Un soldato della Guerra Civile ritorna a casa da suo padre il quale non riesce ad accettare la sconfitta della Confederazione. La famiglia si spacca a metà per via di questo conflitto.
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Epilogo a parte, il resto non mi è dispiaciuto. E' un western che si traveste da dramma famigliare, con l'eco e i danni psicologici di una guerra persa, piuttosto ben interpretato e diretto con mano sicura, dove non mancano scontri a fuoco e verbali, con dialoghi abbastanza interessanti ed emozioni contrastanti. La messa in scena complessiva mi è sembrata discreta e la narrazione, forse lenta in alcuni momenti, riesce comunque a non annoiare o infastidire in alcun modo. Quasi discreto, sicuramente godibile.
Sicuramente un po datata visto che più che strizzare l'occhio al nascente spaghetti Western si rifà ai classici americani, però devo ammettere che non ci si annoia cast e colonna sonora sono di buon livello e neanche l'azione manca (in particolare nel finale). Intrattiene.
Un western dal sapore più classico rispetto allo spaghetti. C'è azione, c'è il dramma familiare ben condotto dagli interpreti, tra chi si vuole lasciare la guerra indietro e chi non ne è mai uscito. Un discreto prodotto di genere.
Siamo nel 1965 , è già esplosa la moda degli Spaghetti Western , ma qualcuno , perfino in Italia , si ostina a produrre film più vicini ai canoni classici del western americano , anche se aggiornati con qualche tocco di violenza in più . Persino il soggetto è ispirato ad un romanzo statunitense , in questa pellicola , che appare però più come un dramma familiare di ambientazione western che un film di avventura . Nella storia aleggia quasi un' atmosfera da tragedia greca , con questo irrazionale scontro intestino che spezza in due blocchi una grande e ricca famiglia texana , dominata da un dispotico capofamiglia all' antica . Comunque , a differenza della maggior parte dei western italiani , qui si nota anche un tentativo di introspezione psicologica dei personaggi , che ha il suo culmine nel sanguinoso finale . La regia è affidata all' italo-americano Alfredo Antonini , alias Albert Band ( anche se c' è chi la attribuisce a Mario Sequi ) , ed il cast è di buon livello , con il culturista ( ex Tarzan ) Gordon Scott a fare da contraltare al grande Joseph Cotten . Li affiancano l' esordiente Franco Nero , la giovane Ilaria Occhini e James Mitchum ( che somiglia come una goccia d' acqua al sommo padre , ed è pure bravino ). Ah , naturalmente il film è girato interamente in Italia , nelle verdi campagne laziali ( con l' onnipresente Villa Mussolini ! ) ma le scene con le grandi mandrie , senza attori , vengono addirittura dalle pampas argentine ! Non è fatto male , ma è fuori tempo massimo ... voto 5 .