ginger e fred regia di Federico Fellini Italia, Francia, Germania 1986
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ginger e fred (1986)

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locandina del film GINGER E FRED

Titolo Originale: GINGER E FRED

RegiaFederico Fellini

InterpretiMarcello Mastroianni, Giulietta Masina, Franco Fabrizi, Frederick Ledenburg, Martin Maria Blau, Frederick Thun, Jacques Henri Lartigue, Toto Mignone, Augusto Poderosi, Elisabetta Flumeri, Stefania Martini, Barbara Scoppa, Caterina Vertova, Davide Marotta

Durata: h 2.05
NazionalitàItalia, Francia, Germania 1986
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 1986

•  Altri film di Federico Fellini

Trama del film Ginger e fred

Quarant'anni prima, Amelia e Pippo soprannominati Ginger e Fred, si erano fatti un nome ballando il tip-tap nei locali di avanspettacolo. I due, ormai sessantenni, si sono persi di vista, ma la Tv decide di ospitarli in un grandioso spettacolo natalizio nel quale saranno la testimonianza di un'epoca che non esiste più.

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Voto Visitatori:   7,92 / 10 (25 voti)7,92Grafico
Migliore attore protagonista (Marcello Mastroianni)Migliori costumiMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore attore protagonista (Marcello Mastroianni), Migliori costumi, Miglior colonna sonora
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Voti e commenti su Ginger e fred, 25 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DankoCardi  @  31/07/2024 13:55:04
   7½ / 10
Sono arrivati gli anni '80, quelli veloci, feroci, televisivi, berlusconiani ed anche Fellini pare voler dire la sua a riguardo. In una Roma dove la pubblicità cartellonistica tenta di coprire il degrado e la spazzatura, due vecchie glorie del ballo i Fred Astaire e Ginger Rogers italiani, vengono chiamati per partecipare ad uno spettacolo tv, ma si accorgono di essere fuori posto, anacronisti in un mondo dove il piccolo schermo fagocita e risputa ogni cosa. Il sognatore di Rimini qui si sbizzarrisce nel mostrare uno suoni cavalli di battaglia ovvero la pletora di personaggi grotteschi e singolari e stavolta il fianco non gli poteva essere meglio prestato dal trash di un programma televisivo; all'epoca tutto questo trash, realtà ancora non c'era ma poi ne abbiamo avuto anche troppo ed anche in questo caso Fellini si è dimostrato profeta precursore dei tempi. Magari sarebbe stato meglio soffermarsi di più sul rapporto tra i due protagonisti e di sicuro è la pellicola meno onirica in assoluto per Fellini ma, per rimanere in linea con la concezione della pellicola: i tempi ristretti della televisione stavolta non hanno lasciato spazio ai sogni. Dopo trent'anni Franco Fabrizi torna a lavorare con Fellini. Inutile aggiungere altro sulla prova di Mastroianni e della Masina che formano un duo perfetto.

Filman  @  12/10/2019 15:45:21
   7½ / 10
Il fatto che l'attore e l'attrice protagonisti fossero effettivamente due dei grandi nomi dell'industria dello spettacolo italiana prima del loro inevitabile tramonto artistico rende ancora più affascinante la storia di GINGER E FRED, stelle nate in un momento particolarmente florido ma che devono fare i conti con la velocità che la stessa industria televisiva ha preso, lasciandoli talmente indietro da venire dimenticati del tutto. La storia nostalgica ma non banale di questo film propone un Federico Fellini di inedita sobrietà (per quanto il soggetto, ovvero una produzione televisiva, possa esserlo) ma toccato dalla sua appartenenza al mondo dell'intrattenimento in generale. Che questo film sia in realtà molto sentito dai tre, regista e protagonisti, è quasi palpabile e la storia in sé lascia qualcosa nello spettatore.

Dick  @  12/09/2016 23:20:45
   8 / 10
Il discorso sulla TV è quantomai attuale. Anzi ormai si potrebbe estendere anche a quello che ci propina il web (sic!). Tra l' altro con la critica il mitico e compianto Federico era piuttosto avanti di circa 20 anni a mio parere a vedere certe robe che ci siamo dovuti sorbire nello scorso decennio.
Comunque il film riesce ad esprimere sia un lato ironico che un lato malinconico e l' amabile e simpatica coppia Masina-Mastroianni, personaggi démodé, è davvero ben caratterizzata.

GianniArshavin  @  20/06/2016 22:51:57
   6½ / 10
Un Fellini forse stanco ma soprattutto disilluso nel 1985 diede alla luce Ginger e Fred , un film che da sempre oscilla fra lo status di "ultimo capolavoro" a quello di semplice "buon film".
La pellicola sembra essere un'amara e disincantata riflessione sul tempo che passa, il tempo che scorre per tutti , dai grandi divi , agli onesti artisti fino ad arrivare al cinema d'autore stesso. Tramite la storia dei due imitatori dei famosi Fred e Ginger , il regista riflette sull'ineluttabilità del tempo, sulla fine di un modo di fare cinema e sulla nascita della tv spazzatura che fagocita senza pietà tutti senza guardare in faccia a nessuno.
Purtroppo ,pur contando su intenzioni di prim'ordine e una coppia di attori con la A maiuscola , la pellicola non ha lo smalto del Fellini migliore , soffre di una certa difficoltà a decollare e le scene da ricordare non sono poi molte.
I tocchi del Fellini vecchio stile ci sono (personaggi eccentrici e grotteschi , colori e situazioni surreali ecc) ma la vicenda procede stanca verso il bel finale.
Ci troviamo dunque di fronte ad una valida critica al sistema televisivo e ad un'opera malinconicamente nostalgica , tuttavia per me il genio di Fellini è altrove.

TheCineMaster  @  04/06/2015 10:50:38
   8½ / 10
La critica alla società televisiva per antonomasia. Nel suo terzultimo film Fellini elogia al meglio possibile la sua vena satirica, ma molto curata verso i dettagli, per riprendere una società già perduta negli anni '80. Servirebbe anche oggi un Fellini che illumina le coscienze. Ahime ormai è solo storia. Ma torniamo a noi.
Voto: 8,5.

Paolo70  @  07/11/2013 23:00:25
   6½ / 10
Film basato sul mondo della tv compresi i retroscena. L'impronta di Fellini che rende il film originale è sempre presente.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  11/10/2013 23:13:57
   7 / 10
Anche "Ginger e Fred" in fondo è frutto della fusione artistica fra la personalità di Fellini e la società italiana. I protagonisti, due persone provenienti da un'altra epoca e che vivono ormai di ricordi, riflettono un po' quello che era lo stato d'animo di Fellini alla fine degli anni '80. Intorno gira l'Italia di quell'epoca, vista proprio dagli occhi di una persona che viene dall'esterno e che quindi giudica in maniera critica. Lo scopo del film è, tramite il grottesco, di dare un'immagine negativa del modo con cui gli italiani si rappresentano culturalmente e aspirano ad essere rappresentati. Fellini ne fa un quadro impietoso, dove regna materialismo, volgarità, egoismo, impersonalità, livellamento dei valori. Non ci si perita di fare appello ai bassi istinti, alle superstizioni per fare "audience". Non è il valore artistico che conta, ma il richiamo mediatico dell'insolito, del paradossale e del celebre.
A fare contrasto ai lustrini, all'allegria, all'ottimismo e all'abbondanza profusi a pieni mani dalla televisione (regina incontrastata, onnipresente, con la pubblicità che sovrasta su ogni altro programma), c'è un paesaggio degradato, pieno di rifiuti fumanti (anticipazione di Napoli) e di brutta architettura.
In fondo neanche i protagonisti si salvano. Ginger è comunque inquadrata nel sistema, pensa e si comporta da piccolo borghese, è semplicemente schifata dalla volgarità e non si ritrova con i metodi spicci e approssimativi moderni, ma per il resto non mette in dubbio il sistema di dominio televisivo sulle coscienze.
Chi invece è più lucido e si rende conto della manipolazione è Fred (vorrebbe durante la trasmissione gridare in faccia a tutti: "pecoroni"). Alla fine però non trova il coraggio di fare un gesto così eclatante, non ha la forza di ribellarsi, anche perché il sistema dello spettacolo è così affascinante e incantante che ci si sente come ipnotizzati e ci si presta nonostante tutto al suo gioco.
E' la nostalgia della gioventù, la voglia di incontrare il partner di una volta, trovare i vecchi amici (relitti del passato), è questa l'unica nota di umanità che ci trasmette il film, l'unica consolazione, l'unica nota emotiva.
In ogni caso a me è sembrato un Fellini sotto tono. Il film è fin troppo "normale", "ordinario", quasi piatto. Mancano invenzioni, fantasie. Forse ritrarre la banalità, la volgarità ha come annichilito la fantasia e la creatività di Fellini. Il soggetto ha finito per condizionare anche la forma del film.
Anche rispetto ad altri film di denuncia sociale ("Roma" e "Prova di orchestra") si nota la mancanza di pathos, di partecipazione e di rielaborazione attiva, fantastica, metaforica del soggetto. Manca qui del tutto quello sguardo bonario e quasi di partecipazione con cui si guardava alla società fatua della "Dolce Vita" e di "Otto e mezzo", manca la potenza espressiva di "Satyricon" e "Casanova".
Per ultimo da notare il rovesciamento di atteggiamento di Fellini nei confronti della sensualità nella pubblicità. Ne "Le tentazioni di Antonio" si criticava il bacchettonismo e si vedeva con simpatia la libertà sessuale, in "Ginger e Fred" si denuncia l'involgarimento e il cattivo gusto. La vendetta di Antonio?

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  01/02/2012 22:57:14
   7 / 10
La critica al declino del mondo dello spettacolo, della televisione e del mondo pubblicitario è sicuramente profetica ed attualissima, ma già dopo mezz'ora ne ero abbondantemente nauseato. Questa atmosfera grottesca e decadente martella lo spettatore per quasi tutte le 2 ore del film, rendendolo a tratti molto pesante. Molto nostalgica la storia dei protagonisti, entrambi bravi come sempre.

tris  @  21/01/2012 23:32:11
   7½ / 10
Un film certamente minore rispetto ai capolavori precedenti ma buono, sceneggiato bene, profetico, il declino creativo è all'angolo e il Maestro riesce a darci ancora delle ottime sensazioni e trasmetterci una grandissima sincerità. Grandi la Masina e Mastroianni (ma dove si trovano oggi degli attori così bravi?) peccato che aveva girato spot molto più felliniani e divertenti di quelli inseriti poi nel film che forse non sono il massimo che ti aspetti da un genio come lui, ma l'effetto voluto lo comunicano lo stesso. Non ho da aggiungere altro perchè il film lo hanno già descritto bene qui altri utenti. Un ritratto lucidissimo della società di oggi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/12/2011 00:28:25
   8 / 10
Purtroppo il tema principale del film è ancora attuale,soprattutto in questo periodo dove in televisione trova moltissimo spazio la cronaca piu' nera possibile dove vittime e carnefici diventano personaggi in cerca di audience!
Due personaggi della "vecchia" televisione non riescono a respirare in questo ambiente cosi cambiato,sono Ginger e Fred,ma solo in arte...
Un Fellini meno introspettivo e sognatore del solito ma molto realista e crepuscolare che non a caso sceglie Mas*****nni e la Masina per questi due ruoli,sono infatti loro che l'hanno accompagnato per la maggior parte della sua carriera!
Malinconico splendido film di Fellini

Mietitore  @  29/11/2011 20:14:59
   10 / 10
Incriticabile.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  10/06/2011 16:34:29
   8 / 10
molto bello acuta satira contro la tv e la volgarità imperante.Grandi Masina e Mastroianni

pinhead88  @  20/01/2010 23:20:03
   6½ / 10
Uno degli ultimi film di Fellini dove la messa in scena rappresenta ciò che può essere oggi la tv,una traversata nel trash quotidiano,anche nella rappresentazione di piccole pubblicità e personaggi grotteschi.non è proprio il massimo di Fellini,anche se comunque sono presenti tutti gli ingredienti che lo contraddistinguono nel suo modo di fare cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  26/07/2009 17:09:10
   7½ / 10
Bel film con un grande Mas*****nni nella sua interpretazione che piu mi è piaciuta in un film di Fellini dopo quella di Guido in Otto e mezzo.Critica al consumismo a parte,il film è anche una storia d'amore che ci da la possibilità di vedere per la prima volta insieme gli attori preferiti di Fellini.Chiaramente è un film nostalgico in cui capiamo che niente torna piu come prima,tutto è destinato ad avanzare e ad andare via come un treno.Purtroppo qui Fellini perde un pò,anche se non del tutto,l'atmosfera da sogno che aveva messo in tutti i suoi film fino questo.Buone le musiche ma si sente ormai la mancanza di Nino Rota,le scene migliori sono quella della presentazione della donna che è stata senza tv per un mese e la scena in cui va via la luce sul numero dei 2 protagonisti.Buonissimo film.

DarkRareMirko  @  19/11/2008 00:29:23
   9½ / 10
Quasi un altro capolavoro dall'indimenticabile Fellini.

Quest'ultimo si lancia in una spietata e giusta, nonchè nemmeno troppo velata, critica al consumismo, rappresentata attraverso la vicenda di due grandi artisti che, passando per la televisione moderna, saranno testimoni di un'epoca finita che ormai purtroppo non esiste più.

Non son affatto d'accordo con chi lo ritiene un film banale; è sempre splendidamente diretto ed alcune scene son d'antologia poi, come quella in cui Mastro.ianni e la Masina si ritrovano sul palco a parlare mentre l'elettricità è mancata.
Molto curati anche i dialoghi poi, mai piatti e banali.

Presente anche (in uno spot pubblicitario rappresentato on screen mi pare) un cameo di Moana Pozzi.

Un altro signor film dal grande Fellini.

paride_86  @  08/10/2008 22:47:28
   9 / 10
Due vecchi artisti che lavoravano in coppia si rincontrano in occasione di un'esibizione televisiva. Fellini si lancia in un affresco amaro e grottesco della TV italiana, dipinta come banale e di facile uso e consumo. Un film inspiegabilmente sottovalutato. Da vedere perché molto, molto attuale.

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/10/2008 22.48.25
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superfoggiano  @  13/02/2008 21:13:56
   9 / 10
fellini, colui che ha sempre sognato di diventare aggettivo, dimostra anche in questo film tutto il suo genio e il suo talento... affronta molti temi, quello della vecchiaia anche se secondario è un punto cardine del film, ma il tema principale è quello della tv pattume x fare audience... spettacolare le immagini della roma periferica povera e sporca.... tanti accenni a quello che sarà l'italia e ad un certo Berlu.... (no ci rinuncio a pronunciarlo... mi fa schifo il nome solo a dirlo, cmq avete capito il NANO)

suzuki71  @  28/01/2008 11:17:04
   7½ / 10
Il pregio principale di questo penultimo lavoro del grande regista riminese non sta tanto nella critica al nuovo avvento della televisione\spazzatura (anche se molti passaggi sono davvero attuali), bensì i sentimenti che reggono la storia: la voglia di sentirsi ancora vivi, il tempo che fugge, la volgarità del mancato rispetto, la voglia di rivedersi, In questo senso, il film è drammaticissimo e commovente, quasi disperato. Ben vengano allora i momenti di allegra brigata felliniana a bilanciare la triste realtà del tempo andato. E poi, i due attori sono M E R A V I G L I O S I: Mas*****nni affascinante come Brando, Giulietta Masina amorevolmente splendente: anche solo per loro due il film vale di sicuro di essere visto, e magari rivisto a distanza. Senza troppo rumore.

EcceBombo  @  26/01/2008 19:38:31
   9½ / 10
Una critica aspra e a quanto pare azzeccatissima dei nostri tempi...
sembra quasi di essere in uno studio televisivo di oggi...
Mas*****nni e la Masina divini...

Invia una mail all'autore del commento wega  @  29/10/2007 21:53:08
   6½ / 10
Di fellini apprezzo più che altro le prime pellicole,dopo amarcord questo circo felliniano mi risulta un pò troppo rindondante per quanto riguarda la sua sistematica messa in opera,stesso discorso che potrei dire di "la città delle donne".Detto questo però è un film decisamente profetico,la strumentalizzazione di vecchie star da parte della nuova televisione che Fellini la concretizza e ce la mostra con tutte le caratteristiche di una tv trash,è un pò quello che si vede ai giorni nostri con reality show come l'isola dei famosi.Scenografia del set televisivo comunque davvero brillante,delle ottime interpretazioni sia della Masina che di Mastro.ianni

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/06/2009 20.45.01
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  13/09/2007 20:09:56
   8 / 10
che angoscia...vi giuro che provavo angoscia a vedere il degrado della televisione e quindi della società. si vede che Fellini stava invecchiando, la sua ironia spensierata, il suo cinismo sdrammatizzato è quasi ormai scomparso, se ne conserva una traccia con la grandezza di Masina e Mas*****nni, con la colonna sonora di Piovani (nulla a che vedere con Rota...solo emulazione) che rende, con quella maestria e quella fotografia che ha superato il tempo, ma ormai è sopraggiunta la vecchiaia e con essa l'insofferenza e la perdita coatta dell'ironia. può sembrare azzardato, ma Fellini si accanisce fortemente con il suo cinismo senza la sua consueta autoironia.
il film rimane comunque straordinario, di una bellezza incantevole, quella televisione metafora di tutto è uno spartiacque di decadenza che per Fellini ha toccato anche il Cinema? oppure solo quel balletto alludente ai grandi ballerini-attori americani è uno dei soliti e meravigliosi sguardi su passato e presente del grande maestro italiano?
una nostalgia incredibile (anche se oggettivamente non dovrei provarla perchè non c'ero all'epoca) mi ha preso nel vedere il ritirarsi dell'acciaccato e affaticato Marcello e della delusa, ma sempre gioiosa Giulietta come il ritiro del Grande Cinema...ma mentre Fellini lo guarda piangendo e senza speranze, io lo vedo come il normale scorrere del Cinema e questa incredibile arte ci riserverà sempre nuove emozioni...forse è per questo che questo film è indigeribile e il mio voto alto resta a simboleggiare una grande prova cinematografica di un grande regista, non altro.

Ch.Chaplin  @  04/04/2007 13:57:36
   9 / 10
secondo me è un gran bel film, degno del nome del grande regista. la critica è confusa ma bisogna anche pensare che a quel tempo non si aveva ancora la piena concezione della tv commerciale (e commercializzata) come ce l'abbiamo noi ora, e soprattutto non si pensava alle proporzioni che avrebbe raggiunto in futuro la tv fatta in quel modo e quel tipo di "spettacolo"..poi adoro i rimpianti nostalgici dei vecchi tempi...e 2 grandissimi attori che dimostrano ancora di saper fare il loro lavoro + che egregiamente

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/09/2006 21:05:41
   7 / 10
Ora commovente, ora insopportabile, oltretutto la satira della tv "usa§getta" risulta assai qualunquista e confusa.
Resta qualche momento azzeccato, come gli incontri dei due attori di avanspettacolo nei camerini, o dietro le quinte.
Fellini esplora un mondo anacronistico con la consapevolezza sfuggente e un po' piagnona che nulla sarà piu' come prima

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bodego  @  31/10/2005 14:52:56
   9 / 10
Grande Fellini che ancora una volta ci sorprende con la bellezza di questa pellicola che è una critica molto violenta alla televisione italiana e che fa vedere quali porcherie ci propini.
Interpretazioni straordinarie da entrambi gli attori (sopratutto Mas*****nni) con un Fellini più "comprensibile" del solito.
Bellissimo film , da non perdere.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  30/11/2004 09:53:14
   8 / 10
Rivisto in dvd ho maggiormente apprezzato questo film ancora attuale, se non profetico, riguardo la dissolutezza dei costumi italiani, condizionati da una certa televisione becera

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