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Insieme a "piccolo Cesare" e a "scarface" questo di Wellman apre la pista ai gangster movie del futuro. Ovviamente anche questo film fece scalpore per il fatto di erigere a protagonista assoluto un delinquente senza scrupoli, un bravissimo James Cagney. Non siamo ai livelli del film di Hawks, che comunque è successivo a questo, ma poco ci manca. Ovviamente come negli altri casi la parabola non puo' che essere discendente ma il modo in cui finisce il gangster è superiore a quello dei film sopracitati. Un mix di emozioni incredibili, inclusa la compassione...
America, inizio Novecento. Il giovane Tom Powers vive di espedienti e di piccoli crimini insieme al suo migliore amico, facendosi ingaggiare da piccole bande, tutto contro il volere del fratello maggiore, che lo vorrebbe riportare sulla retta via, e alle spalle dell'ignara madre. Col passare degli anni, crescono gli attriti e la situazione si fa sempre più tesa... All'inizio degli anni '30, un'ufficiosa trilogia di film segna la nascita al cinema del genere gangster, che finirà presto per diventare uno dei più rappresentativi della settima arte; "Nemico Pubblico" è il secondo atto di questa trilogia inaugurale e, col senno di poi, a livello personale rappresenta anche il migliore. Del precedente "Piccolo Cesare", il film mantiene le caratteristiche essenziali della narrazione e i toni violenti ancora non smorzati dalle regole del Codice Hays, che entrerà in vigore a breve; anzi, se possibile, in alcuni sprazzi di violenza e atteggiamenti discutibili da parte dei protagonisti, si può dire che qui ci si spinge ancora più oltre.
Memorabile la scena dello "schiaffo" con il grappolo d'uva.
Com'era stato il caso per il precedente "Piccolo Cesare", anche qui il film ruota intorno all'interpretazione dell'attore principale: in questo caso, si tratta del bravissimo James Cagney, che ben presto diventerà uno degli attori più ricordati di questo periodo. E' proprio lui a rendere il film migliore del precedente, anche se solo in parte a causa della performance in sé: c'è da dire che come faccia e tipo, Cagney ispira senza dubbio più simpatia di Robinson nel ruolo del protagonista, ma aiuta anche il modo in cui il suo personaggio è scritto: non uno spietato bruto incapace di riconoscere la viltà delle sue azioni, ma un individuo più ambiguo, più affascinante nel suo mix di "buono" e "cattivo".
Powers sa che il suo stile di vita viene generalmente disapprovato, e che magari non è moralmente giusto, ma tiene duro perché gli permette di mantenere una famiglia cui, comunque, vuole ancora bene; prova ne sia che decide di tenere nascosta alla madre la verità sulla sua fonte di guadagno, sapendo che la farebbe soffrire. Da notare, inoltre, il modo in cui alla fine, dopo aver vendicato la morte del suo defunto boss, decide di propria volontà di venire incontro ai desideri della famiglia e cambiare vita, prima che gli eventi glielo impediscano.
Giova allo spettacolo anche la regia di William Wellman, più sicura e fluida di quella di LeRoy, e il modo in cui la vicenda vada oltre la semplice analisi di un uomo: qui, anche se in modo piuttosto sempliciotto e superficiale, si cerca di rendere chiara e comprensibile la condanna a uno stile di vita che causa più danni che benefici, e in generale il conflitto fra il protagonista e suo fratello aggiunge una gradevole sfumatura di grigio al tema. Al netto di una confezione non molto raffinata, "Nemico Pubblico" si dimostra un discreto passo avanti rispetto a quanto visto finora, grazie alla solidità delle interpretazioni, alla buona regia e al sempre valido messaggio di condanna.
La scena finale, con il corpo di Powers che viene letteralmente buttato dentro la porta d'ingresso mentre la madre è nell'altra stanza ansiosa di rivedere suo figlio sano dopo la convalescenza, è da brividi.
Secondo film che vedo con james Cagney, dopo "la furia umana". In entrambi i ruoli l'attore è apparso nella lista dei 50 cattivi di Hollywood. Il film è Inferiore sia a Scarface e Piccolo Cesare, coi quali forma i 3 titoli imprescindibili e la nascita di questo genere negli anni 30. Per quegli anni sicuramente un capolavoro, ma ad oggi è invecchiato un po male e risulta un po lentuccio nella parte centrale, e contiene i soliti clichè dell'epoca, in cui il protagonista viene fatto morire per "accontentare" la morale pubblica. Bello e drammatico il finale, dove viene enfatizzato lo stato d'animo della madre impaziente e felicissima di rivedere il proprio figliolo. Cult da vedere da tutti i cinefili e amanti del genere e per la celeberrima interpretazione del duro Cagney(che nel 49 farà ancora meglio con la "furia umana").
Un favoloso gangster movie con un mastodontico James Cagney. Regia favolosa, interpreti perfetti, forse pecca un pò nella sceneggiatura un pò di maniera, ma ciò non guasta un film veramente coinvolgente. La scena finale è entrata di diritto nella Storia del Cinema.
Un gangster movie anni '30 piuttosto povero nei contenuti,a differenza di uno Scarface dello stesso anno che risulta più avvincente e dal ritmo più serrato.rimane comunque una pellicola di tutto rispetto,specialmente per l'interpretazione di Cagney e per il drammatico finale.
C'è tutto quello che a inizio anni 30 ci si può aspettare di vedere da un gangster movie che narra una storia di soli 20 anni prima. C'è una buona ricostruzione delle città, dei mezzi, vestiti. Il film: ad oggi la figura di un gangster è quella dell'italo americano, con una particolare parlata. Questo film è crudo in tutti i sensi. Non ci sono le parti semicomiche come in 'quei bravi ragazzi', al quale somiglia come svolgimento della trama. Bambino, ragazzo, adulto, che si allontana sempre più dalla famiglia e dalla scuola per entrare in pieno nel mondo del crimine. La parte migliore del film e dalla metà in poi, dove aumenta un pò di drammaticità, perché sino ad ora sembrava un film biografico, con poco pathos. Gli attori per quegli anni sono anche bravi. L'ho visto in lingua originale e in italiano. Ad oggi (periodo del mio commento) trovate il dvd in edicola. Se fanno dvd di un film degli anni 30 significa che ha il suo valore. Per gli amanti del genere, sicuramente da vedere.
Un film brutale per l'epoca, la vita della strada sbattuta in faccia grazie ad una delle facce da cattivo più celebri di Hollywood: James Cagney. Una presenza scenica incredibile, un carogna indimenticabile.
Un film imperdibile! Soprattutto per l'interpretazione di Cagney, che l'ha consacrato come duro del cinema americano (etichetta che faticherà a togliersi di dosso). Wellman confeziona un film teso, che non dimentica nessun topos del genere e che contiene numerose scene indimenticate ed indimenticabili:
Ho sempre preferito "Scarface" a questo. Inizialmente le scene sono troppo veloci per riuscire a coinvolgerti a dovere, poi però prende forma e non smetti di amarlo. James Cagney durissimo, recita incisivamente facendoti assaporare tutti i momenti singolarmente efficaci della pellicola.Finale tutto da vedere. Il gangster - movie parte da qui: impossibile non vederlo per gli amanti di questo genere.
L'omicidio mentre l'uomo ( non ricordo il nome ) sta suonando il pianoforte colpisce. Dialoghi molto pungenti in alcuni punti e verso la fine tom in fin di vita che dice: "Non ero un duro, in fondo!"
Bella anche l'idea del camion per far rumore e coprire i veri spari!
Che emozione vedere per la prima volta James Cagney, e nel ruolo che l' ha reso famoso. Che sguardo, che presenza scenica. Classico e archetipo del filone gangster, in "Nemico pubblico", a differenza di "Scarface" -a questo punto il capolavoro di riferimento del genere- o "Piccolo Cesare", viene mostrata l' amicizia di due gangster fin dai tempi dell' adolescenza (chiaro come fosse il preferito di Scorsese vedi "Quei bravi ragazzi"); giustificando pienamente tutta l' evoluzione della storia e la discesa di Tom, un uomo intelligente, sospettoso, arrogante e violento. Eccome! Straordinaria in quanto probabilmente improvvisata la scena del pompelmo, riletta in chiave comica da Wilder in "Baciami stupido", e la sorpresa finale dietro la porta, è tuttora agghiacciante.
Uno dei precursori del gangster movie con un James Cagney ottimo. Senz'altro da vedere, anche se non si avvicina a capolavori come Scarface di Hawks o Piccolo Cesare.
suscitano solo simpatia questi "cattivoni" che mostrando il pugnetto ottengono tutto quello che vogliono. Sono assenti pathos ed emozioni, con un protagonista che sfoggia lo stesso sorriso qualunque cosa succeda. Solamente nella partefinale il film si riprende un po'.
Il percursore degli attuali gangster movie grandissimo James Cagney nel ruolo di Tom Power, e mitico il gesto del pugno! quest 'attore ha la faccia perfetta per il ruolo del cattivo
Il Gangester film nacque e dominò la scena nei primi anni 30, quindi subito dopo l'avvento del sonoro, nel periodo in cui in America il proibizionismo e la depressione crearono gang che rivaleggiarono per il controllo di varie allegre attività come il contrabbando di alcolici, la prostituzione, il gioco d'azzardo ecc. Non furono molti i film di successo del genere (si contano sulla punta delle dita) di quegli anni, ed uno di questi fu senz'altro Nemico Pubblico che consacrò la fama dell'attore più rappresentativo del gangester movie tale James Cagney, che insieme all'immenso Edward G. Robinson (Little Caesar) firmò i più bei film del genere. Al di là degli inevitabili stereotipi, il film è molto ben strutturato con la trama lineare e godibilissima. Molto particolare e ben riuscita la presentazione dei personaggi nei titoli di testa. I due pugnetti che Cagney usa dare amichevolmente alle persone a lui vicino, entrarono a far parte di noi poco più che bambini quando usavamo emulare le gesta dei nostri "Eroi". Che ricordi!. La splendida e sconvolgente scena finale da sola vale la visione di questo bellissimo film.
Ottimo film drammatico che pur avendo quasi 80'anni non accusa affatto la sua età. La storia si sviluppa nell'arco di un vent'ennio, a parire dal 1909, a Brookliyn, quando e dove Tom Powers, ancora ragazzino, insieme al suo inseparabile amico Matt, muove i suoi primissimi passi nel mondo della criminalità. Più avanti, in pieno proibizionsimo, i due sguazzano negli affari sporchi confermando appieno le premesse. L'ascesa delle gerarchie nel mondo della malavita è vigorosa ma il terreno sul quale si muovono è, ovviamente, minato e la tragedia è dietro l'angolo che attende. Magari di notte. Magari lungo un marciapiede lucido e scivoloso per la pioggia battente. Magari sotto un cappello ed un impermeabile, dietro la canna di un mitra. Eccezionale sotto molti punti di vista: trama se pur sostanziosa, molto semplice, lineare ed avvincente, buon ritmo, scene pungenti, veloci, ottimi dialoghi, fotografia nitida, memorabile recitazione con un ineguagliabile James Cagney che dà il meglio di se, finale semplicemente allucinante e, soprattutto, tanto tanto gangster-movie, intenso, saturo di dramma e romantico classicismo di genere. Consigliatissimo.
Un buon film nel suo genere, forse non un capolavoro assoluto. 8 se lo merita soprattutto per l'interpretazione straordinaria di James Cagney (cfr. com'è la "spremuta di limoni"?), l'unica canaglia del cinema americano che riesce a suscitare simpatia anche attraverso i suoi personaggi piu' negativi