il ritorno (2022)

La protagonista è l'unica, in Italia, a farsi 10 anni di carcere per legittima difesa, perciò un plauso a Chiantini che si è impegnato diligentemente per rendere questo racconto credibile.
Battute a parte, IL RITORNO avrebbe pure qualcosa da dire, nonostante la poca originalità e la scarsa cura nei dettagli, ma lo fa in maniera troppo dimessa, incapace di rendere empatici gli spettatori con i personaggi di questa storia. La Marrone, prima volta da protagonista in un film, sembra abbastanza credibile nella sua performance di donna dura, provata dalla vita, ma la sua caratterizzazione appare zoppicante e poco incisiva, in alcuni momenti la fanno sembrare una sprovveduta poco furba, ma le va dato atto di averci comunque provato.
Plot troppo ripetitivo, quasi meccanico nelle dinamiche presentate, lento nella narrazione e scialbo dal punto di vista delle emozioni, tanto quanto la regia che sembra accontentarsi di fare il compitino senza osare quel minimo che poteva dare una svolta al film e puntare a una considerazione maggiore.
Non è un film inguardabile ma non è un film per tutti.