martin eden regia di Pietro Marcello Italia, Francia 2019
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martin eden (2019)

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locandina del film MARTIN EDEN

Titolo Originale: MARTIN EDEN

RegiaPietro Marcello

InterpretiLuca Marinelli, Jessica Cressy, Denise Sardisco, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Autilia Ranieri

Durata: h 2.05
NazionalitàItalia, Francia 2019
Generedrammatico
Tratto dal libro "Martin Eden" di Jack London
Al cinema nel Settembre 2019

•  Altri film di Pietro Marcello

Trama del film Martin eden

Martin Eden, un marinaio di umili origini, salva un borghese da un'aggressione al porto. Per ringraziarlo, questi lo invita nella sua abitazione, dove Martin incontra sua sorella Elena e si innamora. Martin decide quindi di studiare e di diventare uno scrittore, pur continuando a lavorare per vivere. La sua relazione con Elena si consolida e alla festa di laurea di lei fa la conoscenza di Brissenden, colui che diventa il suo mentore, lo introduce nei circoli socialisti e gli fa conoscere la filosofia. I nuovi interessi lo allontanano da Elena provocando la fine della loro storia e, quando Brissenden muore, si ritrova nuovamente in difficoltà. Con il tempo, Martin riesce a trovare il successo ma il suo cuore è malato. Tramite la relazione con l'operaia Margherita, tenta di riconciliarsi invano con la sua classe di appartenenza prima di cadere in uno stato di depressione che nemmeno il ritorno di Elena potrà guarire.

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Voto Visitatori:   7,03 / 10 (19 voti)7,03Grafico
Miglior sceneggiatura non originale (Maurizo Braucci, Pietro Marcello)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior sceneggiatura non originale (Maurizo Braucci, Pietro Marcello)
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Voti e commenti su Martin eden, 19 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Thorondir  @  06/06/2024 10:52:32
   5½ / 10
Interessante quando racconta, tramite i due personaggi principali, un contrasto sociale e intellettuale nell'Italia della prima metà del Novecento (non si capisce bene quando, si parla di guerra ma ci sono le tv, boh). Decisamente meno convincente quando diventa affresco politico/idealistico bozzettistico che non dice nulla, sciommiotta grandi ideali, ne banalizza altri, e relega i personaggi a ingranaggi in un discorso filmico che progressivamente scappa di mano al regista.

polbot  @  09/01/2023 23:37:49
   6 / 10
Un Marinelli sempre all'altezza. Il film però non è di facile fruizione

Wilding  @  28/11/2022 18:04:06
   7 / 10
Perde il giusto smalto nell'ultimo quarto, muovendosi a tentoni in una confusione di spazio e tempo, disorientando. Peccato, perchè con interpreti di questa bravura si era vicini all'eccellenza.

JohnRambo  @  01/11/2021 20:53:04
   7½ / 10
A parte la bellezza delle due protagoniste femminili e la bravura di Luca Marinelli, il film si trascina incerto nei riferimenti spazio temporali togliendo al protagonista il senso delle sue scelte che non si comprende se dettate dall'attrazione verso la delicata francesina o dal desiderio di Conoscenza. Ma quando una Donna diviene filo conduttore della vira di un Uomo, è anche normale sia così. L'ambizione del regista di produrre qualcosa di originale lo spinge all'uso della camera manuale, che si apprezza quando indugia sui delicati lineamenti delle splendide ragazze coinvolte e sulla straordinaria espressività dell'aspirante scrittore.

VincVega  @  20/09/2021 11:19:07
   6½ / 10
Interessante versione nostrana del romanzo di Jack London. La voglia di emergere del protagonista si mischia alla divisione di classi che lo mettono continuamente alla prova in una Napoli ottimamente fotografata. Peccato per una seconda parte meno ispirata rispetto alla prima. Molto bene Marinelli.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  05/04/2021 18:56:39
   7½ / 10
Buona traposizione in chiave moderna del romanzo di London .
Soprattutto ben sceneggiata e con momenti di tensione ( a tavola) alternati a momenti di disagio introspettivo molto ben interpretati da Marinelli .
il regista riesce a rendere appassionante, drammatico e coinvolgente un romanzo di cento anni fa ,per me questa è l'impresa più grande , non sempre ci riescono anche con libri più recenti , vedi "Sulla strada".

Oskarsson88  @  26/04/2020 12:44:09
   7½ / 10
Coraggiosa rappresentazione del libro di Jack London, in cui si sente il passato documentaristico del regista, e infatti esce un prodotto parzialmente ibrido che è anche uno dei suoi punti di forza. Di contro, non è troppo chiaro il messaggio che si vuole dare, in quanto il protagonista avrà uno sviluppo abbastanza ambiguo, soprattutto sul versante ideologico e in parte politico. Si lascia però ben ricordare per la storia d'amore e per l'evoluzione molto caratteristica del protagonista, ottimamente interpretato da Luca Marinelli.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  25/04/2020 00:19:23
   6½ / 10
L'impossibilita' di allinearsi ad un 'altra cultura, la storia di un marinaio innamorato di una nobil donna...
Differenza di classi sociali ancora piu' marcata se ci troviamo ai primi del '900 in Italia.
Marinelli bravissimo, ancora piu' nella seconda parte quando diventa un depresso impegnato in politica.
A mio avviso pero' il film dura troppo, forse per dare spazio ad argomentazioni politiche che mi hanno un po' allontanato dalla storia d'amore che invece mi aveva appassionato.
Ben fatto ma poteva essere migliore.

Jokerizzo  @  28/01/2020 10:33:46
   8½ / 10
Ispirato all'omonimo romanzo di Jack London, il film si affida a un ottimo Luca Marinelli per mettere in scena l'ostinazione di un marinaio che sognava di diventare scrittore. Un racconto di formazione in chiaroscuro, dove il potere romantico della parola si scontra con una società in cui la cultura è spesso messa ai margini.

marimito  @  25/01/2020 08:57:56
   7 / 10
Un film di classe, che racconta una società statica che non ammette passaggi di status e unioni fra classi diverse. Una storia di elevazione e di riscatto sociale, di amore-non amore, di spaesamento e follia da spaesamento. Marinelli è superlativo, il suo volto porta i segni di tutto ciò anche quando la voce tace. Fondamentalmente lui vale tutto il film.

Mauro@Lanari  @  23/12/2019 08:54:01
   3½ / 10
Un coraggioso film sperimentale di grande libertà espressiva s'un libro ch'è la semiautobiografia del suo scrittor'e in cui il regista rispecchia la propria semiautobiografia: autodidatticità e ascesa sociale. Un discorso politico che vorrebb'essere di perenn'attualità anche se fu lo stesso London, nella copia del romanzo che dedicò ad Upton Sinclair, a scrivere: "One of my motifs, in this book, was an attack on individualism (in the person of the hero). I must have bungled it, for not a single reviewer has discovered it", "Una delle ragioni per cui ho scritto questo libro era un attacco all'individualismo (nella persona dell'eroe). Devo aver pasticciato, poiché non l'ha scoperto neanch'un recensore". Autocritica del proprio arrivismo e d'un atteggiamento borghese matrice dei totalitarismi novecenteschi? Non fu chiaro London oltr'un secolo fa, non lo è Marcello che non disambigua mai abbastanza Martin Eden: oltre all'evoluzionismo darwiniano di Spencer con la sua selezione naturale applicat'alla società umana, forse Stirner, Proudhon, Nietzsche? Pure la sua caratterizzazione del protagonista è sospesa fra eroe ed antieroe, così come la sua autodistruttività è indecisa fra spleen baudelairiano, decadentismo dannunziano ed enfasi teatrale. "Insopportabile e insopportabilmente datato"? Più che altro, "insopportabile e insopportabilmente irrisolto e contraddittorio", e non il legame fra Martin ed Eden, bensì la figura in sé di quest'ultimo.

Mauro Lanari

TheLegend  @  22/12/2019 18:14:49
   6 / 10
Un film sicuramente riuscito ma che non ha incontrato il mio gusto.

benzo24  @  21/12/2019 18:17:44
   9½ / 10
In Martin Eden la linearità temporale della storia viene infranta, e tutto sembra svolgersi in un eterno momento di stasi catturato tra due guerre; la scenografia rimanda ad un preciso periodo storico, l'abbigliamento invece cambia a seconda delle necessità di scrittura e psicologiche (la famiglia Orsini sembra vivere nell'Ottocento dei pizzi e dei merletti durante le merende e le lezioni di piano e poesia, la famiglia Eden ristagna in un dopoguerra da anni Quaranta).

Tutto mira allo spaesamento sensoriale e logico: la "modernità" per Marcello non è altro che un apparato di simboli indecifrabili, e allo stesso tempo ogni segno ha un senso e rimanda ad una precisa collocazione emotiva e psichica

david briar  @  07/11/2019 23:41:37
   7 / 10
Marcello esordisce con il suo primo lungometraggio di pura finzione. Il film è coraggiosissimo per come usa il materiale d'archivio e per le ellissi violente che si disinteressano della causalità e della logica narrativa, ma purtroppo stavolta l'ibrido, specialità di Marcello, funziona meno, causa il doppio tentativo di fare una sceneggiatura, fuggendo però in continuazione dalla gabbia della finzione attraverso il materiale d'archivio. Il regista semplicemente non dà gli elementi necessari per comprendere l'evoluzione del personaggio, e in questo sembra colpevole anche l'assenza della grazia e della capacità di sintesi di Sara Fgaier al montaggio.
Nonostante sia un film confuso e incompiuto si tratta di un cinema e di un regista da difendere a tutti i costi perché si pone in una situazione scomoda. E il finale è semplicemente perfetto, nonostante il film abbia una debacle in tutta la seconda parte, complice anche l'hairstyling e l'overacting di Marinelli.
Da vedere, comunque, ma i capolavori di Marcello stanno altrove. anche se in pochi lo sanno: "La bocca del lupo" e "Bella e perduta".

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/11/2019 18.06.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/09/2019 04:00:50
   8 / 10
Un film visivamente molto bello, che coltiva l'ambizione di unire un realismo tutto italiano, da romanzone classico (pensavo al cinema di Soldati) a un uso post-moderno dell'ortodossia. Dicono che il tutto sia vago, ma ho l'impressione che questa sua apparente ambiguità sia uno dei punti di forza del film. Come quel fasto ideologico quasi imposto sulla pelle e sul cuore del protagonista, fino alla probabile, celata, scelta finale (l'opposta) per un epilogo che sembra quello di un Fellini. Marcello strizza l'occhio sia a Visconti (una sequenza è presa quasi letteralmente da "Senso") che a Tornatore, inserendo immagini di repertorio che tracciano uno spaccato dell'Italia senza dare l'impressione di farlo. Tracce di memoria, in una Napoli che finalmente mostra il suo scorrere avanti nel bene e nel male all'arrivo imminente della Guerra. Un film che ti assorbe completamente, anche se ricco di pregi come di difetti. E difatti la prima netta impressione è che questo Jack London italico in realtà finisca per scorrere l'agiografia di un personaggio fino al l'ossessione, come in certi film americani. Che tutto questo sia un celato bisogno di Hollywood, non saprei. E la stessa prova di Marinelli, superba fino a che non diventa, sempre verso la fine, manierista come se l'attore sentisse il bisogno di caricare il personaggio per es. Nella scena di Eden in un dibattito in suo onore, quasi quasi Gassman o Carmelo Bene. Contesto insomma al film di non essere proprio coerente dal punto di vista stilistico, anche se coraggioso. Tuttavia, nel divario abissale tra Conoscenza e Sopravvivenza, tra Lotta di classe e diritti sociali "sudditanti" - v. Anche l'impopolarita' o la paura che genera la lotta socialista anche nelle classi meno abbienti - tra l'autoaffermazione sociale Vs. Pygmalion di Eden questo film mi ha appassionato e commosso. Anche se farne un Re decadente e infine amorale - da antologia cmq. La scena di Eden che trascina la ricca "promessa" nei quartieri bassi dove è nato - resta uno dei pochi, veri lucidi ritratti delle nostre scelte umane ed etiche, fondate spesso sull'espediente l'opportunismo in cambio dell'antico, e mal sfruttato, candore

suzuki71  @  18/09/2019 14:41:36
   7 / 10
Non è un film perfetto, la regia ha guizzi interessanti per uno script un po' prevedibile che forse non sviluppa perfettamente il tema delle lotte sociali e dal finale scolastico, bravo Marinelli.

Sopranik  @  17/09/2019 11:49:38
   7½ / 10
Chi è Martin Eden? Un marinaio, un ragazzo di strada, un poeta, uno scrittore o, forse, un rivoluzionario? Difficile comprenderlo a fondo, in lui convivono tante storie, tante vicissitudini che si contendono una personalità atipica, traviata da principi che crede di poter afferrare, fuorviato da precetti morali ed insegnamenti che ritiene corretti, veri, incontrovertibili.
La sua è una crescita culturale e letteraria, volta a riscattare le proprie origini, incoraggiata dall'amore, spinta da quel desiderio di sedurre e di piacere, coltivata tra le letture delle opere di Charles Baudelaire e Herbert Spencer, ma disseminata di lacune, carenze e basi effimere incapaci di sostenere saperi stabili o conoscenze durature.
Pietro Marcello raffigura così uno spaccato dell'Italia degli inizi del Novecento, divisa dalla nascita dei movimenti politici di massa, dagli scioperi e dalle proteste, plagiata e corrotta da una crisi di governo che antepone al popolo i suoi rappresentanti.
Grazie alle doti attoriali di Luca Marinelli, alla bravura di Carlo Cecchi e Jessica Cressy, il regista, attraverso l'utilizzo sapiente dei filmati d'archivio, non rinuncia ai suoi esordi da documentarista, raccontando con coraggio e grande potenzialità narrativa una storia sempre attuale che trova sullo schermo la sua massima rappresentazione stilistica.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/09/2019 22:42:20
   7½ / 10
Una Napoli quasi irriconoscibile che contiene al suo interno un universo scenografico indefinito che attraversa tutto il Novecento. Martin Eden ha fame di cultura e conoscenza. Figlio del popolo che vuole elevarsi socialmente per essere degno della famiglia della sua "innamorata". Che vuole diventare scrittore come punto di arrivo della sua evoluzione esistenzile. L'istruzione e la cultura per sfuggire dal sugo della povertà. Un percorso che lo vedrà un uomo arrivato. Forse fin troppo. L'audacia ed il coraggio iniziale, dopo il successo vedrà un uomo disilluso e decadente, al pari di coloro che disprezzava in Casa Orsini. L'individuo che contesta il sistema anche all'interno di esso ma che rimane solo, vittima del suo stesso atteggiamento. Finzione e materiale di repertorio formano un percorso ben amalgamato e solido, in cui si respira l'evoliuzione dei tempi e quella del suo protagonista, Un Marinelli molto bravo, rendendo il racconto di London efficace nella sua universalità senza tempo. Illusioni e disilussioni di un'epoca divisa tra classi che si combattono e di un'elite intellettuale piegata su sè stessa e preda degli "ismi" del momento. Un film magari non perfetto, ma coraggioso nella sua messa in scena.

Crabbe  @  08/09/2019 08:12:43
   8 / 10
Libera trasposizione del capolavoro di Jack London.

Non era facile, il film è ben fatto e Luca Marinelli offre una grande interpretazione.

Applausi.

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