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Girato più di vent'anni dopo rispetto al prequel e diretto da Stelvio Massi, regista abile soprattutto in poliziotteschi stile Il commissario di ferro (nonché autore de La banda del trucido, film famoso soprattutto per avere lanciato il personaggio di Er Monnezza, interpretato da Thomas Milian), questo terzo Mondo cane rappresenta una decisa svolta riguardo allo shockumentary e allo shock exploitation rispetto che al mondo movie di per sé, pieno zeppo di roba pesante (come bambini resi volontariamente storpi, animali massacrati in mattatoi, cadaveri colmi di eroina pura, autopsie, ecc.), stranezze varie, erotismo spinto e tanti commenti compiaciuti, autoreferenziali, fastidiosi, biechi e sarcastici, comunque non molto dissimili da quelli che si possono ascoltare comunemente sui mezzi pubblici, a scuola o al lavoro. Con questi sequel apocrifi inoltre si è persa anche la qualità tecnica e visiva che contraddistingueva i lavori di Jacopetti e Prosperi. Evitabile, ma Mondo cane 4 è pure peggio.