king leopold's ghost (2006)

Il Congo è uno dei massimi paradossi che esistano al mondo. Basta vedere in un qualsiasi atlante geografico e rendersi conto che ha talmente tante di quelle risorse naturali che a livello potenziale potrebbe essere non solo il più ricco stato africano, ma anche uno dei più ricchi al mondo. Eppure è tutto il contrario. Questa nazione reca con sè l'eredità di un colonialismo fra i più spietati e sfruttatori. Colonialismo di un re, che da privato cittadino, se lo è letteralmente comperato con la complicità dell'esploratore Stanley. Il colonialismo belga è venuto poco prima della morte di Leopoldo II, quando il re stesso ha venduto una nazione africana al proprio stato, guadagnadoci sopra. A dir poco geniale. Un colonialismo fatto di vera e propria schiavitù della popolazione, a suo di violenze, soprusi e massacri tanto che la parola genocidio non è certo un termine a sproposito. Cifre che difficilmente saremo in grado di stabilire visto che il buon leopoldo ha bruciato tutti gli archivi riguardanti il Congo. Testimonianze illustri dei massacri tanto che lo stesso Cuore di Tenebra di Conrad fu ispirato dal suo viaggio sul fiume Congo. Un'eredità che tiene prigioniero un intero popolo, una moderna non/nazione dove chi ha cercato di alzare la testa in maniera forte (Lumumba) è stato fatto fuori senza mezzi termini. E il paradosso di una nazione ricchissima e poverissima allo stesso tempo continua tragicamente.