausa di battaglia e senza ordini ricevuti issavano il Tricolore Italiano per il semplice amor Patrio. Se non si vuol fare un torto alla storia perchè incapaci di fare un film sull'unica battaglia leggendaria dell'esercito Italiano, nella seconda G. M., allora vale la pena cambiare genere di film o cambiare nome al film, o volendo si può sempre continuare a tacere come si è fatto fino ad oggi che sicuramente é più dignitoso. Se siete convinti che il film rappresenta l'epica battaglia allora o Paolo Caccia Dominioni non è riuscito a fare comprendere a tutti i suoi scritti o voi non avete letto i suoi libri.

M&S  @  29/11/2002 12:02:15
   10 / 10
Prioprio mi fanno indignare i commenti come quelli di Passatore, perché denotano un fanatismo becero ed un falso sentimento patriottico. Non é sventolando una bandiera che si esalta l'amor patrio, ma poche parole spese a favore del proprio Paese possono valere più di qualsiasi inno. Le valorose gesta di TUTTI (capito? TUTTI!!!) quei ragazzi DEVONO essere ricordate con orgoglio, da qualunque fazione politica. Non combatterono per la gloria della Destra o della Sinistra, e certamente non sarebbero morti per esse. Si sono battuti per la loro dignità di Uomini, che chi li mandò in quell'inferno non aveva, rischiando, con la propria vergognosa condotta, di strapparla pure a loro. Come puoi permetterti di dire che i soldati della Pavia, della Brescia, della Bologna non erano "protagonisti di El Alamein" al pari degli eroi della Folgore o dell'Ariete? Chi sei tu per scremare gli uomini dagli Uomini? A parte il fatto che dovresti informarti un pochino di più, dato che la divisione Pavia era dislocata proprio nella parte meridionale del fronte, a ridosso della depressione di El Qattara, e non nelle retrovie. Questo, comunque, non li rende meno eroici. La morte in battaglia deve fare paura, deve lasciare sgomenti, nauseati, perché lì, sul campo, il sangue di un eroe é rosso come il mio ed il tuo... Credi che qualcuno possa distinguerlo da quello di un soldato morto nelle retrovie o su un campo minato? Io non credo che l'onore delle armi sia stato loro reso perché hanno smesso di combattere solo dopo l'ultima pallottola, ma perché sono rimasti laggiù per mesi, senza viveri, acqua, rifornimenti, munizioni, vestiti adeguati, lasciati soli persino dai tedeschi alleati. E nonostante quello, non si sono arresi, sono rimasti uomini, leali tra loro, e, soprattutto, con il nemico (molti sono gli episodi che testimoniano la generosità e la benevolenza nei confronti dei prigionieri, che spesso erano fucilati dai camerati tedeschi). E' questo che il film descrive, usando il ricordo del loro eroico sacrificio come monito a chi, come te (che ricordi molto il soldato Serra del film) si lascia ingannare dai clamori della narrazione epica che spesso viene fatta della battaglia. E poi, anche la Folgore ha uno spazio importante nel film, direi toccante: quando, dopo quella spaventosa battaglia notturna (che mi ha profondamente turbato per la drammaticità con cui é stata resa), ed i giorni successivi, in cui i morti ed i feriti numerosissimi continuavano a testimoniarne la crudezza, il tenente Fiore riceve l'ordine di ripiegare e ne parla con il parà della Folgore, lui risponde, senza clamori, senza toni enfatici, ma con una agghiacciante, rassegnata, ma invitta semplicità, che "Loro rimanevano a coprire la ritirata" ; io l'ho trovato struggente, e penso non si potesse rendere maggiore omaggio a quella divisione: una frase che vale qualsiasi sequenza di battaglia.
Il regista é stato bravissimo nel presentare la vita ad El Alamein, dipingendo ogni aspetto e tratteggiando i soldati in modo asciutto, senza retorica e melodrammi (tipici di un cinema di propaganda che non ci appartiene, per fortuna). I personaggi ne emergono forti e valorosi, ma anche umani, demotivati, soli. Il film rende pienamente giustizia a quei valorosi ragazzi, volutamente e vergognosamente dimenticati. E' uno dei più bei film di guerra di tutti i tempi!

Invia una mail all'autore del commento Passatore  @  28/11/2002 15:47:33
   3 / 10
Vi allego unmio commento pubblicato dal Centro Studi "El Alamein"
Prima ancora di iniziare a redigere il mio commento, per correttezza nei confronti dei lettori, desidero fare due importanti precisazioni: innanzitutto ho svolto il Servizio militare come volontario Paracadutista nella Folgore.
In secondo luogo, ritengo opportuno precisare che, nonostante una serie di aspetti e di contenuti descritti nel film, nei confronti dei quali sono estremamente critico, reputo il film - tecnicamente - un buon film.

E proprio quest'ultima precisazione però, ad accendere in misura se possibile ancor più intensa, il sentimento di profonda indignazione nei confronti della particolare versione che il regista ha inteso dare alla vicenda di El Alamein.

Ho notato innanzitutto l'ennesima, amara, testimonianza del triste e dilagante fenomeno in virtù del quale l'Amor Patrio, sembrerebbe essere divenuto un sentimento desueto, patetico e melenso, del quale doversi quasi vergognare.
Non una bandiera, non un vessillo... la parola Italia si sente a malapena pronuciare un paio di volte.

Nonostante, di per sé, questo aspetto mi infastidica parecchio, in quanto proprio non riesco a comprenderne le radici e le ragioni, ciò che ritengo del tutto inaccettabile, è la deliberata omissione di quelli che furono i veri protagonisti della battaglia di El Alamein, ossia la Divisione Folgore e la Divisione Ariete.

Ora, ferma restando la libertà, artistica ed intellettuale, del regista di raccontare una storia diversa, di focalizzare l'attenzione su un gruppo di "non protagonisti" (come d'altra parte avvenne in Mediterraneo, sceneggiato dalo stesso Monteleone), di far vedere la battaglia anche attraverso gli occhi di quelli che, appostati nelle
retrovie, non si trovarono, ad esempio, nella condizione di dover attaccare i carri nemici con le mani nude, non ritengo corretto, tanto per cominciare dal punto di vista etico, non riconoscere a coloro che furono i veri protagonisti, il ruolo che svolsero nella celebre battaglia nordafricana.

Nel film di Monteleone, la Folgore svolge un ruolo da misera comparsa.

Dell'Ariete (che perse, dal primo all'ultimo, tutti i propri carri) si parla solo di sfuggita.

Letteralmente, si "accenna" solo un paio di volte alle gesta che compirono i nostri Ragazzi e, per giunta, quasi sottovoce, come fossero fatti ignobili sui quali dover sorvolare.

In un film che si intitola "El Alamein", un'omissione di tale livello e proporzioni è semplicemente VERGOGNOSA!

D'altra parte, i dieci minuti scarsi di scontri che si vedono nel film, dovrebbero forse rappresentare tutto ciò che fu la battaglia di El Alamein?

La battaglia vera è durata circa 15 giorni: come mai nel film quasi non ve n'è traccia?

Semplicemente perché la storia raccontata nel film, non è né la storia di El Alamein, né tantomeno la storia di chi ha combattuto quella battaglia.
In realtà è un vero e proprio falso storico in quanto nella depressione di El Qattara la Pavia non c'è neanche mai stata!

Quella narrata dal film è piuttosto la storia di un gruppo di soldati che, più che da un fiume in piena, si trova appena sfiorato dai deboli rigagnoli della battaglia vera.

Passati quei brevi istanti di scontro, il gruppetto inizia come il resto delle truppe italiane la propria, disperata, ritirata nel deserto.

In tutto questo, dell'eroica resistenza della Folgore, non si fa il benché minimo accenno.

La principale testimonianza di questa indegna omissione sta in alcuni (decisamente opinabili) numeri elencati al termine del film, e soprattutto nelle date che vengono riportate.
Nel film si riporta che la battaglia di El Alamein durò dal 23 Ottobre al 4 Novembre.
Questo è del tutto errato in quanto (vedi, ad esempio, la "Motivazione della Decorazione conferita alla Bandiera di Guerra del 186° RGT.PAR. "FOLGORE") per i Ragazzi della Folgore la battaglia durò fino al 6 Novembre!
Alcuni sparuti gruppi di paracadutisti furono intercettati addirittura il giorno 8.
Questa è la più palese dimostrazione che mentre tutti gli altri si erano ormai arresi da giorni, la Folgore combatteva e resisteva. Da sola.

Le stesse cronache inglesi dichiararono che la Folgore combatté fin quando fu sparato l'ultimo colpo.

Ora ammesso che il Sig. Monteleone avesse davvero sentito in cuore il desiderio di parlare della battaglia di El Alamein per ricordare il sacrificio dei tanti caduti dimenticati, mi chiedo: perché evitare di parlare della Folgore? Perché parlare di El Qattara? Perché parlare della Pavia (che se non sbaglio si trovava ben più indietro)? Perché mirare a questa ricerca di una versione alternativa (e discutibile, sia dal punto di vista storico che etico) a tutti i costi? Perché, nonostante siano passati ormai 60 anni, non dover riconoscere alle migliaia di caduti in battaglia l'onore che hanno meritato?

Quel che letteralmente mi ha mandato in bestia è l'arroganza, la presunzione, la mancanza di sensibilità, attraverso la quale il Sig.Monteleone sembra non avvedersi minimamente dell'enorme torto che il suo film arreca ai caduti in battaglia.

Ad un certo punto, il Volontario Universitario Serra, di fronte ad alcuni commilitoni caduti, elucubra una serie di considerazioni interiori sulla morte.
Egli riflette sul fatto che 'la morte è bella solo sui libri, la poesia nella morte non esiste, di fronte alla morte siamo tutti uguali, che la morte non è bella, la morte puzza.
E' innegabile che tutto questo sia profondamente vero, ma è a mio avviso altrettanto innegabile, che c'è una differenza precisa tra la morte con le mani in alto e la morte con le armi in pugno.
E' la differenza che divide gli uomini dagli Uomini.

Come precisato in apertura però, il film tecnicamente - è un bel film e questo mi addolora in quanto contribuisce ad accrescere ancor di più la mia indignazione.
Ho l'impressione che il Sig. Monteleone, per motivi che non voglio azzardarmi ad ipotizzare, con la propria versione alternativa, abbia mortificato il proprio talento e questo la dice lunga sul pregiudizio, il rancore, l'odio che taluni nutrono per la nostra amata Folgore.

Perchè scegliere un titolo come "El Alamein" se l'intento era ben altro?

Mi dispiace dirlo, ma tutto mi lascia pensare che il Monteleone abbia da una parte inteso raccontare la propria, discutibile, storia alternativa contro la guerra, dall'altra però, il becero soldo lo abbia indotto a sfruttare l'epico titolo "El Alamein" come specchietto per le allodole (...guarda caso pochi giorni dopo la commemorazione dell'anniversario della Battaglia).

Il Monteleone, dal momento in apertura che si affanna a precisare che l'opera è stata realizzata con i contributi europei e che il film è stato riconosciuto come documento di "interesse culturale", questa caduta di stile da bottegaio di quarta categoria
poteva pure risparmiarsela!

Vorrei rammentare al Sig. Monteleone che prima ancora del Sacrario mostrato alla fine del film (mi chiedo con quale coraggio), il Ten. Col. Par. Bechi Luserna scriveva di suo pugno:

"V è un certo punto del deserto di El Alamein, al Km. 42 della Pista dell'Acqua, un cimiterino, nudo, senza pretese architettoniche né steli votive; tanti tumuli allineati, delle croci di abete, dei nomi: tutto qui. Ma v'ha nel mezzo una semplice scritta che vale più d'una intera epigrafe: FOLGORE."

Par. Alessandro Bronzini - 186° Rgt. Par. "Folgore" Siena (12/93)

Ste  @  27/11/2002 22:42:55
   1 / 10
Gli italiani impareranno mai a fare film diversi da questi polpettoni pseudo intellettuali e da Vanzina?

Invia una mail all'autore del commento Giorgio Felici  @  25/11/2002 18:13:48
   2 / 10
Piagnisteo per buonisti e disinformati. I nostri soldati, comandati da ufficiali inetti di stampo sabaudo, hanno inflitto pesantissime perdite al nemico. Un briciolo di ricostruzione in tal senso avrebbe fatto meritare al film la sufficienza. E' un peccato che solo noi riusciamo ad infangare la nostra storia quando persino americani e inglesi, assai più seri, ci danno atto della nostra efficacia sul campo di battaglia. Peccato.

Invia una mail all'autore del commento salvatore pancari  @  25/11/2002 18:12:46
   10 / 10
Trattare El Alamein può significare cadere nella retorica che ormai da 60 anni interessa l'evento. El Alamein fino ad ieri ha voluto dire Folgore, quasi che tutto quanto è accaduto è stato opera della Folgore. Dopo il film di Monteleone El Alamein vuol dire atrocità della guerra. Di una guerra in particolare che ha visto uomini affamati, poco armati, male utilizzati difendere la propria esistenza. Oggi dire El Alamein significa dire perchè 5000 volontari paracadutisti furono mandati allo sbaraglio senza poter esprimere, mnemmeno per un minuto la loro professionalità. Di chi fu la colpa di tanta nefandezza? Fanti tra i fanti, vite bruciate come quelli della Pavia, della Trento della Divisione Brescia e tutti gli altri che per sessant'anni nessuno ha ricordato. Il film è splendido, in alcuni momenti anche con l'atrocità della guerra imperante, raggiunge livelli di poesia assoluta, nei personaggi, nella fotografia nell'intterpretazione. Nessun revisionismo ma un contributo allala ricerca della verità. Quella verità che tutti i morti di El Alamein hanno cercato di tramandarci: la guerra non appartiene alle coscienze degli uomini.

Invia una mail all'autore del commento Lothar  @  25/11/2002 17:19:31
   10 / 10
A dover di crona sarebbe un 8 xkè , come è gia stato illustrato , ci sn molte imperfezzioni storiche , ma in conpenso in questo periodo è un film ke da un messagio patriotico e di rivalutazione sul nostro passato , da realmente l'idea dela disperazione ke si viene a creare in un soldato in iìuna guerra come quella e devo ammettere ke è un film al disopra di qualsiasi propaganda anti fascista e revisionsta ! xcui 10 ! ! !

gianluca   @  25/11/2002 13:29:59
   6 / 10
IGNORARE LA FOLGORE IN UN FILM SU EL ALAMEIN E COME RACCONTARE LA CAMPAGNA DI RUSSIA SENZA PARLARE DEGLI ALPINI.

Invia una mail all'autore del commento Diego  @  24/11/2002 15:35:14
   9 / 10
Felicissimo di aver visto un Bel Film

Daniele  @  24/11/2002 14:50:41
   9 / 10
Altro che Pinocchio agli Oscar! Questo è un Film! Preferivo ancora un po' più di imparzialità politica... ma il lavoro è comunque ottimo.

Brusco  @  24/11/2002 00:20:15
   3 / 10
(Vedi commento precedente) Sapete cos'è la libertà di pensiero e di espressione? Per me il film vale molto per il suo contenuto artistico e per l' idea che da dei soldati in guerra. Ma se si parla di El Alamein si deve descrivere con altri caratteri. La battaglia di El Alamein è famosa per lo scontro che c'è stato fra due grosse formazioni dove il soldato Italiano, per la grande forza che ha avuto di controbattere ed intimorire il nemico con gli scarsi mezzi di cui era dotato, entrò nella leggenda. La battaglia di El Alamein non indica solamente il posto che da il nome, ma la totale controffensiva sferrata dagli Inglesi e di conseguenza la leggendaria difesa della posizione degli Italiani, su tutto il fronte. La cui durata fu di circa due settimane. Adesso se i Neozelandesi (o Maori) erano più a nord o più a sud hanno partecipato ugualmente alla battaglia di El Alamein. Nel film si nota solo l'estenuante attesa prima di detta battaglia. Detto questo, per me, se si cambia nome al film sono pronto a dargli dieci. Ma con il titolo di El Alamein riconfermo il mio voto. Libri consigliati: "Un uomo" Paolo Caccia Dominioni; "Alamein 1933-1962" di P. C. D.; "Per il Duce e per il Re" di Giovanni Bladier.

Invia una mail all'autore del commento Enrico  @  23/11/2002 23:05:20
   9 / 10
Bello, ottima regia, fotografia ed il cast da premio Oscar. Mi dispiace solamente il fatto che l'autore abbia puntato, come sempre, sui lati negativi, disorganizzativi, della vicenda e sul nostro carattere latino, che comunque valsero ai nostri ragazzi l'onore delle armi da parte degli inglesi. L'onore delle armi si concede solo a quel nemico al quale si riconosce di aver resistito eroicamente fino alla fine, nel caso di El Alamein, i nostri furono fatti sfilare ancora armati di fronte a truppe inglesi sull'attenti in "presentat’ arm’", come diciamo da noi, in segno di riconoscimento per valore espresso sul campo di battaglia. Provate a pensare cosa ne avrebbero tirato fuori la cinematografia americana o inglese.

Si-la-do  @  23/11/2002 20:07:32
   10 / 10
Invia una mail all'autore del commento Execara  @  23/11/2002 20:06:52
   10 / 10
Un pezzo di storia anke se nn del tutto veriterio =) Per nn dimentikare.

Invia una mail all'autore del commento FILIPPO DI BEO  @  23/11/2002 16:30:00
   8 / 10
Splendido film italiano sugli italiani. La figura del serg. rizzo è semplicemente una poesia.

Pierluca  @  23/11/2002 12:05:54
   8 / 10
Molto bello, intenso e reale. Mostra la vera dimensione della guerra, tutt'altra cosa dalle solite "americanate"

Daniele  @  23/11/2002 00:17:31
   4 / 10
veritiero al 20%

Invia una mail all'autore del commento matteo  @  22/11/2002 18:15:59
   10 / 10
bellissimo ricco di tensione un capolavoro

Giovanni  @  21/11/2002 21:16:14
   10 / 10
Non ricordavo questa pagina della storia italiana. Veramente è stato opportuno rinfrescarla alla memoria di tutti. Per chi vuole, domenica 1 dicembre, sul settimanale dell'Avvenire "Lazio Sette" comparirà un mio articolo di giornale sulla battaglia di El Alamein e sul film logicamente. "Meditate gente, meditate!"

Nicola  @  21/11/2002 18:38:50
   1 / 10
Mi dispiace ma non mi piace

Invia una mail all'autore del commento Marino  @  20/11/2002 15:26:52
   9 / 10
Ottimo film, una pagina di storia finalmente portata sullo schermo senza retorica, al pari dei migliori film di guerra. Anche se la scarsita del budget (penso) non ha permesso scene di battaglia più veritiere (ma comunque meglio delle solite americanate), la verità accompagna tutto il film, confortata anche dalla testimonianza dei reduci che sto raccogliendo in un volume di prossima pubblicazione. Bravissimi il regista (a proposito: chi mi da una mano a contattare Monteleone per la presentazione del volume "Quelli della sabbia.... dedicato a Paolo caccia Dominioni), dal cui libro il rregista dice di essersi ispirato, bravi gli attori, buonissima la scelta delle sceneggiature, struggenti i paesaggi. Non concordo con Brusco. Ma che film hai visto e cosa hai sentito dai reduci?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento barbara  @  20/11/2002 13:47:33
   9 / 10
bellissimo! complimenti agli attori e al regista

Anny  @  18/11/2002 18:23:02
   7 / 10
molto toccante la scena in cui tagliano la gamba con la sega.

Invia una mail all'autore del commento ilaria  @  18/11/2002 11:29:20
   10 / 10
Il film è toccante e profondo, gli attori bravissimi.

Invia una mail all'autore del commento Marco  @  18/11/2002 09:31:48
   10 / 10
Bellissimo e struggente come pochi. Bravo il regista, ottimi gli attori, quasi perfetta la ricostruzione storica (qualche inesattezza nei mezzi impegati in battaglia può esserci, ma a meno di non combattere una vera guerra, quando mai puoi assistere ad una ricostruzione fedele al 100% in un film? Per la precisione, i Maori erano impiegati più a nord, nella zona della divisione Bologna, se ben ricordo, non nel settore della Pavia. Comunque questi sono dettagli, minuzie che non intaccano assolutamente l'efficacia e la credibilità dell'opera). Anche gli effetti speciali sono di rara intensità (meravigliosamente drammatica e coinvolgente la scena dei bombardamenti prima dell'attacco, da batticuore!!)

Invia una mail all'autore del commento Simone  @  18/11/2002 09:23:47
   10 / 10
Grande!! Uno dei più belli, veritieri e verosimili film di guerra in assoluto, al pari di "La Grande Guerra", "Orizzonti di gloria", "U-Boot 96" e "Il nemico alle porte". Avevo una enorme aspettativa per questa pellicola, specialmente dopo che gli USA ci avevano proposto i soliti polpettoni pieni di effetti visivi e pure di idiozie nella sceneggiatura ("Pearl Harbor" e "Salvate il soldato Ryan"); non sono rimasto deluso. Brusco Raffaele, ma che film hai visto? Come fai a dire che i valori di coraggio, abnegazione e dignità umana non sono magnificamente mostrati?

Invia una mail all'autore del commento Dolcini Danilo  @  17/11/2002 19:55:52
   9 / 10
Per chi come me, ha la storia dei nostri soldati in guerra nel cuore, è davvero un capolavoro. Tutto raccontato nella maniera giusta... da far riflettere soprattutto chi non capisce niente di questo mondo. A quando un film sull'ARMIR e sulla tragedia in terra russa? Un sogno personale portato avanti da sempre...

Roberta  @  17/11/2002 18:26:44
   10 / 10
Originale e profondo, ottimo cast

Invia una mail all'autore del commento enzo  @  17/11/2002 00:50:45
   9 / 10
un film estremamente interessante, come in italia non se ne fanno

Invia una mail all'autore del commento AV  @  16/11/2002 19:23:15
   9 / 10
un film di guerra italiano come non s'era mai visto !

Invia una mail all'autore del commento Giuseppe  @  16/11/2002 10:13:26
   8 / 10
Ho visto il film, molto bello e toccante. E di certo il senso del film non e' evocativo, i nostri soldati che erano li' non erano orgogliosi di essere camerati, ma di essere italiani in quanto tale. E non e' vero che manco la fortuna solamente, manco' l'organizzazione, l'equipaggiamento, le risorse, il cibo, questo grazie alla stupidita' e faciloneria di chi li governava. Il mio unico sentimento nel vedere i sopravvissuti vagare nel deserto senza fine e' stato proprio la rabbia nei confronti di chi ce li aveva mandati. Il bello di questo film sta proprio nel far vedere la dimensione umana ed emotiva dei combattenti. Un plauso agli attori, tutti bravi.

Invia una mail all'autore del commento Mimmo  @  15/11/2002 21:50:19
   10 / 10
L'interpretazione degli attori è superba tra tutte quella di Emilio Solfrizzi

Invia una mail all'autore del commento Mauro Demaria  @  15/11/2002 16:52:38
   10 / 10
Uno splendida lezione per chi parla di guerra con troppa disnvoltura. Meriterebbe di rappresentare l'Italia agli Oscar

Davide da torino  @  14/11/2002 18:47:23
   8 / 10
DIFETTI: il budget limitato non ha consentito di descrivere in maniera convincente (e coinvolgente) la battaglia notturna, in certi passaggi tende a cadere nella retorica, sono presenti (senza essere necessari) alcuni cliche, manca di una visione a più ampio respiro (i motivi per cui si trovano lì, quale ottusa strategia militare li aveva messi in quella situazione) PREGI: stupendi gli attori, bella la scelta di raccontare storie "di uomini", ambientazioni mozzafiato con una fotografia adeguata, film "epico" nonostante gli scarsi mezzi, ritmo giusto, la scena surreale del cavallo di Mussolini è un tocco geniale.

Invia una mail all'autore del commento Maurizio Borela  @  14/11/2002 18:05:32
   10 / 10
Ho visto il film ieri ed ho ancora i brividi addosso. due grandi film con impostazioni così diverse come "El Alamein" di Monteleone e "La vita è bella" di Benigni, sono altrettanti esempi di filosofia morale che dovrebbero far riflettere soprattutto gli adolescenti: le considerazioni dei libri di storia sono troppo fredde, sterili e distaccate, solo grandi capolavori cinematografici come questi riescono a trasmettere le giuste emozioni. Grazie Enzo Monteleone

Invia una mail all'autore del commento lupoalb  @  13/11/2002 04:41:13
   10 / 10
Invia una mail all'autore del commento andrea  @  12/11/2002 22:02:59
   9 / 10
Grazie Monteleone , che pur con pochi mezzi sei riuscito a farci provare delle emozioni forti senza dover ricorrere a finte verita' romanzate ed a effetti speciali con il "TUTTI VISSERO FELICI E CONTENTI". Grazie!!!

Arif  @  11/11/2002 20:16:44
   8 / 10
Notevole la scenografia naturale. La guerra, così come si combatteva 60 anni fa, se l'avevi cobattuta, potevi raccontarlo solo grazie a caso: è lui che stabilisce chi vivrà e chi no.

Maurizio  @  11/11/2002 18:23:00
   9 / 10
Finalmente un grande film epico italiano!!!!

Invia una mail all'autore del commento Roberto  @  11/11/2002 18:15:33
   8 / 10
Condivido quasi tutto quanto detto prima di me.Finalmente un film di guerra senza effetti speciali.Soldati mandati a combattere coi moschetti contro mortai e carri armati, senza cibo acqua e benzina,ma con migliaia di scatolette di lucido da scarpe e il cavallo di Mussolini per l'ingresso trionfale in parata ad Alessandria.Un po' come adesso che abbiamo i treni che deragliano,le scuole che crollano ma avremo il ponte sullo stretto di Messina.Nulla è cambiato.

Invia una mail all'autore del commento Lello  @  11/11/2002 12:06:50
   9 / 10
Film notevole, umano, vero! Finalmente un film di guerra senza effetti speciali Holliwoodiani, con attori italiani, volti veri, emozioni vere, attese trepidanti, onore e valore italiano! Stringo virtualmente la mano al regista.

Invia una mail all'autore del commento Elena  @  10/11/2002 20:21:26
   9 / 10
Davvero eccezionale, ho rivalutato il cinema Italiano. Molto toccante.

Invia una mail all'autore del commento Alessandro  @  10/11/2002 14:51:57
   8 / 10
Una trasposizione in immagini dei racconti e delle testimonianze di paolo Caccia Dominioni, con grande fedelta' dei particolari del paesaggio, dell'equipaggiamento, della vita quotidiana dei soldati che una volta tanto non sono solo quelli della Folgore, di cui solo sembrava poter andare fieri, ma un plotoncino della disgraziata divisione di fanteria appiedata Pavia alle soglie della depressione di El-Qattara. Unico neo, per chi ama lo speccatolo (non necessariamente aderente alla realta'), meno scenico di "Salvate il soldato Ryan" e la improbabilita' dei mezzi corazzati, penso per problemi di bilancio. Nel complesso la restituzione di un dignitoso valore al fantaccino italiano mandato a combattere senza torta in prima linea; non autocommiserativo né straccione.

Invia una mail all'autore del commento corrado  @  10/11/2002 08:50:35
   9 / 10
Concordo con altri amici del sito sulla valenza del film. Non lo riterrei un film piagnone ma piuttosto una forte ricostruzione anche se molto veloce del grande valore dei nostri soldati dimostrato sul campo di battaglia. Onore per i caduti e per i reduci. Forse non sarebbe male dopo anni di insegnamenti condizionati dalla cultura scolastica di sinistra che ha mistificato e nascosto queste alte cime di valore e di eroismo che un film di questo tipo fosse proiettato anche nelle scuole. La conoscenza approfondita di questi eventi e la canoscenza di quanto e' stato dimostrato sul campo di battaglia deve assolutamente contribuire al rafforzamento dei valori della Patria e dell'orgoglio nazionale. Per chiudere mi viene in mente il motto scritto sulle magliette dei partecipanti alla commemorazione del 60° Anniversario della Battaglia: " MANCO' LA FORTUNA MA NON IL VALORE".

Invia una mail all'autore del commento Brusco Raffaele Angelo  @  09/11/2002 18:59:31
   3 / 10
Dopo Capitan Condorelli credevo che un regista italiano potesse far un po' meglio. Ho avuto la fortuna di leggere molti libri e articoli riguardo la battaglia di El Alamein . Ma la fortuna piu grande é stata , incontrare reduci che mi hanno parlato di come hanno combattuto . Con grande dignità mi ripetevano che se non fosse stato per i loro comandi di reparto , loro, non si sarebbero arresi mai, e finche c'era un colpo da sparare lo avrebbero tirato contro l'inglese e i suoi alleati capaci di far la guerra solo se ubriachi ,o peggio , di uccidere vigliaccamente nel sonno, i poveri soldati italiani stremati ,come facevano i maori. Nel film non c'è nulla di tutto ciò c'è solo la solita filosofia deprimente che vuol far vedere a tutti i costi che il soldato italiano più che combattente è un filosofo, un cantante musicista uno che, se può ,si fà uccidere ma non uccide mai. Tutto questo è falso . Non avverrà mai finche ci saranno le guerre. Quindi smettiamola di fare gli ipocriti oramai siamo rimasti solo noi a non valorizzare i nostri soldati e con essi i nostri valori. Italiani (compagni e camerati) non saremmo degni di questo nome se ci dimenticassimo quello che abbiamo potuto fare ad El Alamein!

Invia una mail all'autore del commento luigi  @  09/11/2002 18:54:56
   10 / 10
Invia una mail all'autore del commento Renzo  @  09/11/2002 17:02:20
   8 / 10
Il film si concentra più sui personaggi che sulla battaglia in sè, non è insomma il tipico fim di guerra (anche se una volta tanto un film italiano con qulalche battaglia in mezzo non sarebbe male! Perchè da noi non si può più?). Ma dopotutto Monteleone ha avuto pochi mezzi a disposizione. Gli attori sono bravi e convincenti, la sceneggiatura è intelligente con molte buone idee e le immagini mozzano il fiato.

Invia una mail all'autore del commento Marco  @  08/11/2002 20:30:21
   6 / 10
E' da stupidi non parlare della Folgore in un film su El Alamein purtroppo certa cultura piangiona comunisteggiante è dura a morire

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