pontypool - zitto o muori (2008)

Un buon film indipendente made in Canada, che mostra ancora una volta come un'idea originale possa ampiamente sopperire alla mancanza di un budget milionario.

SPOILER
Questo è il tipico film horror che confesso mi rende felice.......e che apprezzo nonostante i difetti.........perché si nota la voglia di fare,di realizzare qualcosa di nuovo ed originale.
Siamo davanti ad una pellicola low-budget,interamente ambientata all'interno di una stazione radio dove i dj tentano di capire cosa sta succedendo al di fuori,dove una sorta di follia sembra aver contagiato gli abitanti di una tranquilla cittadina canadese.
La tensione per tutta la prima parte del film sale lentamente,non si vede assolutamente nulla,possiamo solo ascoltare le terribili descrizioni che un "inviato" della radio e alcuni testimoni fanno degli eventi ed è secondo me la parte migliore,quella più intrigante....... quando si scopre invece che la pandemia è causata dalla comprensione e ripetizione di alcune parole (cosa originalissima e che mai si era vista al cinema) il regista riesce quasi a mandare tutto in vacca con una spiegazione parecchio tirata via e che nel tentativo di dare un senso logico e razionale agli eventi mostrati,diventa parecchio ridicola e priva di tensione.......
Di buon livello l'aspetto tecnico,il regista sfrutta bene l'ambiente ristretto per costruire una buona atmosfera di tensione,che va a scemare come ho già detto solo nella seconda parte a causa della sceneggiatura.
Decente la recitazione......
Un horror parecchio originale che lascia un po l'amaro in bocca ma che si farà sicuramente apprezzare e seguire con piacere dall'amante del genere.

L'inizio è promettente, molto coinvolgente; una variante dei film sugli zombie.
Si vive il clima teso e angosciante, caratterizzato dal susseguirsi di notizie che spesso appaiono come uno scherzo.
Poi arrivano i chiarimenti e cala drasticamente nella seconda parte, diventa lento, noioso, confusionario.
Finale deludente e ambiguo.

Prima parte di film intriga abbastanza invogliandomi a continuare , ma man mano che si va avanti inizia ad annoiarmi , magari m'aspettavo di più col passare dei minuti e ne son rimasto deluso , ma vabè , il film tiene però non mi vien la voglia di rivederlo

GOODMORNING PONTYPOOL!

E non è propriamente un buon giorno nella cittadina di Pontypool quando all'improvviso strani accadimenti scuotono l'infreddolita quotidianità dei suoi abitanti che, tramite una piccola radio locale, apprendono di fatti strani e sanguinosi che si susseguono in maniera incomprensibile.
Una storia interessante che prende spunto da un romanzo e che viene realizzata in maniera coinvolgente, anche se a volte confusa, basandosi più sul racconto che sulle immagini e che solo nel finale presenta momenti di reale inquietudine.
Quello che però non mi ha convinto è la troppa enfasi nei dialoghi che a volte risultavano caotici, anche se credo che fosse voluto, mostrando poca linearità. Ma nel complesso il film credo che meriti un voto positivo per la sua capacità di coinvolgermi e per la discreta prova del cast, credibile ed affidabile.

Un altro differente approccio verso il filone zombesco, purtroppo riuscito solo in parte. All'inizio il film gioca sul terrore dell'ignoto e per questo risulta teso e claustrofobico come si deve; poi, quando cominciano a saltar fuori le spiegazioni per svelare il mistero, il film si disintegra e, nonostante qualche sporadica sequenza azzeccata, minuto dopo minuto lascia sempre più spazio alla noia; colpa anche di un cast scarsetto e di dialoghi e situazioni sempre in bilico tra l'inquietante e il demenziale.

Peccato, gran potenziale sprecato.
Comunque un prodotto non del tutto disprezzabile e con un paio di sussulti piazzati a dovere; sempre se si sorvola sulle suddette lacune, troppo accentuate dopo la prima ottima mezz'ora.

Un'idea di base veramente interessante non riesce, purtroppo, a dar vita a un film sufficiente. L'inizio è buono, regna un inquietante attesa e la mancanza di informazioni su questo fantomatico virus contribuisce ad aumentare l'attenzione dello spettatore. Poi, quando iniziano le spiegazioni, la storia non riceve la spinta sufficiente per affrontare una buona conclusione e si perde nella noia. Peccato. Una delle tante, troppo buone idee mal sfruttate!

Originale rispetto ai soliti film sugli zombie, ma non per questo può definirsi un bel film. Per la verità la prima parte è bella: la singola ambientazione, le segnalazioni confuse che arrivano all'esterno, un protagonista all'altezza... Poi però arriva il dottore e con lui la frittata! Spiegazioni confuse e idee bislacche



SPOILER

Nel complesso non sono rimasto troppo soddisfatto. Nonostante le buone premesse.

Certamente molto singolare questa pellicola...Diciamo che come originalità e contenuti ha il suo valore ma l'ho trovata un pò pesante da seguire...a parer mio sarebbe stato meglio farne un corto...comunque vale la pena darci un occhiata

Per tutti gli escrementi del mondo questo film e noiosissimo e inutile.
Sono riuscito a vederlo tutto con anfetamina e cocaina........
Che Pa.lle

Non sempre quello che è "anomalo" è necessariamente originale-positivo. Lho trovato ripetitivo, noioso, prolisso per la prima metà... ci può stare che non abbia capito la "genialità" dell' intento, ma io sono rimasto scioccato piu che altro per il senso di quello che stavo vedendo...

voti assurdi ragazzi, a volte si filosofeggia su pellicole ottime andando a trovare l' ago nel pagliaio.. invece qui mi ritrovo una sfilza di 7.
We ci puo stare che non lo abbia "capito" io...

Un horror che ho visto casualmente attirata da alcuni commenti del sito e devo ammettere che ne è valsa la pena. Lo consiglio agli appassionati del genere.
La prima parte è davvero accattivante, atmosfere cupe e claustrofobiche al punto giusto e una voce on air, interpretata nell'originale da Stephen McHattie, che riesce a catturare al meglio lo spettatore.
Il film non brilla di sicuro per originalità, impossibile non notare infatti l'omaggio a Welles che nel 1938 terrorizzò un paese con la "Guerra dei mondi", però risulta essere un intrattenimento convincente.
Seconda parte meno brillante della prima.

Qualcosa di nuovo si riesce a vedere in questo piccolo horror che prendendo uno scenario di base La guerra dei mondi di Welles e contaminazioni romeriane, opera una variazione importante rendendo il linguaggio parlato come fonte pandemica di un contagio raccontato in diretta da una stazione radiofonica. Il film fino all'imminenza del finale funziona bene perchè riesce a creare quella tensione determinata da quel qualcosa che potrebbe scatenarsi all'improvviso, unita all'atmosfera claustrofobica della stazione dove il resoconto degli avvenimenti si fa sempre più incessante. Peccato che nel finale perda un po' la bussola con i classici spiegoni che allentano molto il ritmo.

Deludente tentativo di sperimentare un nuovo tipo di contagio che rende le persone simili a zombie...sono le parole stesse, o alcune di queste, a diffondere il virus...
Questo lo si scopre dopo piu' di un'ora in una trasmissione radiofonica gestita da tre persone nel bel mezzo del nulla...manca l'ambiente esterno, e questo rallenta a dismisura il film non creando mai i presupposti per un po' d'azione...poi arriva il ridicolo medico e il gioco è fatto!
La sceneggiatura è un collage di assurdita' e frasi senza senso messe a casaccio,compreso il breve filmato che succede ai titoli di coda!
Unico momento inquietante sono le telefonate dell'inviato...

Interessante fino a meta' poi il film cade nel ridicolo..Una perdita di tempo,voti aussurdi

originalissimo zombie-movie che al posto di teste spappolate preferisce metter una solidità della storia,dunque poco sangue ma finalmente un'idea degna d'esser chiamata tale.

Il mio voto va tutto all'originalità dell'idea che merita veramente.
Mai vista (personalmente) una teoria del genere sulla diffusione di un virus.

Ci si aspetta sempre qualcosa di più proseguendo nella visione del film e forse si rimane delusi da alcune imprecisioni. Alle volte lento, alle volte confusionario. Credo che seguendolo bene si riesca comunque a capire il modo di trasmissione del virus. I personaggi potevano essere meglio caratterizzati.

In generale non mi è spiaciuto, voto soprattutto l'idea più che la realizzazione.

Originale senz'altro, e questo gli guadagna 1 punto, ma troppo lento e confusionario, e questo va a discapito della tensione; inoltre la spiegazione della ragione dei fattacci è molto ma molto stiracchiata. Tutto sommato mi sono annoiato a morte.

il film finisce...ma la sensazione di incompiutezza resta.
film, secondo me, molto affascinante ma allo stesso tempo anche molto pretenzioso.
la trama e'ottima, ma l'inevitabile voglia di chiarire punti oscuri (come si diffonde il virus?) finisce col togliere piu che aggiungere la tensione creata fino a quel momento.
progetto ambizioso che avrebbe richiesto uno svolgimento piu' dettagliato, a costo di diventare anche piu'complicato.
una prima parte troppo lunga lo rende un tantino pesante, dovrebbe servire a caratterizzare meglio i personaggi, ma finisce con l'essere piuttosto persuasiva.
non credo che ad una seconda visione si potrebbero carpire meglio certe logiche, credo piuttosto che il potenziale del film non sia stato sfruttato a dovere.
peccato.

Mhà, che dire?
Nella prima parte il film sicuramente intriga, c'è tutta la tensione creata dall'attesa e dalle incognite, ci sono le testimonianze , un messaggio criptico e un ambiente claustrofobico ben combinati tra di loro.
Ma poi... poi arriva la spiegazione dell'arcano, una spiegazione confusionaria buttata un pò là che delude e spezza decisamente il pathos creato fino a quel momento.
La regia è buona ma non basta, la sceneggiatura zoppicante alla fine prevale è resta la sensazione di aver assistito ad un film che poteva essere molto meglio.

L'idea è originale, ma tutto si chiude qua. Perchè il film è noiosetto, manca di tensione, quella poca che si crea dovrebbe poi trovare spiegazione nel finale, ultima speranza di salvare il film. Invece proprio il finale è deludente, confusionario e abbastanza senza senso a mio parere.

Ogni tanto capita che all'improvviso arrivi qualcosa di nuovo in ambito horror, raramente ma capita... Questa volta tocca ad un innovativo zombi movie proveniente dal Canada: prodotto indy girato in una location e con una manciata di attori che racconta l'apocalisse e l'avvento di una specie di non morti dall'ottica di uno studio radiofonico, in uno stile che richiama Orson Welles e il suo famosissimo anedotto riguardo alla Guerra dei Mondi...

Poco sangue, giusto un paio di sequenze di massa, nessuna fuga, nessun trucco per ucciderei non morti, azione ridotta all'osso ma tutto è perfettamente calibrato quantomeno fino ad una mezz'ora dalla fine... Nella parte centrale infatti si toccano punte di notevole tensione, che però tende a smorzarsi in un'ultima parte che poteva si essere gestita meglio, ma che quantomeno lascia il film aperto a più possibili interpretazioni...

Ottimo cast in cui brilla un perfetto Stephen McHattie con tanto di volto ruvido che parla di una vita fatta di delusioni e una voce profonda come la grotta Krubera... Regia adeguata al caso con un ritmo lento che si adatta perfettamente ad una sceneggiatura che è la vera protagonista del film (non per nulla il virus si propaga proprio attraverso il linguaggio)... McDonald sa il fatto suo e lo dimostra anche nel grottesco andante dei Lawrence and the Arabians (il cui cantante è lo scrittore del libro da cui il film è tratto) e nel finale, mezza presa in giro al cinema pulp, soprattutto quello di matrice tarantiniana!

Purtroppo non tutto gira perfettamente: aldilà di un'ultima parte che lascia il fianco a qualche difetto di troppo, ogni tanto l'ottima sceneggiatura ci si incarta un pochino su spiegazioni un pò confuse e il personaggio del medico non convince completamente ma nel complesso Pontypool è indubbiamente un'opera interessante e coraggiosa... Un tentativo fondamentalmente riuscito di coniugare spunti classici del genere (l'assedio) con un punto di partenza innovativo che prende le distanze da quello che normalmente ci viene propinato...

Ennesima dimostrazione che gli horror non si fanno con i soldi ma con le idee... In attesa del seguito che dovrebbe arrivare a breve, consigliato a tutti gli amanti del genere in cerca di qualcosa di diverso dal solito!

Non so che dire...è un film visivamente semplice ma concettualmente molto complesso e che si può interpretare in vari modi (specie il finale)...
la tensione è alta, specie in un paio di scene, ma un pò di gore in più avrebbe fatto bene.
Non per tutti ma per chi cerca un horror alternativo.

Pontypool è un film assolutamente geniale, un concentrato di tensione girato con gli spiccioli della spesa ma arricchito da una tematica del tutto inusuale: un virus che si diffonde attraverso l'uso di determinate parole e concetti.

Bellissima la prima parte caratterizzata da dialoghi fiume in cui la tensione e il disagio nello spettatore crescono lentamente grazie al non visto: tutto ciò che accade fuori le mura della stazione radiofonica ci viene raccontato attraverso testimonianze deliranti, urla e notizie confuse. Momenti di angoscia pura che vanno un pò a perdersi con il passare dei minuti, causa parentesi ironiche del tutto fuori contesto. Il risultato finale cmq non è in discussione, Pontypool è un horror che stupisce soprattutto per la freschezza di idee. E nonostante la natura low-budget, è un film girato a mestiere, con un'ottima fotografia e un paio di momenti splatter davvero niente male.

Uno speaker non più giovane e senza peli sulla lingua ,le sue due collaboratrici,una radio locale all'esterno della quale avviene qualcosa di agghiacciante.Ingredienti primari di questo interessantissimo horror in cui la parola sovrasta la potenza dell'immagine.Le scene gore sono praticamente assenti e la pellicola vive per intero su una tensione accresciuta magistralmente attraverso informazioni frammentarie e incomprensibili testimonianze oculari, tra cui quella di un inviato capitato nel bel mezzo di quello che potremmo definire un catastrofico casino.
Non siamo in presenza dei soliti zombie,anche se gli infetti li rievocano per abitudini alimentari,la costruzione dei fatti sembra omaggiare Orson Welles che tramite annunci radiofonici nel '38 mandò nel panico mezza America con la sua "Guerra dei mondi".Lo spettatore di "Pontypool" è in balia della stessa situazione,informato dalla ruvida voce dell'ottimo Stephen MacHattie,può solo immaginare le efferatezze che hanno luogo al di fuori del fabbricato.
Prima parte eccellente,poi sopraggiungono le spiegazione tendenti verso una soluzione contorta e sbalorditiva,il virus infatti è intrinseco ad ogni soggetto,i protagonisti saranno costretti a negare una parte della loro umanità per sopravvivere, delineando così un quadro decisamente ansiogeno nella sua spaventosa teoria.
Nell'epilogo purtroppo la tensione costruita con buon metodo da Bruce McDonald rischia una caduta verticale causa arzigogolate delucidazioni e a un'ironia ,non so fino a che punto voluta,poco compatibile con il contesto generale."Pontypool" ,piccoli difetti a parte, è un film affascinate e sottilmente inquietante ,da consigliarsi a chiunque cerchi qualcosa fuori dal comune.

Thriller abbastanza originale, tratto da un romanzo, interamente girato all'interno di una stazione radiofonica con (comparse zombiche a parte) solo 4 attori. Già dai bellissimi titoli di testa si ha l'impressione di essere davanti ad un' opera ispirata e particolare, e questa impressione non verrà per fortuna mai smentita.
Due le idee di base: il linguaggio (o meglio la comprensione delle parole) come strumento di trasmissione del virus, con annesse interessanti implicazioni metaforiche, e la decisione, dettata probabilmente anche dal budget, di non mostrare mai quello che sta succedendo all'esterno, lasciando che tutto venga suggerito dalle voci che arrivano in radio (come fece un certo Orson Welles qualche annetto prima…).
Da un punto di vista scenico la baracca è quasi tutta sulle spalle dell'attore protagonista, un grande Stephen McHattie nella parte di un anziano dj disincantato e libero d'intelletto, la cui voce calda e impostata ci delizia per almeno 3 /4 di film.
Stupenda la prima parte, minimo utilizzo di sangue (bene così), e bella l'idea dell'antidoto, anche se sul finale qualche perplessità mi è rimasta.

Difficile commentare questo film senza rovinare alcune sorprese che secondo me è meglio non conoscere prima della visione.
Posso solo consigliarlo e dire che in alcune sue parti questo gioiellino è veramente efficace nel creare ansia, tensione e curiosità nello spettatore.
Lode alla regia, solida fino alla fine, e all'attore protagonista Stephen McHattie, da oscar.

Non conoscevo questo film, è stata una gran bella sorpresa.
Parte molto in sordina, per poi entrare in un crescendo di tensione man mano che la trama si sviluppa. Bellissime e curatissime sia la fotografia che l'ambientazione.
Non è il classico horror e sicuramente non è un classico zombie movies: lo splatter è quasi assente.
L'horror, in questo film, è dato più che altro dalla tensione. Una tensione che si sviluppa in una radio locale, quando i 3 protagonisti si rendono conto – ascoltando le notizie frammentate e confuse che giungono dall'esterno – che qualcosa di grosso e terrorizzante stà avvenendo in città, vicino a loro. La gente sembra impazzita, ci sono notizie di disordini inspiegabili.
E' una tensione che si gioca sulle parole, sulle notizie, sulle espressioni del viso dei protagonisti, sui loro scambi di sguardi allibiti e impauriti. Ed è per questo che l'interpretazione degli attori in questo film risulta importantissima e loro sono tutti all'altezza del compito: in particolare l'attore che interpreta il Dj Grant Mazzy.
Un consiglio: guardatelo in lingua originale, lo speaker è davvero bravo e mai come in questo film la voce ha un ruolo fondamentale nell'interpretazione.
Chi vuole può avere anche uno spunto di riflessione: è giusto che una radio continui a trasmettere, quando il mondo è infestato da un virus che…


SPOILER
E' giusto chiudere la trasmissione radiofonica, oppure bisogna continuare perché il pubblico ha diritto in ogni caso ad essere informato?
Finale molto ambiguo. Finisce proprio male, oppure bene? Io lo interpreto come da spoiler:


SPOILER

non-il-solito-zombie-movie...il finale non mi è piaciuto.

Questo film è davvero una sorpresa...
i primi 3/4 di film sono addirittura eccezionali, la fine un po' scade.
La storia è proprio senza senso però finalmente ho visto un film che non si può definire banale!
Mi sono fatto anche delle grasse risate quando

SPOILER
ma è un bell'horror, anche se non fa paura.
Lo consiglio ai ritardati che hanno apprezzato SAW VI , così capiscono cosa è l'atmosfera horror.

Come detto nel primo commento in modo ottimo, la forza di questo film sta tutta nell'orrore suggerito, nell'incertezza di quello che succede fuori dalla stazione radio (ci metto dentro anche le belle interpretazioni degli attori soprattutto del dj Grant Mazzy (ahaha) mi è piaciuta la parte iniziale, le notizie che si susseguono, l'intervento del giornalista della tv nazionale che chiede lumi su quello che succede e insomma, ci sarebbero tutte le premesse per un gioiello del cinema... Eppure, d'un tratto diventa tutto confuso, scusate ma la storia delle voci è tanto affascinante quanto confusionaria, la parte finale mi ha decisamente irritato

SPOILER per cui sì facendo una media credo che un 6 sia un voto tutto sommato giusto.
Si poteva fare meglio.

L'idea è originale e va bene, ma la sua realizzazione non mi ha convinto molto, mi aspettavo più tensione, elemento che invece è presente in poche scene.
Insomma si poteva fare meglio, peccato.

Bella sorpresa Pontypool!
Una storia con addirittura qualche spunto ORIGINALE! Cosa divenuta molto difficile da ottenere. E' un horror poco visivo (non troppo poco...) ma la tensione c' è eccome.
Direi che lo consiglio.

Senza dubbio originale ma piuttosto deludente per chi si aspetta un classico horror con un pò d'azione, di tensione o quant'altro. Una menzione speciale per la sua recitazione al protagonista maschile, il resto è troppo poco.

film difficile da valutare, l'idea mi sembra buona, ma la realizzazione non mi ha convinto del tutto.

Una vera sorpresa questo film. La storia è abbastanza semplice..le vicende si svolgono interamente in un edificio sotterraneo della radio di Pontypool..piccola cittadina canadese dell'Ontario. Sembra una giornata come le altre..in radio la voce è quella di Mr.Mazzy..personaggio eccentrico dal carattere spigoloso che tende subito a prevaricare la direttrice della radio che lo invita a contenere il suo comportamento esuberante. Tutto sembra filare liscio finchè non si collega un collaboratore della radio il quale descrive una scena strana..una clinica privata di un dottore è stata messa a ferro e fuoco..si vedono esplosioni e molti morti..qualcosa non va..qualcosa di inquietante sta accadendo. Da quì si sviluppa tutta la vicenda ed evito di proseguire ulteriormente nel racconto altrimenti cadrei facilmente nello spoiler..c'è da dire subito una cosa..nonostante i ritmi lenti il film mantiene vivo l'interesse dello spettatore che almeno questa volta si sente quasi impotente come le persone che stanno trasmettendo dalla radio..non sanno cosa sta realmente accadendo all'esterno..non hanno il quadro della situazione..sanno solo che sta succedendo qualcosa di oscuro e terribile..senza però sapere con certezza cos'è. Il senso d'angoscia e quasi d'impotenza è forte..le atmosfere cupe all'interno del sotterraneo dove c'è la stazione radio rende al meglio e si amalgama bene con il proseguio delle vicende. Unico punto interrogativo il finale..un po' criptico..molte questioni vengono lasciate in sospeso..ma forse solo momentaneamente visto che si parla già di un possibile sequel.

In definitiva un bel film che consiglio..la tensione si può creare anche non mostrando nulla di concreto..e Pontypool ne è la prova.