in the woods (2010)

Pellicola tremolante, sensoriale ed imprecisa. L'impossibile e imperfetto incontro/scontro tra la potenza atavica di "Antichrist" e lo stile cinematografico di Philippe Grandrieux.
Liberazioni carnali nello spazio archetipale: Uomo e Natura in simbiosi, si penetrano e si fondono. E tutto brucia: passioni e lamiere. L'impossibilità di una vita al di fuori di quella dimensione incontaminata, in cui solo là dentro è possibile l'equilibrio, nonché la realizzazione del desiderio puerile, primigenio, incorrotto. Finale catartico. Opera che deforma attraverso una sorta di terrorismo voyeuristico, quindi, paradossalmente, (anche) un film formativo - "Un film per bambini che, purtroppo, può essere visto soltanto da adulti" (Angelos Frantzis).