jungle (2017)

Buon survival, piuttosto lineare ma ben diretto e interpretato da quel mito di Daniel Radcliffe. In fin dei conti un bell'intrattenimento, con alcune scene piuttosto di impatto.

Stasera, mi sono recuperato questo film d'azione, incentrato sulla sopravvivenza. Un viaggio divenuto un Incubo.
Trattasi di una storia vera l'ho trovato molto avvincente in alcune scene visto l'egregia cura e lavoro dietro alla stessa fotografia e alle varie location.
Sembra di viverla la giungla, in effetti può esser così con i pericoli relativi agli animali o della stessa natura, che Qua comanda sovrana.
Convincente nella sua complessa realizzazione.

Daniel Radcliffe: un Must attore, convincente performance, la Solitudine appaga!
(resto del cast, non così famoso e rinomato come il sopra-citato, ma all'altezza di un film recitato in buono modo..)

Il regista, si conferma buono, e da una storia vera, ne trae davvero un buon film, capace di emozionare, di trascinare chi segue le vicende, curando le location realistiche e la fotografia, che l'ho trovato Uno dei motivi trainanti del film.
Un regista, che ha già fatto parlar di suo in altri film di altri generi, ma qua trova secondo me la sua dimensione!

Quando un viaggio, si trasforma in un incubo, si deve Sopravvivere! Consigliato !!

Un discreto survival-movie dall'ambientazione affascinante, ben diretto da McLean ( regista che ha sempre saputo sfruttare al meglio gli ambienti naturali) ed interpretato da un cast convincente ( nel quale si distingue un bravo Radcliffe).
Certo sconta una prima parte un pò noiosetta a causa della scarsa simpatia dei personaggi, però poi come cominciano i guai nella giungla la situazione si movimenta diventando interessante.
Un prodotto nel complesso dignitoso e ben realizzato, ispirato ad una storia vera.

Film d'avventura abbastanza classico, basato su una storia vera. Tutto sommato risulta sostanzialmente ben fatto e si lascia vedere.

Diciamo subito che la consapevolezza pre-visione della veridicità degli eventi aiuta a conferire tensione ed efficacia. Viceversa, sarebbe una storia abbastanza scarica e povera.
In effetti non è che succeda molto; il tutto ruota intono al fatto di ritrovarsi smarriti in una giungla impenetrabile che, senza sceneggiature romanzesche, non significa lotta a mani nude con le tigri, o combattimenti con i cannibali.
La fame, la solitudine, la paura, il logorio fisico invece sono reali e ci sono eccome. Ed in questo il film funziona. Il protagonista è bravo e letteralmente consumato dalla prova.
Tecnicamente ben fatto in materia di immagini e suoni.

Visto il curriculum di McLean ci si aspetterebbe un horror; o magari un cannibal, vista l'ambientazione; invece il regista gira un mix tra avventura e dramma basato su una storia vera di un turista disperso in Amazzonia. Di certo McLean non è nuovo a riprese in ambienti naturali e infatti il film visivamente è un bel vedere; la storia è risaputa ma ben resa da un cast all'altezza. Dura un po' troppo e i flashback erano evitabili; pochi i particolari cruenti, ma resta un survival-movie di discreto impatto che piacerà a chi ama le location selvagge.

Tratto da una storia vera, un film sulla sopravvivenza da cui mi aspettavo o meglio speravo un coinvolgimento maggiore. Molto bravo Daniel Radcliffe nel ruolo. Presenti sicuramente un paio di scene interessanti. Suggestiva la scenografia, però il contenuto della pellicola fatica non poco a suscitare le emozioni da parte dello spettatore rendendosi una visione a parer mio fin troppo passiva, perdendo appunto di coinvolgimento e di drammaticità. Certamente un film guardabilissimo, solo che non riesce a lasciare il segno. Carino si però davvero niente di più.

Il film è ben costruito, con una narrazione scorrevole e ben definita, le immagini sono godibili in quanto i panorami della Bolivia accompagnano lo spettatore, immergendolo nei reali quadri pittoreschi del luogo.
Ottima l'interpretazione di Daniel Radcliffe con una prestazione fisica azzeccatissima, immedesimandomi nel protagonista e trasportando lo spettatore in un coinvolgimento empatico con momenti commoventi e alcuni da far rimanere col fiato sospeso fino all'ultimo fotogramma.
Una delle caratteristiche che di solito finisce per far storcere il naso in questo genere di film è che spesso alcuni passaggi sembrano forzati pesantemente, Jungle no, riesce sempre a rimanere sulla retta via, un risultato non di poco conto che lo porta alla mia personale sufficienza.

Ok, la fotografia è bella e splendide le location, tanto paradisiache quanto insidiose... ma poi?! È ben lontano dall'essere un film avvincente.
Per me è no.

Per me vale la pena vederlo! Lo consiglio!

Un po' scontato ma passabile...

La ricerca dell'oro, delle civilta' perdute, di una buona fotografia o dell'avventura in se. Tutto questo spinge i protagonisti di questo film che racconta le gesta di questi 4 esploratori davvero esistiti.
In fin dei conti pero' non assistiamo a nulla di nuovo, disperazione, miraggi e tanto spirito d'amicizia. Insomma servivano forse piu' vermi tirati fuori dalla testa.
McLean abbandona per una volta il genere horror realizzando qualcosa di poco innovativo e tratti noioso. Salvato in parte dall'ex Harry Potter che nell'ultima parte del film è riuscito davvero a farmi pena per la sua trasformazione fisica.
Tanto impegno ma poche idee.

tratto da una storia vera l'ho trovato un film abbastanza coinvolgente. bella l'ambientazione della giungla. Di avventura ce n'è poca però si assiste alla forza della sopravvivenza del protagonista. buona interpretazione di Radcliffe che ha dovuto perdere molti kg.

SPOILER

Un po' avventuriero, un po' sognatore, Yossi, giovane ed intraprendente israeliano in parte emulo del Christopher McCandless di "Into the wild", si addentra nella foresta boliviana in compagnia di una guida non proprio raccomandabile e di un paio di appassionati pazzoidi come lui. Tratto da una storia vera avvenuta sul finire del 1981, "Jungle" racconta l'epopea della spedizione, ovviamente tutt'altro che svoltasi in serenità, col protagonista costretto a sopravvivere in condizioni a dir poco estreme per svariati giorni in totale solitudine e senza validi mezzi di sostentamento.
Purtroppo le tematiche dell' uomo costretto in ambienti sconosciuti ed ostili a cercare di portare a casa la pellaccia non sono nuove e il pur bravo Greg MacLean, solitamente avvezzo a drammi maggiormente sanguinari, non riesce a dare forza alle situazioni, paradossalmente poco incisive a partire dall' allontanamento dal gruppo di Yossi.
Il film non annoia ma non riesce ad esaltare mai più di tanto il necessario senso di minaccia e frustrazione; di tutto ciò non è complice Daniel Radcliffe, il quale dopo una prima parte da "compitino" si immerge in modo ammirevole nei panni del disperso offrendo una prestazione fisicamente sofferta. Il tentativo di ravvivare la situazione con squarci onirici, visioni di varia natura e flashback sul vissuto precedente stridono quasi col contesto generale, non aggiungendo nulla ad un film che non sorprende, non appassiona, risultando soffocato da un cronachismo piuttosto didascalico.

Non sono affatto d'accordo con la media a cui è arrivato questo film...dal punto di vista tecnico risulta un buon prodotto , ho apprezzato molto la fotografia..dal punto di visto regia ed interpretazione molto bene, bravo anche Harry Potter che tra l'altro risulta seriamente dimagrito nella parte finale come da copione..
Si tratta di un survival movie ambientato nella giungla. Devo dire che sono rimasto piacevolmente intrattenuto per tutta la durata del film e non ho visto particolari pecche se non a livello di sceneggiatura..ma essendo basato su una storia vera non mi sento di recriminare..

Film scontato e telefonato sin dal principio si salva soprattutto per la buona interpretazione ( anche fisica) di Radcliffe e per il fatto di affrontare la sopravvivenza guardando all'aspetto psichico più che quello puramente materiale .

Noioso,mal recitato e mal diretto.

Niente di nuovo, mi sono pure annoiato e le allucinazioni le ho trovate un po' ridicole e forzate.

Tratto da una storia vera, JUNGLE è l'ennesimo film in cui l'uomo prova a oltrepassare i propri limiti sfidando la natura, in quello che si rivela essere un viaggio di patimento e lotta continua per sopravvivere.
Bene il cast, ottima l'ambientazione e quel senso di impotenza che trasmette, di buon impatto anche la fotografia, ma il ritmo degli eventi a volte accusa una certa flessione portando pesantezza a una visione, però, godibile e senza grossi affanni.

Per tutto il film si respira un clima angosciante quasi insopportabile direi. Ci si immedesima nel gracile giovanotto di città e non si riesce a far meno di essere posseduti da un senso di terrore ancestrale che ti porta alla fine della visione in uno stato guarda quasi da merluzzo stramazzato.
Bello molto bello

McLean non si allontana di molto da altre pellicole che hanno affrontato una storia o una situazione simile. In molti dei suoi film si assiste al totale annichilimento dell'individuo, vuoi per un sistema perverso oppure dal serial killer di turno come in Wolf Creek. Se la prima parte serve a delineare i personaggi ed i rapporti di interazione fra essi, il percorso nella giungla presenta il logorio costante e graduale di tali rapporti. Il diavolo tentatore Karl mostra l'aspetto lussureggiante della natura ed il fascino dell'avventura verso l'ignoto.
Tuttavia quando il protagonista si ritrova da solo in mezzo all'inferno verde amazzonico, la natura stessa pretende un prezzo molto alto da pagare per la sopravvivenza. McLean approfittando dello stato alterato del protagonista mostra una sorta di epifania dello stesso, ma francamente le cadute di tono non sono poche e perdipiù non percorre sentieri che non siano già stati battuti prima di lui. Vorrebbe fare qualcosa di diverso ma la riuscita non è proprio soddisfacente in pieno. Per fare un esempio, la sequenza della tartaruga se la poteva risparmiare. Buona comunque la prestazione di Radcliffe, specialmente dal punto di vista fisico. Uno sforzo non da poco.