mistero al castello blackwood (2018)

Tratto da un romanzo di Shirley Jackson è una pellicola che trova il suo maggior pregio in una confezione sufficientemente curata che brilla per una buona fotografia e per le ottime scenografie.
La storia invece non colpisce,risulta poco originale e paga una sceneggiatura poco avvincente e non in grado di trasmettere la minima inquietudine.
Cast convincente nonostante i personaggi che si ritrovano ad impersonare siano ben poca cosa.
Sufficiente ma è un lavoro che si dimentica in fretta.

Punto forte del film è sicuramente l'aspetto visivo: fotografia, scenografie, costumi e cura dei dettagli sono praticamente perfetti. Meno riusciti sono invece il ritmo incespicante e privo di tensione e una sceneggiatura che ha difficoltà a coinvolgere lo spettatore e non dà il dovuto risalto alle (interessanti) tematiche trattate come la violenza sulle donne e la massa popolare pronta a farsi giudice e carnefice.
Nel complesso si guadagna comunque una sufficienza.

Dramma dark tratto da Shirley Jackson. Pellicola tecnicamente curata che si lascia vedere. Non certo memorabile ma godibile.

Ci risiamo: ci troviamo nuovamente davanti ad una pellicola tecnicamente perfetta. Ambientato negli anni '60 la cura per i particolari è a dir poco maniacale, la regia è attenta ad ogni minimo dettaglio con Passon che riesce a trasformare ogni immagine in un quadro; la fotografia manda quasi in visibilio per le accuratezze che si riscontrano in ogni singolo fotogramma. Anche l'interpretazione degli attori è convincente con Taissa Farmiga sempre bella e brava, Crispin Glover che fa la sua parte ed un ambiguo e sorprendente Sebastian Stan. Il problema è che il contraltare a tutte queste positività è una storia inconsistente, una sceneggiatura priva di dialoghi rilevanti, di scene madri e di risvolti particolari. Tutto ruota intorno a ciò che rimane di una famiglia che anni prima era stata coinvolta in un parricidio ed ora è invisa a tutti gli abitanti del paese limitrofo; poteva venirne fuori un interessante approfondimento psicologico invece tutto scorre lento e se ne va senza lasciare nulla. Arriva alla sufficienza solo grazie a come è realizzato.

Buon film drammatico dalla venature horror. la parte del leone la fa il rapporto tra le due sorelle , rapporto sottile e delicato minacciato seriamente dall'arrivo di un uomo nella casa .
Le recitazioni sono passabili anche se la Famiga e soprattutto la Daddario non hanno questa grande espressività , il film lo tengono in piedi aiutate da una sceno grafia dark , opprimente , pesante e claustrofobica . Nella seconda parte il vortice della psicosi si fa angosciante e mantiene alto il ritmo .
Non sarà un capolavoro ma merita una visione .