Un giovane genio, appena diciassettene (Eiji) esegue delle ricerche sulla secrezione dell’endorfina, riuscendo a sintetizzare una droga capace di mutare l’impulso del dolore e della sofferenza (inviato al cervello) in una sensazione di estremo piacere. Il sogno del ragazzo é quello di donare l’eterna felicità ai fruitori del MYSON (la droga viene così battezzata da Eiji), di rendere gioiosa anche la più disperata delle esistenze. Spinto da tale nobile proposito, somministra (a loro insaputa) la droga a tre ragazze e ne osserva furtivamente, munito di telecamera, gli effetti. L’esuberanza giovanile di Eiji sottovaluta un piccolo particolare: il dolore inteso dal ragazzo é puramente psicologico. Egli si basa sull’esperienza personale, essendo tormentato dalla sofferenza per la perdita del padre, ma i centri nervosi delle inconsapevoli “cavie”(alterati dalla droga), trasformano in piacere QUALSIASI forma di dolore...ed il dolore più frequente e banale é prprio quello fisico.
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