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Nonostante si sia rivelato un soggetto con una sceneggiatura vuoti, si sono visti tanti spunti abortiti per miopia (ad esempio, l'introspezione personale di Ganz, che tra l'altro, per quanto mi riguarda, è stato il traino della prima metà della pellicola). Finale privo di senso (della realtà) con un "volemose bbene" generale senza un battito di ciglio; pubblico contento e tanti David, che contano come il mio parere su un flim. Tra il quattro e il cinque.
Decisamente stucchevole, meglio il frizzantino Agata e la Tempesta.
Eccessivi i 10 david di donatello raccolti dalla pellicola, addirittura gratuiti quelli per Battiston e Marina Massironi che nei propri personaggi non hanno nulla di speciale.
Nota di menzione per Licia Maglietta, semplicemente perfetta nel suo ruolo di Alice nel paese delle meraviglie, e per Antonio Catania, assolutamente credibile nella figura del sanguigno e arrogante marito.