omicidi di classe (1998)

Davvero un signor thriller, con venature da black comedy, ingiustamente sottovalutato anche dal Morandini (che su un famoso settimanale di informazione televisiva gli ha addirittutra dato un insufficienza!); il film però risulta essere un pò macchinoso nel finale, dove i colpi di scena e le new entry si sprecano.

Ci son rimasto un pò male però quando ho saputo che, alla stregua di un apparentemente geniale Acque profonde, il film non è di per sè originale, ma è una specie di remake, o comunque di altra versione, di un film del 1998 (di cui ora non ricordo il nome purtroppo), avente praticamente stessa trama.

Fenomenali comunque gli attori (spicca ovviamente Lillard, che di buoni film come questo ne ha fatti eccome, vedere Scream e La signora ammazzatutti per esempio; qui è un vero e proprio mattatore; mitica la scena in cui sembra di voler accettare la promozione proposta dal preside e finge di piangere), anche se dò ragione a chi dice che l'idea che stà alla base del tutto (se uno dei tuoi compagni di università si suicida, tu sei automaticamente promosso col massimo dei voti) sà molto di leggenda metropolitana.
O se comunque quest'ultima era un indizio in più per far capire l'aria grottesca e farsesca del film, allora era meglio se il regista la presentava in modo più soddisfacente a dirla tutta.

Molto buona la fotografia tendente a toni e colori scuri, molto riuscita l'atmosfera notturna, buona la regia di Rosen (sceneggiatore di Una cena quasi perfetta) per 82 minuti che non stancano nel modo più assoluto.

Perfetta la citazione scherzosa a The deer hunter di Cimino.

Il quadro che ne esce fuori relativo agli studenti non è poi così lontano dalla realtà...
A volte non c'è solo esuberanza e stupidera nei ragazzi, ma vero e proprio irrispettoso arrivismo nei confronti di chiunque.

Da vedere, assolutamente.

SPOILER