hellzapoppin' - il cabaret dell'inferno (1941)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Oddio, non ci sono andato matto, però devo ammettere è un umorismo parecchio particolare per il periodo, con alcune trovate proprio carine che prendono tanti spunti dai trucchetti che si usavano nel cinema delle origini, Hellzapoppin funziona bene concettualmente, con una struttura a matrioska, si inizia con la cornice del proiezionista che parla direttamente con gli spettatori, che poi introduce questo film dove ci sono produttore, regista e sceneggiatore che devono riscrivere a loro volta questo film che verrà mostrato, stratificando ancora di più il racconto e mostrando situazioni che spaziano dal demenziale all'assurdo, alternando momenti che possono ricordare l'umorismo dei fratelli Marx - "I hate just three plates today" e riceve un pugno in pancia e si spaccano i piatti di porcellana, a momenti tipici dell'effettistica speciale dei muto, non mancano i rewind all'indietro, così come i fermo immagine con sostituzione del fotogramma, che possono ricordare alcune opere di Méliès ad inizio novecento, stravolgendo continuamente i canoni della narrazione classica.

Alla fine non ho riso quasi mai e obiettivamente della narrazione resta poco, funzionerebbe più come un film episodico pieno di questi sketch, giochetti circensi, effettistica, continua rottura della quarta parete, rumori vari e parecchi numeri musicali, che però ho trovato tutt'altro che memorabili, certo ci sono sequenze interessanti, come quando viene richiamato più volte il bambino ad uscire dalla sala e si vede addirittura la sagoma che si alza e va via, ma nel complesso, nonostante una durata esigua, non mi ha fatto impazzire, certamente nell'ambito di una comicità simile i Fratelli Marx erano un po' meno sperimentali ma sicuramente più efficaci e diretti, e riuscivano a far sbellicare, qui finito l'effetto wow di qualche giochino d'effettistica, mi risulta leggermente freddo, è comunque una visione che consiglierei.