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Oscar meritatissimo per un corto eccellente e commovente; tratto grafico essenziale ma comunque pieno di stile, scene ben studiate, finale molto indicato.
Senza dubbio il miglior lavoro di Michael Dudok de Wit.
Evocativo e pieno; ancora una volta le musiche si accompagnano benissimo alle immagini.
Quanto amore può avere un essere umano? Quanto grande può essere la speranza, un punto se paragonata all'effimera vita, debole di fronte al tempo? Commovente.
Sicuramente il migliore fra i lavori di De Wit, Father and Daughter è uno dei corti più commoventi che abbia mai visto e la grande semplicità dell'animazione, nei tratti come nei colori, contrasta (e fortifica) con la storia poetica e malinconica di una donna che fino alla vecchiaia aspetta da quando era bambina, con costanza e speranza, il padre, partito e mai tornato. Il tutto coadiuvato da una colonna sonora stupenda che si adatta perfettamente al mood della storia. Solo a pensare a questo corto mi vengono le lacrime agli occhi. Meritatissimo l'Oscar per questo regista olandese, di cui andrebbero rivalutati anche gli altri lavori (i simpatici Tom Sweep e Le moine e le poisson).
meraviglioso corto del regista olandese de Wit che racconta l'addio di un padre alla propria figlia e la straziante attesa di quest'ultima che spera un giorno di vederlo ritornare. scorrono le stagioni, la bimba cresce, diventa donna, madre e invecchia nel ricordo mai sopito di quella mancanza. le parole non servono, per trasmettere le melanconiche, struggenti e lievi emozioni a questo gioiello bastano i bellissimi disegni, la musica triste di una fisarmonica e i pochissimi rumori in sottofondo.....l'acqua, il vento, gli uccelli.......
Una delicatissima rappresentazione dell’attesa,un’ostinata speranza che non si spegne neppure davanti a ovvie apparenze e al naturale scorrere della vita.Essenziale nei disegni,splendidi, seppur ridotti all’osso e nelle tonalità,un bianco e nero sfumato a tratti nell’ocra, “Father and Daughter” è un incantevole corto,malinconico e struggente impreziosito da una triste fisarmonica che accompagna l’incedere delle stagioni e degli anni. L’olandese Michael Dudok De Wit colpisce al cuore con un lavoro di pura poesia,semplice ma intimamente poderoso nella descrizione figurativa di un rapporto d’amore che si tramuta in necessità di conoscenza e in una liberazione terminale da lucciconi.
Corto carino che probabilmente se l'avessi visto prima de "Le maison en petit cubes" l'avrei valutato diversamente. Anche qui l'acqua gioca un ruolo fondamentale nei ricordi della protagonista.
Gioca molto sul finale, non ho gradito invece i primi minuti sin troppo ripetitivi seppur essenziali. E poi la musichetta di sottofondo è tediosa.
Splendido corto d'animazione,meritatissimo l'oscar. Meraviglioso l'ultimo minuto anche perché precedentemente non si raggiunge lo stesso livello di emozione del finale. L'importanza di avere qualcuno,sia esso un padre o qualunque altra persona,pensare che ci abbia abbandonato e poi scoprire che in realtà è sempre stata lì ad aspettarci. Molto bello davvero.
Bah, sarò un fottuto insensibile ma 'sto corto non mi ha dato 'na cippa. Anzi, per la verità l'ho trovato pretenzioso per avere una trama così semplice e poco costruita. Belli i disegni e le musiche, ma a 'sto giro niente lacrimuccia.
Vedo che siamo in molti a dover ringraziare Max per averci segnalato questo piccolo gioiello dell'animazione! A dir poco splendido malgrado la breve durata...L'ultimo minuto ti taglia il cuore a fettine...Non mi ero mai commosso cosi dopo appena 8 minuti!