le lacrime amare di petra von kant regia di Rainer Werner Fassbinder Germania 1972
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

le lacrime amare di petra von kant (1972)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film LE LACRIME AMARE DI PETRA VON KANT

Titolo Originale: DIE BITTEREN TRÄNEN DER PETRA VON KANT

RegiaRainer Werner Fassbinder

InterpretiMargit Carstensen, Hanna Schygulla, Irm Herrman, Eva Mattes

Durata: h 2.04
NazionalitàGermania 1972
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 1972

•  Altri film di Rainer Werner Fassbinder

Trama del film Le lacrime amare di petra von kant

Petra Von Kant, una stilista di Brema rimasta vedova dal primo marito e separata dal secondo, si innamora di Karin, più giovane di dieci anni. Petra è possessiva nel suo amore, mentre Karin vuole mantenere la sua indipendenza e sfruttare solo la situazione.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,69 / 10 (21 voti)8,69Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Le lacrime amare di petra von kant, 21 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  12/11/2012 18:34:33
   9 / 10
Sono rimasto ammaliato fin dalle prime scene. Dal punto di vista dell'interazione rappresentazione-immagine è perfetto. Gli oggetti inquadrati, il modo con cui vengono inquadrati, il fluire delicato dei punti di vista, i continui rimandi di significato fra parole-espressioni-ambiente-immagine sono quanto di meglio l'arte cinematografica possa esprimere. E' questo il segreto dell'interesse continuo nella visione di uno dei film più teatrali mai realizzati. Dalla prima all'ultima inquadratura non si esce mai dalla stanza di Petra von Kant (e anche questo è determinante per il significato-messaggio del film), eppure non si sente noia, fastidio, rifiuto, proprio perché c'è sempre qualcosa di nuovo, un punto di vista differente, uno sviluppo interiore, un accostamento originale. E' uno scorrere continui di stimoli etici ed estetici. Ecco la grande forza, la perfezione del film.
Il tema trattato è molto interessante, coinvolgente e profondo. Si tratta di una spietata critica all'inautenticità borghese, una crudele disamina degli atteggiamenti di dominio e sfruttamente che questa classe crede di avere sul resto del mondo. Invece si denuda senza pietà l'ipocrisia imperante, l'aridità, la brama di possesso e soprattutto la durezza, la solitudine, la debolezza (proprio in chi si credeva "forte").
La prima parte ci mostra la parte "pubblica" di Petra von Kant (una stilista di successo, molto snob e borghese, di aspetto androgino e dominante), come vuole mostrarsi al resto del mondo: cinica, disillusa, orgogliosa. Tutto nel rispetto delle formalità borghesi (mostrate in maniera quasi grottesca e falsa). Mostra soprattutto una pretesa di controllo su se stessa e gli altri, l'altezzosità data dal raziocinio sicuro di sé, convinto di capire tutto e tutti e di potere dominare a piacimento.
La seconda parte mostra invece (impietosa) il crollo delle illusioni. Petra von Kant perde il controllo dei propri sentimenti, cede agli istinti, alla brama del possesso. Non può pensare di non avere l'oggetto dei suoi desideri (Karin, una proletaria dolce e bella che nasconde invece scaltrezza e opportunismo) e capricciosa e stizzosa cade in una spirale di annullamento di sé e di umiliazione (lei che disprezzava questa parola), non riuscendo a convincersi di essere debole e perdente. Se ne accorgerà in una scena drammatica bellissima, stupenda (viene i brividi a vederla) in cui il dolore della perdita dell'oggetto ambito non le fa vedere che altri invece le vogliono bene. Tutta presa nelle sue ossessioni non se ne accorge.
Lei che pretendeva di vedere e sapere tutto non si accorgeva invece che l'amore abitava già lì presso di lei. Il singolare e affascinante personaggio di Marianne (sempre vestita di nero, mai una parola di bocca, sempre cortese e servile) può significare tante cose. A prima vista rappresenta il lato "masochistico" del rapporto sotterraneo fra Petra e Marianne (con Petra che semplicemente usa e basta Marianne). In realtà la cosa è più complessa, perché quando alla fine Petra sola e completamente a terra si accorge di Marianne e vorrebbe coinvolgerla attivamente nel proprio mondo, lei si ribella e rifiuta. Perché? Perché non ha più il ruolo masochista? Oppure perché semplicemente il suo amore era stato fino ad allora puro, spontaneo, naturale, senza chiedere niente in cambio, soprattutto non "razionalizzato". Quando invece Petra lo vuole portare a galla e lo vuole gestire a suo modo, allora Marianne si sottrae perché sa che non sarà più lo stesso, non sarà più spontaneo e come viene. Entra nella stritolante e arida logica opportunista borghese, che mescola sentimento e affare, fa dell'amore una questione commerciale con dare e avere. Questa è la mia interpretazione.
Questo film è quello di Fassbinder che assomiglia di più a Bergman (una fine disquisizione dei sentimenti con crisi finale) e in qualche maniera anche a Dreyer (l'uso significante degli oggetti e del fluire delicato del punto di vista).
Sotto traccia c'è anche il tema cardine della filmografia di Fassbinder: l'impossibilità di ottenere la felicità e il rifugio nella morte.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/11/2012 13.49.55
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  18/07/2012 23:01:17
   10 / 10
Non credo si possano tratteggiare meglio le devastanti conseguenze della passione estrema.
Enfatizzata dall'impronta teatrale che Fassbinder aveva precedentemente disegnato, l'impotenza a fronte del mutare dei sentimenti è il tema portante di questo film straordinario, interamente girato tra le mura di casa kant. Petra è una donna ossessionata dal timore dell'incomunicabilità e dalla perfetta geometria dei rapporti, tutto deve funzionare diligentemente all'interno della sua sfera dei sentimenti, tanto da ritrovarsi sola, con due matrimoni falliti alle spalle, una figlia ed una madre che disprezza, ed una segretaria/serva, Marlene, completamente assoggettata ai suoi capricci.
In questo mondo fatto di figure di cartone, rappresentato sapientemente dai numerosi manichini sparsi per casa, irrompe Karin, una ragazza totalmente priva di quella profondità costantemente ricercata da Petra, apparentemente sembra esserci un abisso tra i modi di pensare delle due donne ma si sa i poli opposti si attraggono e i desideri che nascono da un falso metro di giudizio non conoscono limiti, Karin ha qualcosa, sconosciuto alla razionalità, che fa scattare in Petra la molla irrefrenabile della passione incontrollata, un sentimento nuovo che fa comprendere alla donna che i mali dell'animo non tollerano nessun controllo, impossibile regolarli, Petra si innamora perdutamente della ragazza.
Come spesso succede, il fuoco della passione più è intenso più dura poco, dopo una convivenza di sei mesi ritroviamo le due donne annegate nell'oceano dell' incomprensione e della noia, quello che all'inizio appariva bianco ora appare nero, Karin mostra a Petra il lato oscuro che appartiene ad ogni essere umano e che è balzato fuori nel momento in cui gli stati d'animo che hanno fatto nascere quella passione non sono stati più in suo potere ed hanno cambiato orizzonte, Karin da vittima diventa carnefice, lo stesso destino toccherà in seguito alla devota Marlene.
L' opprimente location non inganni, siamo a livelli superiori di "Carnage" del buon Polanski, nessuno sentirà il desiderio della luce del sole, rapiti da questo sconvolgente ritratto di desideri negati, subordinazioni, gioie infinite e crolli miserevoli.
Straconsigliato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/07/2012 23.50.22
Visualizza / Rispondi al commento
ds1hm  @  04/09/2006 14:24:04
   9 / 10
bello...però è un mattone, di quelli veramente duri.
Fassbinder e il suo cinema melodrammatico restano completamente ignorati (credo che negli ultimi 10 o 15 anni ci sia stata solo un'intera notte di fuori orario dedicata a Fassbinder).
peccato, anche perchè si perde il gusto di contemplare una delle unioni (con la Schygulla) artisticamente più inscindibili della storia del cinema europeo.
lo ripeto è un mattone, ma è un piacere sbatterci la testa.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/01/2007 00.28.11
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

a big bold beautiful journey - un viaggio straordinario
 R
a house of dynamiteafter the hunt – dopo la caccia
 NEW
allevi - back to lifeamataanemoneanna (2025)black phone 2bugonia
 NEW
c'e' un posto nel mondochien 51cinque secondicome romeo e giuliettacrossing istanbuldalai lama - la saggezza della felicita'dead of winterdepeche mode: mdj ahmetdracula - l'amore perduto
 NEW
due famiglie, un funeraleeddingtonelvira notari: oltre il silenziofantasma in guerraferdinando scianna – il fotografo dell’ombrafrankenstein (2025)fuori la verita'heidi - una nuova avventurahim
 NEW
i colori del tempo
 NEW R
il maestro (2025)il mostro (2025)il principe della folliail sentiero azzurroio sono rosa ricci
 NEW
jay kellyjohn candy: i like mela ballata di un piccolo giocatorela chitarra nella roccia - lucio corsi dal vivo all’abbazia di san galganola divina di francia - sarah bernhardtla donna della cabina numero 10la famiglia halloweenla grande paura di hitler. processo all'arte degenerata
 NEW
la mano sulla culla (2025)la mia amica evala ragazza del corola vita va cosi'
 R
la voce di hind rajabl'attachement - la tenerezzale citta' di pianura
 NEW
l'illusione perfetta - now you see me 3l'isola di andreane zha - l'ascesa del guerriero di fuoconoi e la grande ambizione
 NEW
paw patrol: missione nataleper tepiero pelu’. rumore dentropredator: badlandsqui staremo benissimoriproberto rossellini - piu' di una vita
 NEW
scarletscirocco e il regno dei ventisiamo in un film di alberto sordi?springsteen - liberami dal nullasquali (2025)stevesuper charlieteresa - la madre degli ultimitesta o croce? (2025)the last vikingthe mastermindthe perfect neighbor: la vicina perfetta
 NEW
the running manthe smashing machinethe toxic avengerthe ugly stepsisters
 NEW
to a land unknowntoni, mio padretre ciotoletron: aresun crimine imperfettoun semplice incidenteuna battaglia dopo l'altrauna famiglia sottosopra
 NEW
una ragazza brillantezvani' - il romanzo famigliare di giovanni pascoli

1066966 commenti su 52837 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

28 ANNI DOPO: IL TEMPIO DELLE OSSAABRAHAM'S BOYSBILLY JACKBILLY JACK GOES TO WASHINGTONBUTCHERS BOOK THREE: BONESAWCOMING BACK FOR YOUCULLODENDIE'CED: RELOADEDDON'T LOG OFFDRAINEDEL DIABLOGENIE (2023)GIOVANI IENE (1961)HELL IN A BOTTLEIL CLUB DELL'AMOREIL PICCOLO BILLYIL SEGNO DEL COMANDO (1992)INNAMORARSI A CHRISTMASLANDLA COMMUNELA DANZA NERAL'ACCIDENT DE PIANOMANCHURIAN AVENGERMEERKATSNATALE CON PEPPERMINTRIVER OF BLOODSILENT NIGHT, DEADLY NIGHTSTARSHIP TROOPERS - ATTACCO SU MARTESTRANGE HARVESTTE L(E)O COMANDOTHE BANISHEDTHE PROPER TIMETHE RETURN OF BILLY JACKTHE TRIAL OF BILLY JACKTHE WEBTO THE ENDS OF THE EARTHUN LIBRO SOTTO L'ALBEROUN NATALE SORPRENDENTEUN VIAGGIO PER RICOMINCIAREV/H/S/HALLOWEENVIOLENCEWEEKEND PER DUE (CON DELITTO)

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


IL MAESTRO (2025)
Locandina del film IL MAESTRO (2025) Regia: Andrea Di Stefano
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè, Edwige Fenech
Genere: commedia

Recensione a cura di The Gaunt

A HOUSE OF DYNAMITE
Locandina del film A HOUSE OF DYNAMITE Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Jared Harris, Tracy Letts, Anthony Ramos, Moses Ingram, Jonah Hauer-King, Greta Lee, Jason Clarke
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net