Questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei nostri animali domestici, il profondo legame che hanno con le famiglie che li amano, e risponde alla domanda che incuriosisce da sempre chi ha un animale domestico: cosa fanno veramente i loro cuccioli quando rimangono soli in casa?
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Senza infamia e senza lode. A livello grafico, la qualità si è alzata ulteriormente: a chi, come me, piace osservare i dettagli, noterà il salto in avanti nel pelo degli animali ad esempio, o in certi sfondi, davvero pazzesco. Era già alto nel primo, ma qui la cura è ulteriormente e sensibilmente aumentata. Per il resto, non è niente di che. La storia è discreta ma non eccezionale, meglio di quella del primo. I momenti divertenti sono ben inseriti all'interno della storia, senza forzature o espedienti ridicoli (tipo le scoreggine o i ruttini che piacciono tanto alla illustre D), dall'altra parte non c'è nulla di estremamente esilarante. Si sorride molto e si ride poco. Una cosa che non riesce ad andarmi giù agevolmente, già dal primo, è il doppiaggio, di altalenante qualità. Questa imposizione di mettere personaggi più o meno famosi ad improvvisarsi doppiatori deve finire. Apprezzo l'impegno, ma talvolta la qualità lascia davvero a desiderare. A parte questo, un discreto film d'animazione, adatto a tutti.
Beh decisamente meglio del primo come ritmo, contesto e divertimento, e la parte campagnola formatrice poi mi ha ricordato un po' il vecchio "Scappo dalla città". Il coniglio è meno pazzo e la tigre coccolona è una scemenza, ma c'è una buona divisione dei compiti tra gli animali, fatti ancora una volta di un bene invidiabile. Il non essere troppo apprensivi è un buon messaggio e in generale il film fa sorridere spesso senza privileggiare o sminuire nessuno. Certo, rimangono alcuni clichè come il giostraio pennellone, malefico e pure russo, e qualche sporadica trovata moderna non proprio bellissima (tipo i "croccantini" nella lettiera o l'investimento ripetuto), ma sono piccolezze.
Un sequel gradevole nel complesso ma è la parte finale che offre il maggior divertimento, grazie a scene dinamiche e molto simpatiche. Ci si emoziona pure e i bambini gradiranno molto.
Pets 2 offre il minimo sindacale che ci si aspetta, assicurando sarcasmo e gag slapstick: sembra però avere una narrazione meno coesa del primo. Pets 2 tutto sommato fa parte di quel filone di cinema d'animazione americano a medio-alto budget in cui si deve far ridere e rappresentare personaggi buffi.