panic room (2002)

Finalmente sono riuscito a vedermi Panic room, un thriller firmato dal buon David Fincher abbastanza carino.
Ovviamente siamo distanti da alcuni grandi film del regista, ma Panic Room il suo compito lo sa svolgere abbastanza bene, c'è qualche difetto in sceneggiatura, soprattutto nella prima parte, dove fa abbastanza fatica a decollare e alcune scene sono abbastanza irrazionali.
Molto meglio invece la seconda parte, il film decolla molto bene e si fa più adrenalinico, c'è molta tensione e nulla va dato per scontato, onestamente ne sono rimasto impressionato.
La scenografia e i colori della fotografia sono l'arma in più del film: con quel verde gelido, insaturo che distingue buona parte delle opere di Fincher, e che incredibilmente non uccide il colore ma lo esalta in modo tale da creare lo scenario ideale in cui i personaggi si muovono a rappresentare un ipotetico, violento gioco di scacchi basato sugli istinti primordiali.
Il tema principale in panic room è l'istinto di sopravvivenza: l'unica fiammella di sentimenti brucia tra madre e figlia, non si cerca di approfondire le psicologie dei personaggi, si preferisce piuttosto affidarsi ai loro istinti primari (paura, avidità, spirito di sopravvivenza, combattività, pietà).
La prova attori invece così e così, non mi hanno convinto appieno, si salva la bravissima Jodie Foster, ma il resto non mi ha convinto molto: Forest Whitaker (attore che apprezzo) mi è sembrato totalmente fuori ruolo, odioso invece il personaggio interpreatato da Jared Leto.
Peccato per la prima parte, se no gli avrei concesso sicuramente un voto più alto. Guardabile.