otesanek (2000)

L'appettito insaziabile del piccolo (si fa per dire) Otik non è altro che un rifleso di una società che a sua volta ci fa mangiare di tutto e di più. Molto spesso in questo film di Svanlmejer i personaggi mangiano, con bocche che si nutrono di cibo messe bene in primo piano. Otik nasce soprattutto dal desiderio di una donna sterile di avere dei figli. Tale desiderio diventa prima ossessione per sconfinare nella follia anche quando, con ogni mezzo giustifica, l'agire del proprio figlio. Un senso di maternità perverso. Ma non è solo quello, anche il desiderio di avere degli amici da parte della bambina nutre Otik, che diventa complice a sua volta delle uccisioni del mostro, la cui natura è intimamente collegata a sogni infranti, compensati dalla bulimia di ingoiare qualsiasi cosa, commestibile o meno. Una fiaba nera surreale molto pungente e purtroppo molto attuale su mostri che vengono partoriti e nutriti da noi stessi.

Svankmajer ... ce ne fossero.

L'unica cosa a non avermi convinto appieno è il finale.

Per il resto, un capolavoro. L'immagine di lei col "coso" in braccio e il velo in testa come nell'iconografia della ******* varrebbe da sola due ore di film.

Bellissimo film di Svankmajer, come sempre dallo stile inconfondibile e dalla qualità eccelsa. Vi sono altri film del grandissimo regista ceco che gli ho preferito, ma anche Otesanek rimane senza dubbio una piccola perla.

Pinocchio senza la rassicurante ed edificante ipocrisia morale e sociale che sostiene le favole occidentali. Questa grottesca rappresentazione è pura estetica, è terrore atavico, è la viscerale incarnazione della fame, del desiderio, della vita sociale. Non come le cose dovrebbero essere, ma come a volte sono o come potrebbero.
Magistrale la regia, una regia dialettica, narrante, divina la madre isterica e la bambina sola e annoiata.

Senza senso

Dopo Alice, qui J.S getta le basi per quello che sarà poi il suo capolavoro 5 anni dopo.
Una favola pazzesca, nel puro stile del regista, con personaggi a dir poco indovinati.
Unica pecca forse (che non intacca comunque la positività del giudizio) l'eccessiva lunghezza.

La prima parte secondo me è veramente bella, con la tragicità della coppia che vede neonati ovunque e con l'ancor più tragico sentimento che la donna inizierà a nutrire verso quel pezzo di legno. In seguito si perde il realismo (prima era visionario e basta) e la creatura prende vita e si comporta come nella favola... da lì per me il film è un po' calato in quanto è diventato più irrealistico, ma soprattutto più prevedibile. Però i personaggi son veramente ben curato, la bambina bruttina è eccezionale. E poi tutte le immagini del cibo, le visioni, un po' di splatter cauto. Si, veramente qualcosa di particolare e da visionare...

Sempre grande Svankmajer. Una sorta di favola surreale dai toni un po' cupi. Svankmajer mostra un universo di personaggi odiosi: una donna con la fissazione della maternità, l'insignificante marito, una bambina fastidiosissima e un vecchio pedofilo.
E' il lavoro più lungo del grande regista ceco, dopo un ottimo inizio, in alcuni punti sembra procedere troppo lentamente ma il finale è ottimo.
Ancora un applauso a Svankmajer.

Mostruoso! Svankmajer affina sempre di più la sua arte sublime rendendo il suo cinema, normalmente abbastanza ostico, fruibile come il più agevole dei racconti. Ma non rinnega le sue origini. La casa con la scala a chiocciola sembra essere parte integrante del suo immaginario freudiano. Secondo me Svankmajer ha avuto il merito di rendere su pellicola le idee filosofiche e a loro modo innovative di Freud, senza però sfociare nell'intellettualismo gratuito.
"Otesanek" è infatti anche pellicola di grande spessore e umanità, ovviamente indagata con occhio satirico e sofferente. Penso a quella meravigliosa scena iniziale, in cui Karel vede bimbi dappertutto, addirittura sul banco del pesce (qui abbiamo la fantasia surrealista del maestro ceco al massimo livello). Oppure anche al personaggio della portinaia, quando nella scena sublime in cui va a lamentarsi dal poliziotto, afferma sconsolata: "La gente sparisce e non importa nulla a nessuno". Otesanek continua la riflessione di S. sul cibo. Il cibo sembra ossessionare il regista, come del resto lo ossessiona qualsiasi cosa sia fonte di un piacere di tipo primordiale. Ma del resto è difficile chiarire dove penda il favore di S. verso i suoi personaggi. Nessuno sembra negativo, eppure sono personaggi illustrati in tutta la loro mediocrità. Sembra salvarsi al 100% solo la vecchia portinaia, personaggio solitario e stoico, caratterizzato da una profonda saggezza, anche se irrimediabilmente cinico e scostante. Svankmajer firma così un film bellissimo, un'epopea travolgente, degna del miglior Ferreri.

Capolavoro del grande Jan!

Sileni l'ho amato, questo un pò meno...

Commedia folle e grottesca di Swankmajer, anche qui presente la tecnica dello stop motion. Qualche dubbio nel finale, ma nel complesso è ok!

Bellissima fiaba grottesca di cui si potrebbe scrivere all'infinito...mi ha lasciato abbstanza perplesso il finale però.

Adoro questo regista capace di colpirmi in positivo con ogni suo lavoro.
Questo Otesanek,racchiuso nelle sembianze di una favola,è in realtà molto di più.
Riesce a scavare nelle paure e nella mente umana.
Comunque non il mio preferito di questo regista,Sileni "aka" Lunacy rimane il suo capolavoro a mio avviso.

Quarto lungometraggio del genio ceco Svankmajer,forse il suo migliore che ho visto fino ad ora.
Questa volta il tema della maternità e della nascità è sviscerato in maniera grottesca e surreale come piace al regista,con il suo stile unico e riconoscibilissimo fatto di stop motion (relativamente poca),tantissimi primi piani e ossessioni e perversioni trattate in maniera surreale come pochi sanno fare. Le sequenze iniziali sono un colpo al cuore visionario unico,poi il film si mantiene sempre su livelli alti ma scade un pò negli ultimi 20 minuti. Peccato.
Tra l'altro il regista si cita più volte,ad esempio il primo piano della bocca della bambina che legge una fiaba è un rimando evidente al primo lungometraggio di Svankmajer, Alice.
Oppure il padre della bambina,già presente in Conspirators of pleasure,a un certo punto guarda in tv una pubblicità che altro non è che il corto Meat love del regista (tra l'altro con il titolo di un altro corto,Flora).

I personaggi sono grotteschi e unici,forse il meglio riuscito è la mitica bambina precoce,ma anche la sua famiglia e i coniugi Horak sono straordinari.
Geniale poi il vecchietto pedofilo


SPOILER

Provocatorio ma anche molto doloroso e struggente,specie nelle scene in cui la mamma accudisce il pezzo di legno. Poi verso il finale si perde qualcosa in termini di sorpesa ed emozioni. La sequenza finale è riuscitissima,comunque.

La vera pecca non riguarda il film in sè,ma il fatto che in Italia non è reperibile niente di Svankmajer in Dvd o altro. Quindi consiglio vivamente a chi ne ha la possibilità di scaricarlo in qualche modo,non è possibile che ci privino di capolavori surreali come Otesanek.

"Otesanek" ha l'impianto di una fiaba e, di conseguenza, è semplice e complessa allo stesso tempo.
Le immagini sono tipiche del regista, maestro dell'espressionismo cinematografico, e coinvolgono a livello grottesco e surreale, senza toccare tasti drammatici o comici.
E' sicuramente un film interessante, ma appartiene ad un tipo di cinema che deve piacere.
Non mi ha convinto la regia: i troppi primi piani e l'uso smodato dello zoom sono una pecca notevole.

forse il film + accessibile di svankmajer e forse per questo quello che mi è piaciuto di meno.Sia chiaro è 1 capolavoro ma preferisco lo svankmajer + cupo di sileni e di alice . Personaggi memorabili su tutti il vecchio pedofilo e alzbetka :)

capolavoro assoluto.

Capolavoro!
Nonostante il passaggio a Venezia ora è quasi dimenticato e non ha avuto distribuzione.
Svankmajer riesce a fondere con coerenza tutte le sue ossessioni traendo spunto da un'antica leggenda.
La fusione tra ossessivo desiderio di paternità/maternità, sequenze genialmente grottesche, esplosioni horror, perversioni sessuali, personaggi perfetti è assolutamente irripetibile.
Splendido il personaggio della piccola Alzbetka, bambina esilarantemente cinica e solidale con il "mostro", alla faccia delle starnazzanti bimbette stile Dakota Fanning.
DA VEDERE A TUTTI I COSTI!!!!!
W SVANKMAJER!!