nowhere special - una storia d'amore (2020)

Film molto semplice e allo stesso tempo molto toccante e commovente. Una storia dura da digerire...

Molto triste

Tema importante, risultato abbastanza piatto.

Leggendo il soggetto del film si potrebbe immaginare una storia strappa-lacrime con consumo continuo di fazzoletti, ma per chi ha visto "Still-life" sa bene che il buon Umberto Pasolini ha un rapporto molto dignitoso con l'aldila' che affronta sempre con leggerezza e come un momento di passaggio.

Un genitore alla ricerca della famiglia ideale per il proprio figlio che ancora cosi piccolo non puo' capire cosa sia la separazione da un genitore, soprattutto dopo aver vissuto gia' quello da parte della madre.

Ma la famiglia ideale è quella da "mulino bianco" ricca e con grandi spazi o altro? Lo si scoprira' alla fine. Ma non è poi quello che conta nel film. La cosa piu' riuscita è infatti il modo in cui piano piano nel bambino fa breccia il significato della morte.

Un film sicuramente straziante, che non ti lascia indifferente, ma che non ti fa consumare fazzoletti...per fortuna.

Delicatissimo.

Un film tanto semplice quanto schietto e sincero.
Scritto e diretto da Uberto Pasolini, NOWHERE SPECIAL è una sorta di favola triste ma, allo stesso tempo, aperta alla speranza, l'ultimo gesto d'amore di un padre verso il figlio di 3 anni.
Ben diretto e ben interpretato, non mostra nessun cedimento a livello narrativo instillando nello spettatore un senso di partecipazione e rispetto.

Nowhere special è una buona conferma riguardo il Pasolini regista. Una scrittura semplice con pochi fronzoli a cui viene evitata ogni tipo di trappola che possa portare al bieco sentimentalismo un film con una tematica del genere. Lo sguardo rimane sui binari dell'onestà, anche grazie alla bella interpretazione di James Norton e l'interazione con il piccolo protagonista. Se Still life si occupava del dopo morte, questo Nowhere special si occupa del prima non tanto nella galleria di personaggi, molto variegati, che si incontrano quanto far entrare lo spettatore nel cuore pulsante di questo film, cioè far comprendere l'inevitabile trapasso ed il concetto stesso di morte ad un bambno di tre anni. Peccato che non sia stato calcolato minimamente dalla giuria di Orizzonti.