il fondamentalista riluttante regia di Mira Nair USA 2012
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il fondamentalista riluttante (2012)

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locandina del film IL FONDAMENTALISTA RILUTTANTE

Titolo Originale: THE RELUCTANT FUNDAMENTALIST

RegiaMira Nair

InterpretiKate Hudson, Liev Schreiber, Kiefer Sutherland, Om Puri, Riz Ahmed

Durata: h 2.08
NazionalitàUSA 2012
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il fondamentalista riluttante" di Mohsin Hamid
Al cinema nel Giugno 2013

•  Altri film di Mira Nair

Trama del film Il fondamentalista riluttante

Nel 2010, mentre imperversano le manifestazioni studentesche a Lahore, un giovane pachistano, il professor Changez Khan (Riz Ahmed) viene intervistato dal giornalista americano Bobby Lincoln (Liev Schreiber). Changez, che ha studiato a Princeton, racconta a Lincoln il suo passato di brillante analista finanziario a Wall Street. Parla del luminoso futuro che aveva davanti, del suo mentore, Jim Cross (Kiefer Sutherland), e della bellissima, sofisticata Erica (Kate Hudson), con la quale si preparava a condividere il futuro. All'indomani dell'11 settembre, il senso di alienazione e il sospetto con il quale viene improvvisamente trattato, lo riporta nella sua terra di origine e dalla sua famiglia, alla quale è molto affezionato. Il suo carisma e la sua intelligenza lo fanno subito diventare un leader sia agli occhi degli student pachistani che lo adorano sia del governo americano che lo guarda con sospetto.

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Voto Visitatori:   6,57 / 10 (14 voti)6,57Grafico
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Voti e commenti su Il fondamentalista riluttante, 14 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

VincVega  @  10/02/2017 10:17:18
   6½ / 10
Uno sguardo interessante quello di Mira Nair, sicuramente diverso dalle altre pellicole che trattano il tema post 11 settembre.
Il punto di vista di un arabo, ben integrato nella società statunitense, che dopo l'attentato delle torri, vive sulla propria pelle il cambiamento del modo di vedere la gente del medio-oriente da parte degli americani.
Un film sottovalutato che bene amalgama la storia a ritroso del protagonista con la vicenda contemporanea e la ricerca della verità da parte del giornalista. Forse la parte finale non è sfruttata pienamente, con una virata thriller probabilmente non completamente riuscita.
Belle le musiche orientali e ottima prova del cast, quasi tutto. Non convince Kate Hudson, invece molto bravo Riz Ahmed, personalmente già apprezzato in "Nightcrawler - Lo Sciacallo" e soprattutto nella serie tv "The Night Of".
In definitiva una buona pellicola che non ha avuto successo negli Stati Uniti, forse anche perchè tratta il tema non direttamente dal loro punto di vista, ma che stimola l'interesse alla visione con un'angolazione e un modo differente alla tematica del terrorismo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/07/2014 20:13:45
   7 / 10
Film interessante che mostra, sotto un'ottica diversa, l'attacco alle torri gemelle e le sue conseguenze nella societa'. Ad andarci di mezzo sono soprattutto gli Arabi "adottati" dagli Usa che si trovano ad affrontare una scelta decisiva. Se difendere il loro paese capace di tale atrocita' o schierarsi dalla parte degli Americani che hanno permesso loro di vivere il "Sogno Americano".
Il narratore e protagonista delle storia è un personaggio ambiguo che fino all'ultima sequenza mostra due diversi lati del proprio carattere. Tanto per sottolineare, anche se non ce n'era bisogno, di come dopo l'11 Settembre il tizio con la barba e con caratteri somatici Arabi è da considerarsi il proprio nemico.
Per riflettere.

calso  @  02/02/2014 21:35:48
   7 / 10
Bella storia, si racconta di quanto probabilmente possa esser stato duro per un arabo la vita negli usa dopo l'11 settembre, e soprattutto di come basarsi sulle apparenze spesso possa portare ad una valutazione fortemente errata e distorta della realta

Trixter  @  07/01/2014 23:03:35
   6½ / 10
Ciò che maggiormente convince de 'Il fondamentalista riluttante' è il modo con cui la brava regista affronta temi e tematiche tanto calde ed importanti attraverso una pellicola che, per lunghi tratti, ha le sfaccettature del thriller. Ed infatti è proprio la tensione che si sviluppa per lunghi frangenti (soprattutto durante la prima ora di durata) l'elemento di maggior spicco del film.
Da sottolineare anche l'ottima prova attoriale degli interpreti, con particolare riferimento al protagonista Ahmed e al freddo Sutherland. Non mancano fasi di stanca e, per alcuni tratti, forse anche a causa della lunghezza, il film rischia la noia, ad ogni modo il punto di vista offerto dalla Nair è assolutamente lusinghiero. Il resto, lo fa la stupidità a stelle e strisce...

vale1984  @  02/01/2014 13:21:45
   6½ / 10
film interessante con una storia che viene raccontata nel modo giusto e con i giusti accenti, eppure sul finale mi aspettavo qualcosa di più. Un ragazzo che vive il sogno americano fino al disastro delle torri gemelle e poi viene costretto dagli eventi a sentirsi diverso... la storia è il punto di vista pakistano, a mio avviso molto interessante, ma poteva calcare un pò più la mano.

marcodinamo  @  15/12/2013 11:49:37
   7 / 10
Mi aspettavo qualcosa in più ma non è malaccio

andreuzzolo  @  27/07/2013 03:55:51
   5½ / 10
Dramma morale sui fatti derivanti dall' 11 settembre cerca di inquadrare un altro punto di vista, facendolo sotto forma di semi thriller.
Il film p gradevole parla di questo "rinnegato" del sogno americano che torna alle origini decidendo di scherarsi a difesa del suo popolo Pakistano.
MA facendolo a modo suo, senza violenza e cercando di far capire ai suoi alunni la vera indipendenza come paese.
Tutto il film si basa sulla sua storia precedente quando era in america, e gioca sempre sul è un terrorista non lo è un pò per tutto il film.
Sinceramente carica tanto di aspettative, ma poi procede lento e alla fine diventa anche scontato e noioso.
NON E' un brutto film ma da come parte ti aspetteresti molto di più, erano sulla buona strada ma poi, proprio per mantenere quel clima Thriller che a mio avviso centrava nulla, si sono persi per strada.

Andava assolutamente approfondito, trattato il suo conflitto con lil padre e la famiglia, c' era tantissimo da sviluppare ma non lo hanno fatto.
C'era bisogno di far vedere i fucili eh? non si poteva fare un bel film lo avevano in MANO e lo hanno buttato via! un vero peccato.
Da vedere se non c'è di meglio

dagon  @  07/07/2013 23:08:09
   6 / 10
Senza infamia e senza lode. Tema interessante ed "importante", sviluppato in modo abbastanza scontato.

Kitiara31  @  04/07/2013 17:13:11
   7½ / 10
Un po' lungo e in alcuni tratti lento, ma complessivamente mi è piaciuto. Ci sono parecchie tematiche (integrazione, immigrazione, confronto tra due culture e due sistemi economici) forse non tutte sviluppate al meglio.
Però è un film intenso, emozionante. La cosa che amo di più nei film della Nair è la musica che sa fondersi con bene con le immagini, comunque anche la storia e il confronto tra Changez e Bobby sono ben costruiti.
Buona interpretazione degli attori, tranne della Hudson che onestamente non mi ha comunicato niente.

gianni1969  @  25/06/2013 23:44:22
   6½ / 10
a tratti un po noioso,ma tutto sommato sufficente

PATRICK KENZIE  @  21/06/2013 00:38:42
   5 / 10
Parto con il dire che il titolo del film è orrendo,non invita per nulla alla visione e in più dice quasi tutto del film..
I film di Mira Nair hanno tutti lo stesso stile e questo non fa eccezione. Troppo lungo,a tratti davvero lento e interessante a colpi. Molto interessante la parte della storia "americana" del protagonista e l'evolversi del suo personaggio,anche se in più di due ore di film poteva essere sviluppato molto meglio.
Il resto è un pseudo-thriller leggermente intellettualoide (e non è una critica sia chiaro) con brevi incursioni nel drammatico. Insomma un mischiotto di generi che la Nair fa come sempre ma che non riesce mai a far spiccare. Un film a mio avviso che puo essere perso al cinema (nonostante io al cinema vedrei di tutto perché come la sala cinematografica non c'è nulla)...
Una menzione molto positiva per Kiefer Sutherland (oltretutto per me l'unica prova positiva a livello recitativo del film) che caratterizza il proprio personaggio in modo perfetto e che entra proprio completamente nel ruolo... Deluso invece da Liev Schreiber,buon attore ma qui davvero inutile e forse una delle sue prove peggiori...

sev7en  @  17/06/2013 11:37:48
   8 / 10
Probabilmente meritava un riscontro migliore, almeno per gli incassi. La regista ha cercato di mostrare come diversità non significhi o implichi selezione naturale, scontro diretto, lo sfrecciare a velocità folle diritti contro un muro. E' nel capire, nel sapersi porre, nell'essere inclini a la chiave che può e deve essere alla base di conciliazioni anche fra mondi agli antipodi, perché, dopotutto, è la diversità che arricchisce e fa crescere.
Forse noi, spettatori, viviamo talmente fuori tali logiche che la pellicola non ha riuscito a far breccia negli stereotipi che ci portiamo dietro e alimentiamo "grazie" ai media, e qui, francamente, escludo volutamente il Web perché se TV e stampa, per quanto siamo noi a "scegliere cosa vedere/leggere", ci propinano un informazione a senso unico (quando informano) o corrente alternata (quando se ne ricordano) il Web ci spalanca le porte a punti di vista che possono o meno piacerci ma che di per sé sono appendice e non arrivo di una qualsiasi problematica.
Come voto gli darei un 8, confesso che per quanto non proprio ritmato, il film mi è piaciuto.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  16/09/2012 18:44:10
   6 / 10
Se da un lato la Nair stupisce, riuscendo nell'impresa di confezionare sapientemente un dramma morale in formato thriller, dall'altro l'approssimazione di temi tanto importanti e complessi rischia di inficiare il risultato finale.
Le apparenze che ingannano e generano sospetto e ostilità, due culture lontanissime tra loro eppure fondate sugli stessi rigidissimi fondamentalismi, l'orgoglio di un paese che si scontra con la paranoia di un popolo ferito, sono tutti elementi che vorrebbero concorrere alla costruzione di un complesso apologo pacifista sullo scarto tra due mondi ma che in realtà si ritrovano annacquati in un filmone che fa fatica a trovare una sua giusta dimensione e a reggerla.
I due piani temporali in cui si divide la narrazione raramente riescono a fondersi in modo convincente, abbondano gli schematismi e gli stereotipi (soprattutto nel periodo americano) e la noia fa capolino più di una volta, eppure il film si lascia apprezzare per la sua portata ideologica, al di là di ogni falla sceneggiativa.
Resta l'amaro in bocca per un'occasione che poteva essere sviluppata in maniera più accattivante, tuttavia è un film che ha certamente i suoi motivi di interesse. Molto bravo Ahmed, fuori parte la Hudson.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  16/09/2012 11:47:31
   7 / 10
Il film della Nair che ha aperto la Mostra di Venezia è il racconto di chi ha assaporato il sogno americano, ne ha visto la sua fine ed ha abbracciato un nuovo percorso formativo. Malgrado una durata abbastanza consistente la pellicola della regista indiana mette sul piatto molti argomenti magari già sviluppati da altri film ma con il proprio punto di vista personale, da non americana e quindi da spettatore più neutrale.
Nel loro confronto drammatico i due personaggi di Riz Ahmed e Liev Schreiber sono uomini che cercano di capirsi, di confrontarsi invece di cercare lo scontro. Figure più intermedie rispetto ad un mondo diviso in fondamentalismi, terrorismo islamico e terrorismo finanziario, che ne condizionano in maniera infausta l'andamento attuale. Interessanti anche i ruoli comprimari di Sutherland e la Hudson, quest'ultima simbolo stesso di un'America incapace di eleborare il lutto di una tragedia.
A volte il film della Nair, data la ricchezza di temi che offre cade inevitabilmente nello schematico, ma rimane comunque una pellicola interessante da vedere.

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