Jerry Maguire, spregiudicato procuratore sportivo dalla vita frenetica, è bello, affascinante e devoto ai suoi gloriosi clienti ed alla sua stupenda fidanzata, fino a quando, un giorno, commette uno sconsiderato gesto d'onore: redige una dichiarazione sconvolgente sull'agenzia per cui lavora. La risposta, è il licenziamento. Jerry cerca di ricostruirsi una nuova vita con l'aiuto di Rod Tidwell, atleta in declino, e di Dorothy, una deliziosa ragazza che decide di seguirlo nel suo futuro incerto.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Carino, ma per nulla originale (anzi decisamente scontato nella trama): lui è il classico ragazzo in carriera, lei una madre single con un figlio. Tom è Jerry: perde il posto per troppa sincerità, e perché vuole lavorare con il cuore e non solo con la testa. Ma (e credo che non ci sia bisogno dello spoiler) i due si innamorano. Di T. Cruise, più di ogni altra cosa, è bello il sorriso. Costruisce sul suo sorriso una carriera di attore miliardario. Ma non recita, non sa recitare (tranne che in Eyes Wide Shut, dove è stato superlativo). Renée Zellweger sa aggrottare bene le sopracciglia; sa fare quelle facce che in Bridget Jones la hanno resa famosa; infine (è un po' svizzera, un po' scandinava ed un po' lappone) ha un incarnato da favola, un viso espressivo al massimo grado, e soprattutto due occhi cinematograficamente bellissimi e sfruttabili perché permettono sguardi con cui dice e non dice, e questo fa in modo che possa anche non parlare, ma mandare andare avanti la storia anche solo grazie ad un suo primo piano. Cuba Gooding Jr. è bravo, ma secondo me (almeno qui) non da Oscar.