Harry, realizzato nel lavoro, ma con una situazione familiare precaria, incontra per caso Georges, un ragazzo down scappato da un istituto. L'uomo lo invita a casa sua e gli si affeziona. Tra i due, diversi sotto ogni punto di vista, nasce un legame molto profondo. Grazie a questo incontro la vita di Harry cambierà radicalmente.
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film spazzatura, e moralmente nauseante, in cui i down diventano le nuove scimmiette sui trampoli cui dire: "oh guarda, così simili a noi!...".. in questo caso: "oh guarda, si innamorano e fanno sesso come noi...!".. a parte i giudizi di moralità (che non ho mai incluso in nessuno dei miei commenti, e mi spiace di non essermi trattenuto in questo caso), è comunque un film ruffiano che strizza gli occhi allo spettatore (in senso transitivo: glieli strizza proprio per far uscire qualche lacrima), con dialoghi banali e pseudo-profondi-zen-handicappati e una sceneggiatura asfittica, che fatica a riempire le due ore.
Film di un buonismo e di un'ipocrisia irritanti, a cominciare dalla spudorata propaganda messa in scena da Cannes in poi, ovviamente ben recitato e diretto con la mano giusta (si dice così no?) per ispirare grandi emozioni nello spettatore "così felice di vedere quanto i down siano umani". Forse sarebbe opportuno guardare dentro noi stessi, visto che Pascal Duquenne è - guardacaso - svanito nel nulla
uno dei film più commoventi e belli di sempre! Il significato della vita, la creazione, le musiche, la poesia, i colori e gli odori, l'amore tra due persone diverse. Un'emozione unica, un'esplosione di sentimento e angoscia di vivere, Georges è davvero cosa buona.....