la spada nella roccia (1963)

Un grande classico. Da piccolo non afferravo al 100% i rimandi tutoriali di Merlino, quindi col tempo ha addirittura guadagnato in bellezza ai miei occhi, (non come la porchettata hippie di Shrek 3). La vicenda è ambientata prima della tavola rotonda, quindi il film rischiava di permettersi troppa libertà con il passato di Semola, ma sceglie di contenersi, evitando di portare personaggi controversi e maliziosi come Uther o Morgana per il solo gusto di stravolgerli, lasciando queste cose ad un futuro già scritto e concentrandosi solo sulle due figure primarie del ciclo arturiano, riarrangiate certo, ma con rispetto, e per portare avanti un intento educativo sulla forza dei sentimenti (scoiattola) e sull'importanza del cervello rispetto alla forza (maga Magò), con solo poche battutine più attuali, in modo da preservare la vicenda e raccontarla con una semplicità che non potesse gravare sulla regia. Una regia che oltretutto definirei coraggiosa, da non imitare ma che in questo caso è a mio avviso una delle cose più apprezzabili del film, perchè adatta al contesto e si distingue da quella degli altri classici. Rispetto agli altri lavori infatti, La spada nella roccia se la prende comoda con la storia, mette in scena piccole avventure che potrebbero forse annoiare qualcuno nonostante il buon ritmo magico che si mantiene, ma lo fa per uscirsene alla fine con un cattivo a sorpresa, memorabile nonostante il poco tempo avuto (al punto da essere tra quelli cinematografici il più citato anche a livello cartaceo) un tentatico molto professionale e d'effetto, anche nella chiusura, buona, anche se nuovamente non pienamente come uno si immaginava all'inizio.

In definitiva forse non è perfetto ma è davvero bello e fatto con una passione e un gusto, che mi spiace dirlo, la casa del topo massone dopo il nuovo periodo d'oro anni 90, ha perso e non ancora ritrovato.