il signore delle mosche regia di Peter Brook Gran Bretagna 1963
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il signore delle mosche (1963)

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locandina del film IL SIGNORE DELLE MOSCHE

Titolo Originale: LORD OF THE FLIES

RegiaPeter Brook

InterpretiJames Aubrey, Tom Chapin, Hugh Edwards, Roger Elwin, Tom Gaman

Durata: h 1.31
NazionalitàGran Bretagna 1963
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il signore delle mosche" di Golding William
Al cinema nel Dicembre 1963

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Trama del film Il signore delle mosche

Un aereo si schianta nel mezzo dell'Oceano Pacifico: una ventina di ragazzini inglesi, sopravvissuti al naufragio, tentano di organizzarsi la vita su un isola deserta. Ben presto però il gruppo si spacca in due bande rivali e piano piano l'ordine razionalista col quale i bambini avevano tentato di risolvere i problemi quotidiani viene insediato da istinti selvaggi incontrollabili.

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Voto Visitatori:   6,65 / 10 (20 voti)6,65Grafico
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Voti e commenti su Il signore delle mosche, 20 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  29/08/2024 06:57:33
   7½ / 10
Da quel bellissimo distillato di nichilismo che è il romanzo di Golding,Brook ne tira fuori una trasposizione fedele e corretta,descrivendo in modo efficace il progressivo passaggio della comunità di bambini da organizzazione sociale a quello tribale.
Ben sfruttate le ambientazioni,valorizzate anche dall' ottima fotografia che contribuiscono alla creazione di un atmosfera inquietante,giovane cast forse un po' acerbo ma tutto sommato convincente.
Ritmo un po' altalenante (ma mai noioso),regia come detto corretta ma priva di guizzi...
Nonostante i suoi limiti è un buon prodotto,datato ma ancora valido.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/04/2021 11:49:44
   6½ / 10
Modesta trasposizione del celebre romanzo di Golding. Fedele più alla lettera che allo spirito dell'opera originale, si limita a trasporla fedelmente senza riuscire a suscitare le emozioni e le riflessioni che accompagnano la lettura del libro. D'altronde, è già impresa ardua portare un'opera letteraria di livello sullo schermo, e ancora più complicato è far reggere un intero film a degli attori bambini. Comunque un'opera interessante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  26/01/2020 20:22:23
   7 / 10
fu un romanzo cardine della mia gioventù , la trasposizione è buona e rende bene l'idea del clima man mano sempre più teso tra i bambini , il bianco e nero (ottima scelta) accentua ancor di più. Merita il recupero.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/01/2015 12:13:45
   7 / 10
La trasposizione di Peter Brook è piuttosto fedele al capolavoro letterario di Goulding, romanzo più difficile di quanto si pensi a trasporre su grande schermo, in quanto demolisce l'innocenza dell'infanzia per trasformarla in un embrione della barbarie, condizione naturale del genere umano, distruttivo ed autodistruttivo. La regia di Brook è pregevole al pari di una fotografia in bianco e nero che rende infernale tutta la sequenza della festa sulla spiaggia, un rito sabbatico con annesso sacrificio umano. Come detto é un romanzo tuttavia difficile da trasporre da grande schermo, comunque questa versione è certamente migliore dello scailba versione tardi anni 80.

Oskarsson88  @  23/10/2012 11:25:27
   6½ / 10
Il romanzo è magnifico, il film è passabile, d'altronde non era affatto facile trasporre un'opera del genere considerando che gli attori sono dei bambini. Comunque non annoia e anche se non eccelle particolarmente si lascia godere..

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  21/07/2012 19:59:40
   6½ / 10
Non del tutto fedele al romanzo (a quanto leggo) è un film non molto riuscito. La prima parte è noiosissima e assai fastidiosa. La seconda si risolleva, ma a parte l'ottima ambientazione, il resto non funziona molto. Le riprese raramente si discostano da un prodotto televisivo (e dire che la natura avrebbe una parte predominante) e anche se il messaggio arriva chiaramente (il mito del buon selvaggio di Rousseau è negato e ribaltato) resta tutto solo molto abbozzato. Il Signore delle Mosche del titolo non è nemmeno accennato (scelta secondo me discutibile).

C.Spaulding  @  11/07/2012 16:22:09
   7½ / 10
bel film dal famoso romanzo omonimo di William Golding del 1952. Il romanzo non lo ricordo molto bene perchè lo lessi quando facevo le medie e poi non ho avuto più occasione di leggerlo. Comunque questo film è molto bello...la storia è coinvolgente e non annoia. Una pellicola sul concetto di società naturalmente vista con gli occhi dei bambini. Un film bellissimo che fa riflettere. CONSIGLIATO !!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  13/05/2012 00:15:13
   7 / 10
William Golding in un intervista del 1983 rispondeva cosi riguardo un quesito
sul tema del male come problema fondamentale del mondo:"Ce n'è tanto.
In realtà penso di aver addirittura aspirato a risolvere il problema del
Male,come tanta gente ha fatto e continua a fare.Ma ora so che non ci sono
riuscito.Ho solo messo in rilievo che il nostro problema è quello:il Male.
Temo che sia insolubile,come del resto quello del Bene.Siamo qui,in bilico
tra queste due forze opposte,entrambe in realtà incomprensibili,insolubili
in quanto problemi,a cui ci si può solo accostare in termini di sentimento o
di esperienza".

La citazione sopra menzionata è un epitome efficace per afferrare il
concetto che caratterizza l'opera più celebre di Golding,Il signore
delle mosche.
Lo scrittore inglese,nonchè premio nobel per la letteratura (1983) con Lord Of
The Flies lanciava una potente invettiva all'ottimismo liberale del 20 secolo
delineando ferocemente i difetti della natura umana.
E' però di capitale importanza non soffermarsi eccessivamente nell'analisi
dell'opera,nondimeno importante ai fini della comprensione.E'invece fondamentale capire quale rapporto intercorre tra l'opera goldingniana e la pellicola di Peter Brook.

La storia è quella del romanzo di Golding:Peter Brook non scade in sperimentazioni forzate.Il plot può sembrare piuttosto ordinario,un gruppo
di naufraghi bambini si ritrova catapultato in un Eden oceanico.Cosi non è,Lord Of The Flies è un'opera a dir poco scioccante,la perdita della razionalità e dell'innocenza sono le conseguenze del secondo conflitto mondiale,ma la natura umana (a sentire lo stesso Golding) ci ha sicuramente messo del proprio.

La pellicola risale al 1963 e senza particolari sofisticismi (che all'epoca non erano nemmeno disponibili) Brook non si distacca dall'opera realizzando un film senza lode ne infamia,premunendo allo spettatore una onesta alternativa al romanzo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  28/01/2012 12:00:11
   7 / 10
Il tempo ha forse smussato gli angoli ma non le ingenuità, ma per l'epoca la sola idea di un gruppo di ragazzini di buona famiglia trasformati in selvaggi carnefici era sicuramente un bel trauma, considerato che poi il film stesso è diventato un classico dei film sui bambini (!). Sicuramente funziona meglio la regia della storia stessa: certi primi piani, la fotografia in b/n primordiale e sinistra, lo sguardo dell'odio e viceversa dell'amore sono filmati magnificamente. La storia che racconta di un rituale che diventa quasi sabbatico ("Il Signore delle mosche" del titolo è nientemeno che il Diavolo) non esprime compiutamente le ragioni di simili trasformazioni, a parte forse la vena horror che qua e là emerge suscitando una certa tensione nello spettatore. L'epilogo può essere scontato sulla carta quanto geniale e corrosivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  25/01/2012 00:36:40
   4 / 10
Noiosissimo film con dei bambini urlanti e fastidiosi.
Non ho trovato per niente lo spirito d'avventura né la critica che voleva fare lo scrittore William, anche perché i ragazzini si comportano troppo da stupidi. Procede sempre banalmente, ad esclusione del finale che è l'unica parte che mi ha fatto riflettere. Su questo soggetto c'è sicuramente di meglio in giro.

britanny  @  20/02/2011 14:46:24
   7 / 10
Sorprendenti le interpretazioni di questi bambini! non me lo sarei aspettato. Uno dei pochi casi in cui una trasposizione cinematografica di un libro non fa rabbrividire

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  25/06/2010 19:19:01
   7 / 10
Davvero interessante questo film, fedelissimo al romanzo di Golding, realizzato abbastanza bene. Mi sarei aspettato qualche modifica alla trama, ma così non è stato... meglio.

paride_86  @  26/01/2010 00:49:56
   6 / 10
Da un libro profondo e pessimista Peter Brook ha tratto una versione cinematografica sicuramente fedelissima nella sceneggiatura, ma altrettanto non riuscita nel suo insieme. In parte perché è difficile rendere credibile un film recitato da soli bambini, ma soprattutto perché non è riuscito a raggiungere la complessità del messaggio di Golding.

carriebess  @  23/07/2009 15:44:01
   7½ / 10
bel film, ottima la fotografia, le ambientazioni e buone anche le interpretazioni dei piccoli attori. prova ambiziosa abbastanza ben riuscita.

bulldog  @  16/07/2009 15:34:49
   6½ / 10
Uhm,questo film di Peter Brook non convince appieno,difficile comunque far reggere il film da dei bambini.Sufficente

3 risposte al commento
Ultima risposta 21/07/2012 20.01.55
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marco86  @  10/05/2008 16:23:10
   6 / 10
pensate che io ho dovuto dare un'esonero su sto film,spiegando tutte le dinamiche psichiche alla base della vita organizzativa.
quindi la divisione in due gruppi è la divisione tra gruppo di lavoro e gruppo base (quello irrazionale).bombolo è il capro espiatorio,attraverso il quale l'organizzazione immette dentro se stessa l'ansia dell'esterno e la proietta su di lui in modo da poterla in qualche modo gestire.
poi c'è tutto il discorso del ritualismo,adoperato da uno dei due gruppi per il controllo sempre dell'ansia.perchè alla fine inconsciamente il problema di ogni organizzazione è quello di fare i conti con l'ansia.anche tracciare dei confini serve a questo:nel film infatti i confini cambiano di volta in volta,perchè all'inizio il confine è tra isola e mare.poi tra isola e montagna dove si teme essere il mostro.infine si creano dei confini tra i due gruppi.no potrei andare avanti per due ore approfondendo tutto quanto,pensate.

il film è cmq carino,ma appena sufficiente.il libro mi manca.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  27/06/2006 17:46:31
   7 / 10
buona trasposizione di uno dei libri che più ho amato.

lupin 3  @  05/03/2006 03:30:56
   4 / 10
Niente di speciale!

sweetyy  @  05/03/2006 03:19:47
   6½ / 10
sono d'accordo col commento qui sotto..Ottima la recitazione dei bambini

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Andre85  @  08/08/2005 19:44:59
   9 / 10
tentativo sublime di mostrare gli istinti primitivi celati in tutti noi.
critica alla società, tutti i bambini figli di nobili e ricconi.

il capo coro, da subito mostra una personalità da leader e non pensa mai 2 volte a imporre il suo volere sugli altri

il "capo" che sembra avere solo sentimenti buoni e giusti (bellissimo l'utilizzo della conchiglia come mezzo di democrazia),

bobolo, forse l'unico che mantiene una solida razionalità, e allo stesso tempo civiltà. il piccolo paffutello, "l'unico" nella scuola ad essere asmatico e "l'unico" a portare gli occhiali, tutto ciò per che ribadire la sua unicità nel gruppo, anche se come la giungla insegna i forti vincono...

avrei dato otto perchè mi ero fatto un idea molto diversa di questo film ma arrotondo a 9 per l'interpretazione di questi 3 bambini.

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