operazione overlord (1975)

La storia di questo giovane soldato di nome Tom, può essere la storia di tanti altri nel periodo precedente allo sbarco in Normandia, l'Operazione Overlord appunto. Questo giovane non ha caratteristiche peculiari che ne fanno un qualcosa di diverso rispetto agli altri. Lo stile secco e gelido dell'inserimento di questo giovane nell'ingranaggio della guerra è uguale per tutti. La sua storia personale è un percorso di formazione militare, di entrare nei meccanismi di quell'ingranaggio. Girato in bianco e nero, Overlord si alterna tra sequenze fiction e materiale di repertorio documentaristico. Tale espediente da una parte è una scelta che risparmia sul budget, ma dall'altra ha l'obiettivo di far vedere il destino del singolo individuo con la Storia con la esse maiuscola ed è proprio questo l'elemento migliore del film. Gradualmente il bianco e nero della finzione e della Storia tendono a sovrapporsi (la fotografia è di John Alcott, non uno qualunque). L'individuo è diventato un semplice ingranaggio della Storia, inglobandolo in sè stessa. Struggente la voce narrante dell'ultima lettera ai genitori prima di andare al fronte. L'attesa di quel momento fatidico è vissuto più con rassegnazione che dalla puara. Lui, come tanti altri, sono carne da macello verso le spiagge della Normandia.