last summer (2014)

Film non facile che può essere faticoso da seguire perchè la storia annulla qualsiasi presupposto o vissuto dei personaggi per presentarci una situazione essenziale: una madre che incontra suo figlio, prima della separazione definitiva. Una situazione che si sviluppa in un contesto algido e freddo dove buona parte dell'equipaggio nella prima parte si pone nei confronti della donna come una barriera per la ricostruzione di questo rapporto e nella seconda la donna stessa cerca di costruire un ricordo che rimanga saldo nella lontananza. E' una sottile partita a scacchi in cui la madre gioca tutte le sue carte a disposizione, dapprima con la comunicazione in lingua giapponese, poi quella del contatto anche fisico di due persone che dovranno vivere lontano tra loro le loro esistenze. Se non si entra in questo meccanismo fatto di silenzi e gesti e dove la parola stessa è negata al suo significato (quando dialogano in giapponese non ci sono sottotitoli), il film è difficile da seguire. In caso contrario può risultare affascinante, pur non mancando di qualche sottolineatura eccessiva. Un esordio interessante di un regista italiano cresciuto all'estero.