la notte del demonio (1957)

Guardandolo capisco molto da dove Raimi abbia tratto esempio per realizzare "Drag Me To Hell", infatti una bella parte del concetto su cui il film ha avuto successo è da trovarsi, nel principio, in questo film di Tourneur. Il regista francese (naturalizzato americano) ritorna al cinema del fantastico con un'idea davvero solida e congeniale da realizzare, a discapito del volere della produzione nella manifestazione del demonio, in cui il crescendo e le trovate si completano a vicenda nella realizzazione. Ottimo poi come i concetti dell'occultismo, ipnotismo, demonologia, antiche scritture, maledizioni e via dicendo prendano piede attraverso dialoghi mai troppo dispersivi e sempre interessanti. La regia è fantastica e inventa scene degne di nota, come l'inseguimento nel bosco, ma tra tutte quella della seduta d'ipnosi è il vero fiore all'occhiello per tensione e sviluppo. Ottimo cast e team creativo, Tourneur non delude neanche questa volta.

Certamente interessante nella sua costruzione e nel saper incuriosire, ma non perfetto nell'infondere la giusta dose di tensione che lo renda meritevole della classificazione nel genere horror.
Il cast se la cava bene, anche facilitato dalla discreta caratterizzazione che una sceneggiatura ben scritta riesce a cesellare degnamente, la regia appare senza sbavature e il ritmo della narrazione non incappa in momenti di evidente staticità, agevolando una visione coinvolgente quanto basta.
Il peso degli anni però si fa sentire.

Pochi effetti speciali, tante idee ed una storia che continua a rilanciare la tensione; Tourneur sa come comandare le emozioni e gioca tutto sulle sensazioni e gli spaventi che le pieghe del racconto suggeriscono. Sa inoltre ben valorizzare il personaggio sinistro del Drottor Karswell, vero e proprio protagonista della vicenda. Un classico del genere, più fantastico che horror, imperdibile per gli appassionati e consigliabile a tutti.

Altro classico del cinema horror diretto da Jacques Tourneur,classico purtroppo penalizzato dalla presenza di alcune sequenze non del tutto convincenti volute dalla produzione (l'inizio e la fine,dove fa la sua comparsa il demone).
Tolte queste scene il film è assolutamente magnifico,nel pieno stile di Tourneur,una pellicola suggestiva,che anche a distanza di quasi 60 anni riesce a risultare ancora inquietante,portando nuovamente sullo schermo lo scontro tra razionalità ed irrazionalità,tra ciò che si può realmente vedere,spiegare e toccare e ciò che per la mente umana è assolutamente incomprensibile.....
Un film incredibile che stupisce e coinvolge per tutta la sua durata,ben diretto e splendidamente interpretato,se il produttore non avesse voluto infilarci per forza le scene dove appariva la bestia,avrebbe meritato un punto in più.

Alla fine ci sono riuscito, dopo mesi di tira e molla eccomi a vedere uno degli horror più famosi, e non solo del decennio '50-'60.
Beh, il risultato devo dire che è comunque ottimo, seppur non me la senta di gridare al capolavoro... non so, per fare un esempio con un altro film inglese di pochi anni più recente ("Suspense"... ok, non è propriamente horror ma è il primo che mi è tornato alla memoria) siamo senza dubbio un gradino al di sotto, e principalmente per due motivi.
Tralasciandoli per un attimo credo sia opportuno soffermarsi sui punti di forza, e sono molti... la storia, innanzitutto; molto articolata e sostenuta da una valida sceneggiatura ci trascina direttamente nella pellicola. Rispettando i canoni dell'epoca non mostra elementi orrorifici, eppure l'inquietudine e la pesantezza dell'atmosfera sono ugualmente percepibili, molto di più di quanto non riescano a fare la gran parte dei film moderni in cui, invece, l'elemento classico del genere è ben più che tangibile.
Senza dubbio ottima anche la regia di Tourneur, con almeno un paio di scene di grande intensità e impatto visivo... da stare in punta di poltrona, poi, quella sul treno. Non aggiungo altro per evitare spoiler.

Gli elementi che, invece, mi hanno convinto di meno... -o forse è meglio dire che m'impediscono di dargli un voto più alto-... riguardano una certa staticità di cui la pellicola soffre nella parte centrale della vicenda e il protagonista, quel Dana Andrews che non riesce mai a convincermi pienamente. A tal proposito ecco perché ripensavo proprio a "Suspense", là la Kerr era strepitosa e, da sola, elevava tranquillamente il livello già eccezionale del film. Qui Andrews, pur svolgendo un buon lavoro, non riesce a spiccare come dovrebbe, forse anche per quella sua espressione troppo simile indipendentemente dalle scene.
Buono il resto del cast.
Inutile aggiungere appunti su quello che sarebbe un altro aspetto non proprio entusiasmante, vale a dire la rappresentazione del demone... trattandosi di una scelta trascendente le volontà del regista meglio accantonarla.

Nulla d'aggiungere agli altri commenti postati sotto al mio, un gran bel horror, datato per l'eta e oggi ne risente un sacco (50 anni suonati)ma ha lasciato un'impronta indelebile, rara nei film d'oggi.
Lo studio dei personaggi è fatto molto bene da parte del regista, un gioco psicologico molto tetro e intrigante, la scenografia è spaventosa, cosa d'altri tempi, inquadrature bellissime e immagini bellissime, soprattutto quelle del cerchio di Stonehenge.
Nella parte iniziale è un po lento, poi pero riesce a diventare molto intrigante e la tensione si fa sentire, il finale molto bello.
La notte del demonio è certamente un cult horror, forse non è l'horror o il film più spaventoso di tutti i tempi (anche se, quando è uscito, deve aver fatto il suo compito dignitosamente) ma rientra nei top da vedere per ogni amante del cinema horror.

Ottimo film del terrore d'epoca con una trama intrigante (scienziato scettico contro un praticante della magia nera) e con effetti speciali dignitosi (migliori del 99% di quelli fatti con il computer in epoca recente).

Il film di Tourneur regala ottimi momenti di suggestione orrorifica (e non me ne vogliano i cultori della moderna CG, ma la bestia fa un certo effetto anche oggi) come nell'incipit, o quando compaiono le orme fumanti del demonio, e nel finale tra i binari.
E' un ottimo giallo soprannaturale con situazioni di tensione (la mano del dr. Karswell sulle scale mentre spia il suo ospite inatteso) e un'atmosfera angosciosa davvero ben congegnata.

Jacques Tourneur è un regista che ho sentito spesso nominare quando si parla di Storia del Cinema dell'orrore per via di tre suoi lavori negli anni 30 ma di cui ho visto solo questa pellicola in cui ritorna all'horror dopo 15 anni.
E' indiscutibile che sotto il profilo tecnico questa sia una grande opera con una fotografia eccellente, suggestive scenografie sia negli interni che negli esterni nebbiosi e ovviamente una regia precisa con delle scene gustose.
E' anche indiscutibile però che al giorno d'oggi un film in cui l'orrore è solo suggerito non colpisca lo spettatore con poteva avvenire quasi 60 anni fa...per quanto il climax sia angosciante ed intrigante manca del ritmo e della paura a cui la mia generazione è stata abituata, posso così apprezzare questa sceneggiatura e questa messa in scena ma non posso reputarlo un valido esempio di film dell'orrore!
Ha più il gusto di un giallo-paranormale ed il fatto che lo sceneggiatore lavorasse con Hitchcock ne è la conferma...si susseguono dialoghi e ricerche ma solo negli ultimi 30 minuti (oltre che all'inizio) si entra nel vivo.
La cosa meno riuscita del film è il pupazzo Demonio che appare all'inizio e alla fine e guarda caso fu inserito dalla produzione contro la volontà del regista e dello sceneggiatore.

Una cosa da dire è che Sam Raimi con il suo "Drag me to Hell" raccoglie a piene mani da questa pellicola facendone quasi un remake...
Un film dimenticato (considerato il miglior film di genere di quel decennio) che merita di essere visto ma che non mi fa urlare al capolavoro.

Horror psicologico, consigliabile a tutti tranne che ai fan degli horror moderni che lo potrebbero trovare vecchio e lento

Nel 1957 Jacques Tourneur aveva già dato prova del suo genio artistico con "Il bacio della pantera". Con le sue atmosfere evocative, "La notte del demonio" sarebbe stato un altro capolavoro di regia e sceneggiatura, se le ingerenze dei produttori non avessero capovolto la regola fondamentale della suspense e svelato fin dalle prime scene un fantoccio demoniaco ad oggi più imbarazzante che terrificante. C'è da credere, tuttavia, che all'epoca non furono in pochi a rimanere atterriti di fronte a tale esuberanza barocca. In ogni caso, resta una pellicola di pregio con l'immancabile tocco del maestro dell'horror psicologico.

Horror coinvolgente e neanche tanto esile a livello di trama e narrazione considerando la data di uscita. Gli eterni battibecchi tra uomini di scienza e uomini di "fede" vestono qui un ruolo fondamentale e l'argomento non stanca mai grazie anche a una cospicua dose di ironia. Sempre considerando l'epoca, non è escluso che lo scettico possa essere considerato lo spettatore, costretto, come il protagonista, a uscire dalla sala con un ragionevole dubbio di veridicità della finzione. Solida e demoniaca l'atmosfera, forte di interessanti effetti speciali (ovviamente il pupazzone meccanico fumante è un caso a parte) e musiche ossessionate. Ben decisa e convinta la recitazione e la regia, e i minuti finali sul treno sono una chicca.

ottimo "horror", davvero avanti per i suoi tempi. Tutto giocato sull'atmosfera (come sempre capita con Tourneur), mi ha ricordato dei fumetti che stavano nelle raccolte di Zio Tibia (che, ovviamente, a questo film si erano ispirati). Mood vagamente Lovecraftiano, peccato che poi la risoluzione finale sia un po' affrettata. Da vedere assolutamente.

Uno degli horror più famosi di sempre e, al tempo stesso, uno dei casi più clamorosi di intervento disastroso della produzione ai danni dell'aspetto artistico della pellicola. Il regista francese non era affatto nuovo al cinema horror, quando girò "La Notte del Demonio"; in particolare, aveva già diretto tre horror di serie b, "Ho Camminato con uno Zombie" su tutti, per Val Lewton, ingaggiato a sua volta dalla RKO. In quelle tre pellicole risulta in maniera assai evidente a quale horror guardava Tourneur, ossia quello posicologico, in cui il male è sussurrato ma che difficilmente vien fatto vedere; quel tipo di horror che lascia dei dubbi sulla reale presenza del male, se sia tutto frutto della mente e della suggestione o se quel male esista davvero.
"The Nigh of The Demon" è stato pensato e girato allo stesso modo, basti guardare ogni scena per rendersi conto che è stata studiata appositamente per rendere percorribile sia la strada della suggestione, sia quella del male realmente esistente. Tuttavia, dopo vari scontri con regista, scenggiatori e anche attori, la produzione, in sede di montaggio, decise comunque di aggiungere a loro insaputa la scena finale, in cui il demone si vede chiaramente, non lasciando più adito al dubbio, che aveva rappresentato fino a quel momento gran parte del fascino del film. Non è un caso che alla luce di ciò, la frase conclusiva "è meglio non sapere" appaia palesemente forzata.

Anche se non ri risolve nel capolavoro che sarebbe potuto essere, resta tuttavia un'ottima pellicola, girata ottimamente e fotografata anche meglio, con delle interpretazione assolutamente all'altezza.

Veramente avanti per i suoi tempi, ma visto con gli occhi di oggi non è il capolavoro che mi aspettavo.

SPOILER

Che meraviglia.
Tourneur è fenomenale nel tratteggiare storie "prototipiche", nel disegnare i suoi personaggi e le loro psicologie.
Davvero un padre per l'horror, impossibile non trovarne migliaia di citazioni in tutti i film di oggi, riusciti o meno.
Finale angosciante, personaggi fragili e ambivalenti, effetti speciali ingegnosi e atmosfera tremenda, stemperata da tratti di umorismo.
!

SPOILER

Un buon film, sicuramente molto avanti all’epoca per il fattore “horror”, e con ciò alludo alle scene delle apparizioni del mostro, decisamente ben fatte. Oggi però può risultare un po’ datato, infatti negli anni ’50 probabilmente ancora non sapevano che la vera paura nasce da quello che NON si mostra, anziché da quello che si mostra. Anzi, Tourneur doveva saperlo bene, perché era quello il punto di forza di “Il Bacio Della Pantera”, ma con questo film ha preferito servirsi degli effetti speciali. Purtroppo la trama è molto classica: un investigatore prima non crede alle versioni soprannaturali dei testimoni, poi comincia ad avere indizi, poi si appassiona al tema ed è disposto a fare di tutto per sapere, poi alla fine si autoconvince che gli altri avevano ragione. Detto francamente, non c’è molto di rivoluzionario in questo film. Poi, la scena della seduta spiritica una volta forse faceva paura, oggi però fa sorridere… in ogni caso è un cult da dargli un’occhiata.

Da vedere da soli al buio e a casa da soli. Un'opera pioneristica che riesce a trasportare lo spettatore in questa singolare "lotta" fra chi si professa paladino della ragione e un satanico occultista. Davvero bello questo film, come detta anche da altri utenti, ho amato le scene nella foresta , con una fotografia del genere avrebbero potuto fare un blair witch project anni '50 e credo che se ne parlerebbe ancora oggi. Peccato che non esista in italiano, forse questo ha condizionato la scarsa conoscenza di questa perla del cinema moderno!!

SPOILER

davvero notevole...

sarà che l'ho visto in inglese,poichè la versione italiana non esiste neanche con i sottotitoli,e quindi non ne ho potuto godere a pieno la visione.in alcuni punti può apparire intrigante,anche se comunque quando appare il demone ridicolo si va automaticamente a sminuire l'atmosfera che si era creata all'inizio.comunque riesce lo stesso a risultare affascinante in alcune sequenze.tipico horror anni '50.

Classico dell'horror di Tourneur (assieme a Cat People, sempre suo), molto lento a tratti (ma ad ogni modo mai noioso), capace di incutere una buonissima dose di paura (agghiacciante la sequenza dove viene solo inquadrata ripetutamente la mano del soggetto che stà inseguendo il protagonista), sia facendo vedere direttamente (da manuale le apparizioni del demonio), sia suggerendo e non mostrando.

La soluzione del mistero comunque è più facile e più reale di quello che possa sembrare, visto che ****vedi spoiler.

Davvero un signor horror da parte di un grande regista (che ha creato lungometraggi storici ed ha saputo essere a suo agio non solo relativamente a questo genere cinematografico, vedere Le catene della colpa con Kirk Douglas per convincersene), di cui straconsiglio la visione.

SPOILER

Regista mai apprezzato quanto avrebbe meritato, Tourner con La notte del demonio firma il suo capolavoro, persino superiore all'ottimo Bacio della pantera. Crea una pellicola densa di suspence con atmosfere inquietanti altrettanto quanto i personaggi e con un'ultima mezz'ora veramente fenomenale. irrinunciabile per tutti gli appassionati dell'horror.

opera pionieristica di tourneur e di un fascino unico.
arcana e imponente fin dalle prime immagini: ripresa del cerchio di stonehenge, con potente voce fuori campo e una colonna sonora maestosa e ancestrale.
la pellicola mette a confronto ragione e magia, la prima incarnata da dana andrews (una faccia da c.ulo, pardon, monumentale nella sua spocchia da scienziato) e la seconda dal luciferino macginnis, probabilmente il personaggio più affascinante e meglio interpretato della pellicola.
è a tratti un pochinoinoino macchinoso nella parte centrale, virante decisamente più verso l'investigazione, ma l'abilità visiva di tourneur è incontestabile... ombre che scivolano, il bosco che sembra vivo, ruomori inconsueti permettono al regista di toccare le corde più recondite della paura.
si dice che la raffigurazione del demonio (che è poi quello che ha reso famoso il film) sia stata fortemente voluta dai produttori... bravi pure loro, una volta tanto.

Un horror eccezionale.
Tourner veramente non sbaglia un colpo, i suoi film dovrebbero essere visti di più per capire come fare un horror.
Tutte le sue opere sono modernissime, ed è comico come a volte, ritornando su stessi temi da lui trattati, opere molto recenti risultino anche molto più ingenue...
Questo film è incredibile, prima di tutto stravolge le regole della suspense e ci fa subito vedere il demonio in persona (eccezionale! praticamente un tipaccio tutto truccato che va in bicicletta) ma che fa veramente paura ancora oggi (penso che all'epoca la gente si sarà sentita davvero male).
Il film è splendido perchè non trascura assolutamente i personaggi ed è bellissimo il confronto tra la razionalità del protagonista di fronte ad eventi apparentemente soprannaturali.
Eccezionale che poi il confronto finale si giochi proprio sul campo dell'astuzia e non della magia...
Il cattivo è molto affascinante, una sorta di stregone moderno, dall'apparenza molto accomodante, che riesce davvero ad inquietare.
Forse l'unica nota stonata che non fa raggiungere il 10 al film è proprio la scelta di concentrare eccessivamente nelle mani dello stregone il potere demoniaco, questo forse fa un po' perdere alla paura quel respiro universale che percepiano per buona parte del film quando non conosciamo ancora con precisione le fonti del male...

Veramente notevole questo film di Tourneur. Oltre ad essere visivamente affascinante in più punti, Night of the Demon, riesce nell'intento di creare una buona dose di tensione sia grazie ad una rappresentazione terrifica della Bestia (a dir poco spaventosa nell'anno in cui il film è stato distribuito), sia grazie ad una regia cupa supportata da ottimi effetti speciali e da un buon cast. Poi c'è da dire che gli horror anni '50 hanno un fascino unico ed ormai introvabile nelle pellicole di genere al giorno d'oggi. In definitiva: un film da recuperare assolutamente.

Il film piu' spaventoso della storia del cinema? Eccolo qui.
Racconta la gesta di uno psicologo americano (Dana Andrews) che vive in Inghilterra, minacciato di distruzione e morte ad opera di un satanista britannico.
L'orrore di Tourneau, dopo i classici con Val Lewton degli anni Quaranta, è composto di immagini oniriche terrificanti (mai il Diavolo ha assunto al cinema una forma visiva piu' minacciosa e repellente di questa) e una suspence effettistica davvero raggelante (le impronte di fuoco della "Bestia" nella foresta) che hanno sicuramente affascinato decine di cineasti.
Fors'anche Polansky, con il suo purtroppo ridondante "la nona porta".
Ripeto: il film piu' spaventoso di tutti i tempi? Vedere per credere