la proposta regia di John Hillcoat Australia, Gran Bretagna 2005
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la proposta (2005)

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locandina del film LA PROPOSTA

Titolo Originale: THE PROPOSITION

RegiaJohn Hillcoat

InterpretiGuy Pearce, Emily Watson, Danny Huston, John Hurt

Durata: h 1.40
NazionalitàAustralia, Gran Bretagna 2005
Generewestern
Al cinema nell'Ottobre 2005

•  Altri film di John Hillcoat

Trama del film La proposta

Nel 1880 nell'aspra e selvaggia Australia, Charlie Burns, un criminale appena catturato, deve affrontare un terribile dilemma: se vuole salvare suo fratello piú piccolo dalla forca, deve trovare e uccidere il fratello maggiore, un uomo violento e pericoloso. Questa è la proposta del capitano Stanley, Charlie dovrà decidere se prendere o lasciare.

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Voto Visitatori:   7,47 / 10 (30 voti)7,47Grafico
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Voti e commenti su La proposta, 30 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

topsecret  @  28/05/2024 13:50:51
   7 / 10
Una sorta di western in salsa pulp, cinico e violento, ben tratteggiato anche se lascia un po' d'amaro in bocca per un finale che appare frettoloso.
Salta all'occhio l'ipocrisia di personaggi e dialoghi improntati sulla violenza e sul razzismo, in una terra selvaggia dove sangue e polvere imbrattano qualsiasi cosa e rendono vana ogni speranza di civilizzazione.
Cast e regia privi d'incertezze, ambientazione funzionale, storia nuda e cruda che convince e coinvolge, anche se forse un po' statica in alcuni momenti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/06/2017 23:04:34
   7½ / 10
Non si può civilizzare un luogo così vicino alla natura selvaggia. Ogni parvenza e barlume di civltà appare grottesco e fuori posto e l'unica parvenza di civiltà sono le armi, quelle sì, ma usate come mezzo mezzo per esercitare la vilenza più selvaggia e primordiale. Polvere, mosche e sangue dominano un paesaggio desolato e disperato e disperato che per Hillcoat sarà fondamentale nel successivo e altrettanto disperato The Road. E' un western atipico, da percepire più con i sensi che con la ragione che la bella sceneggiatura di Cave esalta in tutta la sua furia distruttrice.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  19/11/2016 17:00:26
   8 / 10
Per chi ama il genere western e non solo...
Ritmo compassato...violento...polvere...mosche...sangue...
Sontuoso...
Da non perdere...

Filman  @  09/01/2016 13:30:09
   8 / 10
Così come per il cambio di regione ma non di ambientazione, è facile intuire quanto THE PROPOSITION sia un western che trae la sua forza dalle radici più fondamentali del genere per farne un lavoro moderno, comunque sensazionale, ma in tutto e per tutto crepuscolare. Nel suo esordio, John Hillcoat semina il suo mestiere futuro con una classe fuori dal comune che smezza il sonoro e rende corale il muoversi delle immagini, soffermandosi solo in una statica spettacolarità che spesso gioca sulla tecnica a silhouette, analogamente al confronto tra luce e ombra nel mondo e nell'uomo, archetipo che, come tutto il resto, viene snodato e ricucito in tutte le sue piccole sfumature, a creare uomini che potrebbero essere e sono fratelli tra di loro, combinazioni caotiche di un modo di essere che non conosce distinzione e si aggrappa all'istinto primordiale o a quello animalesco, dove la misantropia non conosce civiltà o società, entrambe lontane dalle desolanti atmosfere conferite al film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/12/2015 15:20:36
   7 / 10
Dagli Usa ci spostiamo in Australia per questo western di stampo classico ma il risultato non cambia. I deserti Australiani somigliano tantissimo alle grandi praterie Americane. E anche qui c'è una famiglia che cerca vendetta.
Tre fratelli alle prese con la legge e con diverso temperamento.
Ottimo il lavoro di Nick Cave che oltre a firmare la colonna sonora scrive una sceneggiatura non originale ma dai dialoghi profondi.
Riuscito.

mauro84  @  14/06/2015 18:51:42
   7 / 10
Grazie a consigli, mi ritrovo a veder sto interessante western, recente ma mai sentito nominare. Trama molto piacevole, bell'ambientazione australiana western diversa dalla solita. Bei scontri e scene di pura azione. Prende bene dall'inizio alla fine!

Sebbene gli attori non li conosca, hanno meritato ampiamente la loro parte, interpretazione degna! Meritano

Il regista, gia conosciuto per i 2 film recenti, + occidentali, di questo sforna una grande prova di saper far cinema pur in sta salsa diversa, ottimo western!

Film consigliato per gli amanti del genere western. Molto ben fatto!

Larry Filmaiolo  @  18/11/2013 19:43:20
   9 / 10
'When?' said the moon to the stars in the sky
'Soon' said the wind that followed them all
'Who?' said the cloud that started to cry
'Me' said the rider as dry as a bone
'How?' said the sun that melted the ground
and 'Why?' said the river that refused to run
and 'Where?' said the thunder without a sound
'Here' said the rider and took up his gun
'No' said the stars to the moon in the sky
'No' said the trees that started to moan
'No' said the dust that blunted its eyes
'Yes' said the rider as white as a bone
'No' said the moon that rose from his sleep
'No' said the cry of the dying sun
'No' said the planet as it started to weep
'Yes' said the rider and laid down his gun.

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clint 85  @  07/03/2013 02:39:17
   7½ / 10
Ritmo lento ma film veramente molto bello.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  24/09/2012 00:41:28
   6½ / 10
Particolare "western" ambientato in australia, scritto e musicato da Nick Cave, delle cui atmosfere è intriso fin troppo. A me piace parecchio Nick Cave, ma non credo che il suo lavoro si adatti bene al cinema. Le immagini iniziali fanno pensare a una storia vera, cosa che non è assolutamente e, infatti, durante il film la cosa diventa decisamente evidente. Personaggi davvero irrealistici rendono più originale una storia che non lo sarebbe. L'attore che interpreta il fratello maggiore inoltre è così poco carismatico da rovinare il personaggio. Bellissimi i paesaggi australiani, così come l'intera, meticolosa ricostruzione dell'ambientazione. Forse un po'pretenzioso.

dagon  @  16/03/2011 22:38:51
   7½ / 10
"western" inconsueto, lento, pervaso da un'atmosfera ipnotica. La musica di Nick Cave e Warren Ellis e la fotografia sono i pilastri di una pellicola non per tutti i palati ma decisamente affascinante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/03/2011 22.40.44
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  18/10/2010 14:30:30
   7 / 10
"No, noi non siamo misantropi! Noi siamo una famiglia" dice il bandito al bandito, in uno dei dialoghi più notevoli della bella sceneggiatura di Nick Cave. Affermazione ambigua: la si potrebbe considerare menzognera ma invece è ambigua: rappresenta un punto di vista e apre un abisso. Chi è più misantropo di tutti? Dove può essere il discrimine, se anche il bandito più feroce nella sua radicale alterità - a una società non meno selvaggia della Natura, solo più patetica - rifiuta per sé l'appellativo di misantropo? (Ma esiste un discrimine?)

Si festeggia il Natale, nel deserto australiano. Arriva in una cassa un abete incongruo, Emily Watson scioglie un nastro di cotone, dicendo che quella è la neve… I coloni sono fuggiti da una civiltà di cui mantengono nostalgia, ma la Natura selvaggia e inospitale denuda i conflitti che la società porta in seno come virus, li esaspera.
Come il Natale con tutti i suoi fronzoli "civili" è la cosa più distante che si possa concepire in questo selvaggio inferno di calore, ogni tentativo di mantenere l'ordine (o di costruirsene uno a propria misura) appare patetico e fallace.

Hillcoat, aiutato da attori molto bravi e da una sagace sceneggiatura, sa restituire assai bene l'incongruità dell'uomo rispetto alla Natura: la sua capacità di fare del male "come le api producono miele" (Golding). L'abilità sta anche nel dare, ai vari personaggi, tutte sfumature non banali, in cui, sin dall'inizio, bene e male si confondono, e si rivelano infine categorie inapplicabili.

Se il film – brillante variazione su tema antico - non è un capolavoro, è solo perché tenuto a terra da alcuni stereotipi (soprattutto nella descrizione convenzionale della comunità di frontiera, in cui tutti sono assetati di vendetta e di spettacoli di violenza, come una pubblica fustigazione), e per via di quelle che mi paiono incongruenze (possibile venire trafitti in quel modo senza morire? E nel finale, altra ferita prossima al cuore alla quale un personaggio sopravvive dei buoni minuti), ma soprattutto per via della mancanza di un respiro e di una forza allegorica davvero alti, tali da aggiungere sostanza a quanto già detto soprattutto da Sam Pekimpah, in forme analoghe ("La proposta" ricorda anche il primo Terrence Malick de "La rabbia giovane" e "I giorni del cielo").

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  02/09/2010 12:26:25
   7½ / 10
Interessante western dall'insolita ambientazione australiana per Jill Hillcoat, che dirige ottimamente una pellicola scritta da Nick Cave e interpretata da attori decisamente in parte, su tutti Guy Pearce e John Hurt. Musiche, anch'esse di Nick Cave, e fotografia giocano un ruolo fondamentale nel valorizzare luoghi e paesaggi e nel rendere la pellicola, ancor prima che riuscita in termini e di regia e di scenggiatura, assai affascinante.

Noodles_  @  18/08/2010 10:34:06
   7½ / 10
Lento, intenso, profondo, violento.
Sostituiamo gli stati del west nordamericano con l'outback australiano, i pellerossa con gli aborigeni, e i cowboys con gli Inglesi (peraltro per niente contenti di stare laggiù, quindi parecchio incazzati), e otteniamo lo scenario di The Proposition.
Hillcoat, come confermerà nella sua opera successiva, ha un modo tutto suo di raccontare le storie. Un'attenzione esasperata per le ambientazioni, per i silenzi, per le poche parole che vengono pronunciate. E se piace il suo stile, la sua Poesia, è impossibile non venirne conquistati.
Guy Pierce ogni volta che lo incontro mi piace sempre di più, Ray Winstone è bravissimo a trasmettere il suo travaglio interiore, e John Hurt ci regala un personaggio stupendo, con un'interpretazione di altissimo livello.
Finale a mio parere ottimo.

TR3ViS  @  22/06/2010 23:38:08
   8 / 10
Particolare questo western ambientato nell'Outback australiano ( presentato come se fosse una nuova frontiera del west ), che mi ha folgorato alla prima visione.
Mi ha colpito l'atmosfera evanescente e surreale evocata dalle lande desolate e infinite del deserto, a metà tra i paesaggi onirici di Dead Man e quelli indifferenti e estranei a tutto ciò che accade descritti da Malick.

La natura ostile e spietata si scontra con le leggi e con la (ir)razionalità umana, in un'ambiente dove non è quest'ultimo a dominare ( come vorrebbe ), ma è la follia e il caos che si nascondono sotto la sabbia a farla da padrona.
Questa terra forse non può essere conquistata ne tanto meno domata . . . e gli unici a capirlo probabilmente sono stati gli aborigeni.

Clint Eastwood  @  26/03/2010 11:05:55
   6½ / 10
Western all'australiana con una trama piena di esplosivi, manovrata e diretta in maniera fiacca a tratti soporifera da Hillcoat, cast stellare ma non convince (soprattutto Danny Huston nel ruolo del fratello cattivo di cui ultimamente sto nutrendo un'antipatia bestiale).

Rand  @  17/03/2010 16:04:36
   8½ / 10
Sono rimasto sorpreso da questo Western sui generis, con cui Hilcoat ha esordito. film potente, primordiale, che ricorda un certo cinema, quello di Malick per intenderci. Duro è spietato, scava nell'animo umano, nella violenza, nella sopraffazione. Cast perfetto, erano anni che non vedevo un tale assortimento di attori, ma che attori! Non star, attori per intenderci, che creano la sostanza di cui sono fatti i sogni. Guy Pearce, Emily Watson, Jhon Hurt, sempre grande, perfino un ancora semisconosciuto David Venham, per non parlare di un Capitano Ray Wenstone, combattutto dal lasciaris andare alla violenza, e il bisogno di riuscire a crearsi un mondo pulito e normale, borghese..
Musica di Cave ed Ellis perfette, atmosfera allucinata, violenza che rimane sullo sfondo, ma quando arriva il sangue si mescola alla terra, fotografia grandiosa, la sabbia, la polvere, le mosche, la sporcizia... scenografie primordiali, insomma un film eccellente... le poesie sce scorrono sullo schermo fanno il resto, il regista è da tenere d'occhio, non perdero The Road, perchè anche la proposta sembra un romanzo del grande cormac Mcarty
Cult.

LoSpaccone  @  01/02/2010 15:31:36
   7 / 10
Un western decisamente anomalo, non solo per l’ambientazione australiana, ma soprattutto per il modo in cui assimila l’ancestrale carnalità di quei luoghi in una storia di violenza, istinti, incomprensione culturale, conflitto valoriale: elementi imprescindibili di un luogo o di un tempo “al limite”. In più possiede una cifra vagamente psichedelica, acida, che è disturbante e ammaliante allo stesso tempo. Forse troppo frettoloso verso la fine ma meritevole di attenzione.

Nutless  @  23/11/2009 17:57:51
   8 / 10
Hillcoat dirige un film crudo, che ha il sapore della polvere del deserto e l'odore del vento nelle praterie. Un western piuttosto tradizionale per certi versi, innovativo per altri...
Da vedere e rivedere gli splendidi paesaggi australiani, raccontati con l'amore di chi vi appartiene.
Nick Cave ci regala una sceneggiatura con qualche pausa, ma si fa perdonare con una colonna sonora magnifica (c'era da aspettarselo...).
Peccato che in Italia non sia stato praticamente distribuito; sicuramente da recuperare in dvd.

unpoeta67  @  11/11/2009 19:25:55
   5 / 10
no , no no, non ci siamo proprio , andrebbe anche bene sino ad un certo punto , ( ma ci sono fatti che vengono solo accennati e non sviluppati, allora perchè raccontarceli?) ...opinioni che cambiano in continuazione ...non condivido le scelte del racconto e mi sembra che assolutamente sia sopravvalutato come giudizio. Unica cosa giusta tra quelle che leggo " è un western atipico " . sconsigliato!

Febrisio  @  09/11/2009 15:47:07
   6 / 10
Bello e brutto. Non so che dire. È così lento che rischieremo facilmente di addormentarci, eppure non dispiace perchè è fatto bene. Da rimarcare l'ottima fotografia, aiutata dalle suggestive scenografie naturali australiane. Alla fin fine, merita di essere visto come western, specialmente se cercassimo qualcosa di atipico, dove gli eroi appaiono meno convenzionali.

Sestri Potente  @  27/02/2009 20:20:57
   7 / 10
Western molto particolare: perfetto dal punto di vista grafico (belle le ambientazioni dell'Australia coloniale, ma soprattutto le mosche sul cibo e perfino sugli abitanti!), ma un po' carente sul piano della storia. Infatti, si narra di un po' di tutto tranne che sulla questione centrale del film, ovvero il duello tra quelli che sarebbero dovuti essere i due protagonisti.
In ogni caso va bene così, c'è anche una leggerissima dose di splatter insolita per film di questo tipo.
Esclusivamente per chi ama il genere western!

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  10/12/2008 22:45:43
   7½ / 10
Davvero un buon western.....da vedere per gli amanti del genere.

AMERICANFREE  @  20/11/2008 11:06:46
   8½ / 10
molto bello questo western australiano totalmente sconosciuto! fotografia stupenda!! grande recitazione!! consiglio vivamente di vederlo perche' vale la pena ti fa riflettere!! il finale con l'ultima scena mi ha impressionato molto!!

KILL 74  @  11/11/2008 08:19:59
   7½ / 10
VERO BEL FILM ANCHE SE AVEVO CAPITO IL FINALE...
UNICA PECCA UN PO LENTO... MA E' UN WESTERN D'AUTORE DA NON
PERDERE PER GLI AMANTI DEL GENERE....

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  28/03/2008 10:34:36
   7½ / 10
Interessante western-drammatico immerso nelle calde atmosfere australiane.
Sorprendente pellicola anglo-australiana che rilegge in chiave atipica questo particolare genere cinematografico (per alcuni versi molto vicino al capolavoro “Gli Spietati” di Eastwood dei primi anni ’90) ..se non fosse per qualche eccesso di lirismo in alcune scene (vedi il finale e poche altre) e qualche immagine davvero troppo cruda (forse oltre ogni logica), saremmo davvero alla presenza di un ottimo film, una pellicola che miscela bene le atmosfere western (con l’affascinante location della sterminata terra australiana) con tematiche più drammatiche e seriose (redenzione, giustizia, famiglia), con grande accuratezza ed attenzione per i dettagli ..ottima fotografia (spettacolari i tramonti ripresi dalla rocce), buona colonna sonora, ritmo incalzante ed uno spessore dei personaggi che, solo in apparente antitesi, rappresentano la vera chiave in più di questo interessante film ..inoltre nel racconto si assiste allo scontro tra tradizione (il mondo degli aborigeni) e modernità (i colonizzatori inglesi) ancora una volta descrittoci come imposizione di uno stile di vita proiettato a cancellare ogni logica di cultura preesistente.
Davvero buona l’interpretazione di tutto il cast, tra tutti spicca il bravo protagonista Guy Pearce, davvero perfetto per il non facile ruolo da ricoprire nel racconto ..positiva anche la regia del semisconosciuto John Hillcoat.
Pellicola poco conosciuta al grande pubblico ma assolutamente consigliata..

giumig  @  24/03/2008 21:41:22
   7½ / 10
ottimo trhiller!

benzo24  @  10/03/2008 12:32:35
   9 / 10
l'accoppiata cave-hillcoat si riunisce e crea il miglior film della loro collaborazione. un film denso, magico, disperato, inquietante. ovvio che in italia non sia stato distribuito.

popoviasproni  @  10/03/2008 11:31:29
   8 / 10
Atmosfere rarefatte per questo western crepuscolare, selvaggio e visionario!
Ottimo!

Max78  @  19/01/2008 16:17:18
   8 / 10
Concordo in toto con Requiem aggiungendo mezzo voto , perchè in fondo il film
è poco conosciuto e merita la visione ,
eppoi le musiche sono davvero molto belle , creano la giusta atmosfera ...

Da scoprire.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  07/11/2007 10:06:33
   7½ / 10
Interessantissimo questo Western di ambientazione australiana distribuito in ritardo in Italia, e praticamente sconosciuto.

Pur non privo di difetti, e avendo una trama non troppo originale, "The proposition" si lascia guardare per l'originale ambientazione nel deserto australiano al posto delle praterie americane, ma con caos e violenza ancora più forti. Ma sopratutto sono degne di nota le bellissime musiche di Nick Cave, che ne ha scritto pure la sceneggiatura.

Infine ci sono degli ottimi attori: volti conosciuti e caratteristi buonissimi , come Danny Huston, bravissimo, Guy Pearce (quello di Memento), John Hurt, in una comparsata da antologia, Emily Watson.

In sostanza è a mio avviso un film da recuperare e di completamente diverso dal solito. Peccato che in Italia nessuno l'ha considerato ed è stato buttato direttamente in Homevideo con 2 anni di ritardo.

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