le avventure di winnie the pooh (1977)

Bel film d'animazione con l'orsetto più tenero del mondo e i suoi amici del Bosco dei Cento Acri. In realtà una trama vera e propria non c'è, la pellicola è composta da una serie di vicende divertenti che capitano a Winnie Pooh e agli altri animali. Proprio questa semplicità unita a un'atmosfera molto dolce rendono il film piacevole e scorrevole.

Fa quello che deve. In mezzo a tanti classici Disney guardabili da un pubblico più o meno di tutte le età, questo è uno dei pochi con un target esclusivamente infantile, cosa che si nota (ovviamente) soprattutto nella sua sceneggiatura. Per il resto, pochi difetti sul lato tecnico, ma complessivamente non molto profondo.

Film dichiaratamente a target infantile con personaggi che non scadono mai nell'irritante, e deliziosissimo nella rielaborazione del mondo fantastico che poi non sono altro che elucubrazioni mentali di Christopher Robin. Lo stile di disegno a mano che ricorda le illustrazioni del libro è molto vincente in questo caso e non fa sentire l'effetto "basso costo" degli altri prodotti Xerox (in confronto ai film anni '40 e '50), come vincenti sono le sempre riuscite musiche dei fratelli Sherman.

Secondo me però quello che eleva il prodotto è il finale,

SPOILER , di una malinconia vista di rado nel contesto Disney, veramente una piccola gemma.

Questo forse è IL film per bimbi molto piccoli

Protagonista del film è l'orso Winnie the Pooh che, insieme ai suoi amici del Bosco dei 100 acri, si trova coinvolto in numerose peripezie, che si tratti di trovare del miele o solo di convincere l'invadente Tigro a smettere di saltare...
Credo che le persone in tutto il mondo che sono state introdotte al personaggio dell'orsetto di peluche tramite i libricini originali di A. A. Milne anziché tramite i corti firmati Wlat Disney si possano contare sulle dita di una mano; anzi, è probabile che le persone a conoscenza dell'esistenza dei libri originali siano anche meno numerose. Dunque, la popolarità del personaggio fra la gente quale è oggigiorno è totalmente merito degli animatori Disney; già solo l'elevazione di una figura così positiva a icona dell'infanzia è un notevole traguardo, anche se non basta a rendere ottimo un film che, a conti fatti, sembra più che altro adagiarsi sugli allori.
Il fatto è che questo ventiduesimo classico altro non è che l'unione di tre corti già esistenti, e gli unici passi creati appositamente per l'uscita nelle sale sono i vari momenti "volta-pagina" con la voce narrante a fare da ideale transizione. Quindi, fin dall'inizio è chiaro che a farla da padrone non sarà una trama unica e coesa, ma vari episodi scollegati fra loro.
Ciò non costituirebbe un problema se i personaggi e l'approccio stesso del film non virassero in modo così pesante verso il tenero e infantile ad ogni costo, una cosa comunque inevitabile vista la natura del protagonista e dell'intera premessa.


SPOILER

In altre parole, bisogna essere cresciuti con questi personaggi per esservi veramente affezionati e chiudere un occhio sui non pochi passaggi bambineschi, in cui campeggiano le fin troppo spensierate canzoni dei fratelli Sherman. Per i bambini, questo è un prodotto ideale e pieno degli ingredienti giusti, roba che li manderà in brodo di giuggiole; per chi ha già oltrepassato l'età, invece, sarà difficile farsi coinvolgere in vicende adatte a un target molto più giovane, e anche se i personaggi hanno un certo appeal, il continuo balzare da una storia all'altra e un ritmo particolarmente disteso rischiano di causare un vago senso di noia.
Non aiuta la mancanza di quell'energia che aveva caratterizzato i classici precedenti e qualche sequenza che, se dimostra una certa creatività nell'animazione, risulta purtroppo una mera scopiazzatura di lungometraggi Disney di calibro superiore.


SPOILER

Di tutti i classici Disney, questo è il primo che sento di consigliare a un pubblico di soli bambini: troppe le tenerezze, troppo zuccheroso l'impianto narrativo, nel quale si salvano solo un paio di momenti genuinamente esilaranti e un finale curiosamente malinconico. Non è un brutto film, anzi, magari mandassero in onda cose simili anziché la spazzatura che si trova in giro dappertutto; semplicemente, è destinato a un target diverso, e non se ne può fare certo una colpa.


SPOILER

Buon classico d'animazione. Non era tra i miei preferiti ma ne ho un buon ricordo.

Che carino questo insieme di 3 corti aventi per protagonisti Winnie the Pooh ed i suoi amici nel bosco dei cento acri. Molto infantile, ma in modo intelligente e con un target ben preciso. Unica nota stonata il sogno su efelanti e noddole, troppo troppo simil-dumbo.