prey (2022)

Mi accodo a chi ha definito "Prey" come il migliore (almeno finora) tra i sequel del primo "Predator" e ci sarebbe da aggiungere grazie al c***o considerata la (scarsa) qualità dei "concorrenti" (l'unico altro passabile rimane "Predator 2" con Danny Glover). Intendiamoci, qui non si aggiunge nulla alla mitologia della saga né ci si inventa nulla di nuovo, anzi si ritorna sul terreno sicuro della giungla, però la realizzazione è ottima e ne viene fuori un gran bel divertissement impreziosito dalla presenza del cacciatore alieno. Come dicevo si ritorna ancora una volta in quella giungla che tanto bene aveva funzionato nel cult di McTiernan, così come aveva fatto ma con risultati peggiori "Predators": una soluzione poco originale ma perfettamente funzionale, specialmente se accoppiata al salto temporale all'indietro che riporta lo scontro con il Predator ad un livello primitivo. Oltre a questo gli unici altri spunti degni di nota a livello di sceneggiatura sono la presenza dei cacciatori francesi e le tante strizzate d'occhio agli altri film della saga; non c'è altro se non tanto, sano divertimento. La parte legata all'intrattenimento funziona bene tutta, dalle scene d'azione ben dirette dal bravo Trachtenberg al design del Predator (reso anch'esso in versione primitiva rispetto a quelle che abbiamo già conosciuto), passando per l'ottima interpretazione e presenza scenica di Amber Midthunder (ma quanto è cazzuto 'sto nome?!). Il tutto senza eccedere dove non si deve: niente ridicole esagerazioni, fanservice moderato e una durata non annacquata ma idonea con quanto si vuole raccontare. Aspetto, quest'ultimo, tutt'altro che scontato, considerando che al giorno d'oggi sembra quasi impossibile rimanere sotto le due ore, anche quando non si ha nulla da dire.

Io che sono cresciuto con il cult Predator, mi sono approcciato a questo Prey con molto scetticismo, scottato anche dai sequel che sembravano più voler far cassa sulla scia del primo, comunque inarrivabile, con quel cast "macho" tipicamente anni 80. Invece sono rimasto incollato allo schermo dall'inizio alla fine, certo alcune cose sanno un po' di deja vu, ma tiene il passo. Un plauso al regista che ha anche all'attivo serie di successo (The Boys e Black Mirror).
Il trucco di Amber Midthunder mi ha ricordato Hellblade: Senua's Sacrifice, lei azzeccatissima per il ruolo e poi le storie di crescita personale mi sono sempre piaciute. Voto: ampiamente promosso.

Una giovane e combattiva comanche si scontra con un micidiale cacciatore alieno ... Il franchise di Predator continua a macinare utili . A distanza di quindici anni dall' ultimo film collegato alla saga , gli autori imbastiscono un prequel che si va a collocare storicamente nel 1719 ed inseriscono qualche atteso riferimento alle pellicole precedenti . Il film ha il pregio indubbio di cercare di tornare alle atmosfere della pellicola con Schwarzenegger , con il rapporto cacciatore-preda che si sviluppa nelle selvagge foreste nordamericane , che si rivelano essere un' ambientazione eccellente . Certo , la presenza come antagonista del mostro di un' energica ragazza indiana che si vuole emancipare si inserisce nel filone femminista girl power tanto alla moda e rende la storia un pochino meno credibile ( anche se non più di tanto ) . L' intelligenza umana così trionfa ancora una volta sulla tecnologia al servizio della brutalità , e pure stavolta saranno le stesse armi dell' alieno a decretarne la fine . Buona la regia di Dan Trachtenberg , che si muove bene anche nelle scene più concitate e che non lesina lo splatter ( anche senza mostrarlo in primo piano ) , mentre la computer grafica va a fasi alterne , specialmente nelle scene con gli animali selvatici . Il cast è composto da volti pressochè sconosciuti e tutti scelti tra i nativi americani ; persino la protagonista Amber Midthunder ha solo poche esperienze tra cinema e TV . Tutti comunque risultano all' altezza dei rispettivi ruoli . Un ultimo appunto pignolesco riguarda il linguaggio che adoperano i Comanche , fin troppo moderno per l' epoca , tanto che chiamano più volte " felino " il puma .... Visto il buon successo al botteghino , restiamo in attesa di vedere in quale epoca storica ci porterà il prossimo film della saga . Questo comunque , per me vale un discreto 7- .

L'alieno Predator passa dalla guerra del Vietnam alla terra dei Comache portando sempre morte e distruzione inserendosi in un contesto gia' battagliero di suo.

Lo spunto è interessante ma fino ad un certo punto, un prequel che in realta' lascia gli stessi dubbi sulle origini della creatura come in tutti i film della serie.

Scenari naturalistici fantastici che rubano la sena a sequenze d'azione non poi cosi violente come mi sarei aspettato.

Poco di originale da segnalare.

Un grande ritorno del Predator.

Non sapevo che fosse il prequel del Predator famoso, in ogni caso al di là delle belle ambientazioni la storia mi è sembrata un po' sempliciotta e banale e pure scontata nella sua morale con la ragazzina e il suo percorso. Per carità, si lascia vedere, intrattiene, e mescola fantascienza e horror in un contesto tribale di secoli fa, che ha il suo fascino. Però ecco, lo avessi visto al cinema, sarei uscito amareggiato per la scelta...

Prequel della celebre saga che esordì con la partecipazione del gagliardo Arnold Schwarzenegger.
Ad anticipare i primi europei giunti a rompere equilibri (e non solo) vecchi di millenni nelle grandi pianure dell'America incontaminata, ci pensa Predator, alieno di specie umanoide dedito alla caccia e specializzato nell'arte della mimetizzazione (nella quale eccelle). Egli troverà pane per i suoi... ehm... denti, perché i Comanche non sono esattamente quel genere di persone che porgono l'altra guancia, ma il destino ha voluto che tra tutti i punti del pianeta, il visitatore cannibale cascasse proprio tra le braccia dei signori delle Praterie, indomiti e fino ad allora invincibili guerrieri.
Attori e ambientazioni appena sufficienti. Effetti CGI abbastanza disdicevoli. Eppure, nel complesso il filmetto si porta a casa un sette. Non so nemmeno io come abbia fatto.

Recuperato questo buon prequel fatto da Hulu sui Predator, a trama mi ha particolarmente colpito.. fatto bene la parte indiana.. prodotto azione survival.
Location apprezzate, effetti speciali buoni. Buon finale.

Sebbene il cast non famoso è davvero un buon team.

Il regista già affermato per altro scrive e narra una pagina importante.. un buon lavoro nel suo complesso.. intrattiene e diverte con buoni effetti speciali, scenografie e location reali. Promosso

Consigliato a tutti gli amanti della saga.

Prequel di Predator.
Solo per gli amanti dell'azione.

Prodotto ben confezionato ma abbastanza banalotto. Si lascia guardare giusto per il taglio avventuroso imperniato sulla predazione immersa nella natura selvaggia; per il resto si dimentica facilmente.

Il settimo capitolo della serie(se includiamo i 2 "Alien vs.Predator")è un prequel che sposta l'azione a inizio '700 con i comanche nel mirino nel mostro e i trappers francesi come bianchi cattivi(anch'essi ovviamente destinati a far brutta fine).Un'idea non disprezzabile,ma sfruttata poco in favore di una scontatissima esaltazione femminile in linea coi tempi che a sua volta si inceppa per l'altrettanto scontatissima caratterizzazione della protagonista,caparbia e determinata ma inetta o infallibile a seconda di come fa comodo al film,e tanto per gradire pure in canonico confronto/conflitto col fratello.Insomma serietà poco o niente ma se preso come intrattenimento a spina rigorosamente staccata funziona:la confezione è competente(la CGI degli animali non è malvagia,a dispetto di certe critiche),la durata adeguata e il nuovo look del Predator abbastanza cool da non far rimpiangere l'originale.Qualche occasionale buon tocco di splatter c'è.Diciamo che siamo a livello di "AvP",onesto cinema disimpegnato da serata con amici.Alla fine dei titoli di coda disegnati l'illustrazione con 3 navi Predator sopra il villaggio comanche suggeriscono l'idea di nuovi capitoli in arrivo...La pistola che Adolini cede a Naru è la stessa che appare alla fine di predator 2.In originale oltre alla versione in inglese c'è n'è anche una in Comanche.

Nostalgia! All'inarrivabile Predator con Schwarzenegger.
Bella fotografia e buon film.
A me è piaciuto.

Un valido prequel. Fa il suo dovere senza eccellere.

Probabilmente andrò controcorrente, ma secondo me questo nuovo film dedicato a Predator è migliore rispetto a quello datato 1987 con Schwarzenegger. L'originale era di un trash clamoroso con granate, bazooka, mitra e tutto l'arsenale più impossibile o immaginabile... no storia, no personaggi, nulla a parte l'ambientazione (che qui viene praticamente riproposta).
Questo "Prey" invece, nonostante non eccella praticamente in niente e benché sia tremendamente inverosimile, è una visione piacevole resa tale dal buon comporto grafico-sonoro e dalle notevoli scene d'azione.
Da sufficienza.

Avvincente e ben realizzato il nuovo capitolo dedicato al "Predator", il guerriero alieno che visita altri pianeti alla ricerca di nuove prede da sconfiggere. Ambientato molto tempo prima del primo film con Schwarzy, anno 1719 un'astronave atterra nel territorio delle Grandi Pianure nel Nord America dove vive una popolazione di Comanche, abili guerrieri e cacciatori. Naru la protagonista vuole diventare una grande cacciatrice oppressa dalla figura del fratello Taabe. Dovranno lottare contro il temibile predatore alieno per sopravvivere alla sua sete di dominio. Bella fotografia ed ambientazione, brava la Midhunder ad impersonare l'astuta e tenace guerriera. Un prequel di gran lunga migliore, dopo l'originale, delle altre pellicole della saga. Un respiro di sollievo per il fedele cane Sarii. Sarà la prima apparizione del "Predator" sulla terra?

Un ottimo film passatempo ben fatto,spicca la protagonista che regge bene il suo ruolo, godibile

Un buon film,niente di eccezzionale ma si lascia guardare.Molto brava l'attrice protagonista.
Da vedere.

Valido intrattenimento, viste le numerose scene action, ma questo proliferare di un politicamente corretto che vuole accontentare la sete di girl power mi ha, francamente, un po' stancato. Mi si accappona lo scroto vedere ogni volta ragazzine di 50 kg avere la meglio su uomini brutti, sporchi e cattivi con una certa nonchalance, e ora pure le creature extraterrestre assassine non hanno scampo.
Prodotto ludico innocuo, tanto per dare una spolverata al franchise di PREDATOR.

Piacevole sorpresa. L'avevo snobbato poi leggendo le recensioni di questo forum me lo sono guardato e gustato. Teso con immagini ben realizzate. Consigliatissimo.

Film sufficiente ma questo non è Predator. Il primo Predator
Lo guardi mentre bevi birra, scureggi e puzzi dalla tensione.
Questo lo guardi mentre bevi il the' alla pesca, mangi pop-corn rosa
Disney e profumi di vaniglia.

Interessante prequel sull'alieno killer piu famoso nel mondo cinematografico.
Prey è un chiaro intento nel voler tornare alle proprie origini, usando un contesto in chiave storica, come una tribu' indigena nel periodo delle colonizzazioni europee.

A questo si aggiunge la storia di una ragazzina disposta a voler crescere e dimostrare che anche lei può emergere in mezzo ai guerrieri comanche.
L'uso di una foresta, e di sequenze dallo spiccato vibes del prodotto di Mctiernan dell' 87 mi fanno promuovere questa opera come secondo miglior capitolo del brand.
La regia è buona e il predator è in grande spolvero, anche con uso di armi classiche e qualche novità.
Meno a mio parere, alcuni effetti in cgi con modelli e animazioni che si vede essere fittizie.

Potrebbe essere finalmente la chiave di svolta per avere dei sequel degni di tale nome? lo scopriremo solo vivendo!

Lo scenario della foresta amazzonica era lo sfondo ideale del primo e riuscito Predator con l'accoppiata McTiernan/Schwarzenegger. Trachtenberg, già regista del sottovalutato 10 Cloverfield Lane, riesce a ricreare le condizioni del film originale, ambientandolo nella prima metà del Settecento in territorio comanche e con protagonista una ragazza che vuole diventare un guerriero della propria tribù. Di conseguenza abbiamo uno scenario naturale ideale per un duello senza esclusione di colpi tra il Predator, in evidente superiorità tecnologica nei confronti delle prede, contrapposta a questa indiana che usa astuzia possibile per prevalere. C'è azione, c'è tensione, senza dimenticare la bravura della Midhunter dal volto molto espressivo. Una regia attenta di Trachtenberg, una sceneggiatura molto ben equilibrata ed un look del Predator efficace sia nella prestanza fisica che nella qualità della CGI. Se proprio vogliamo trovare un difetto, sono i dialoghi in lingua inglese che sono un po' troppo moderni per un ambientazione di oltre 300 anni fa. Ho letto che è stato girato anche in lingua comanche, immagino più efficace. Però tutto sommato non è un film basato sui dialoghi, per cui non è un difetto particolarmente grave. Resta comunque il miglior capitolo di questo franchise dopo l'originale.

Non male questo film, ha il pregio di non annoiare e il ritmo è bello sostenuto. Certo il finale è abbadtanza scontato,ma nell'insieme non mi ha deluso.

Bel prequel...credo che, visto il contesto storico scelto (giustamente), non si sarebbe potuto fare molto meglio.
La protagonista è brava così come tutto il cast, la regia mi è piaciuta ma soprattutto l'ambientazione è ottima e si respira proprio la giusta atmosfera.
La sceneggiatura è ben scritta e non snatura la figura di Predator ma anzi me l'ha resa più affascinante. Qui si palesa proprio la natura cacciatrice di questa razza aliena con tanto di codice d'onore come fosse un samurai...non attacca chi non è una minaccia e soprattutto cerca di combattere con armi alla pari!
Pellicola inaspettatamente ben realizzata.

Della serie dei Predator credo di non aver visto per intero neanche un film, forse giusto quello storico con Arnold, anni fa.
Questo neanche mi aspettavo cosa fosse, l'ho visto giusto per curiosità, pensando qualcosa alla Apocalypto.
Nel complesso non l'ho trovato tanto male, belle ambientazioni, bravo il regista, la storia si segue bene, trama un po' scontata, forse eccessivamente violento e truculento nella seconda parte, ma per il tipo di film ci sta pure.

Schwarzy in quota rosa inclusivista. Nel 1987 l'ingenuo McTiernan non immaginò che per uccidere un Predator non servisse un commando di berretti verdi armati d'M60, bastava un etnologo che gli spiegasse le potenzialità d'una ragazzina Comanche del 1719 sempre fresca di manicure. I critici professionali di yankeelandia hanno votato questo prequel col punteggio più alto del franchise, pardòn: della saga: meraviglioso.

Il miglior sequel dai tempi del primo Predator! Bella l'ambientazione, le musiche, minutaggio giusto che mantiene alto il ritmo, cambio di protagonista si passa dai muscoli di Schwarzy all'agilità della cacciatrice guerriera Comanche a favore del girl-power che però non sfigura e riesce a essere abbastanza credibile, Amber Midthunder poi bella e molto brava. Ottime certe sequenze degli scontri. Apprezzato l'inserimento di alcune citazioni e riferimenti proprio al primo film. Bello anche per chi non conosce la serie ma assolutamente da non perdere per gli amanti della saga.

Quindi, io di questo prey non ne ho sentito parlare, me lo son trovato lì, senza aspettative, senza hype. L'ho trovato ben fatto, certamente gli avvicendamenti sono i classici, non esce nemmeno un po' dalle righe e non è esente da forzature specie nel finale. Un buon sequel dopo i tanti da buttare.
Mi è piaciuta un sacco la protagonista, malgrado poco delineata è degna rappresentante delle eroine che compaiono sempre più spesso al cinema senza in nessun modo sfruttarne il corpo per renderla più sexy. Inoltre ci sono un paio di minuscoli dettagli che anch'essi sono piacevoli

SPOILER

Probabilmente il miglior sequel (anche se è un prequel) dell'intero franchise Predator.

Chiaro, è molto più credibile Schwarzy contro un predatore, che questa gnappetta comanche, ed alcune situazioni sono veramente al limite.

Ma il film non sbraca mai completamente, e non annoia soprattutto, come invece è successo a tutti gli altri capitoli. Che forse a differenza di questo puntavano troppo in alto.

Intrattiene in maniera soddisfacente.

Predator è un franchise dalle grandi potenzialità ma in passato è stato ripetutamente violentato dalla Fox. Nei precedenti spin off le vicende degli Yautja sono state immerse in trame tirate all'estremo e immerse in contesti di dubbio gusto per questioni di botteghino.

Questo film perlomeno ha il merito di avere una trama sensata anche se troppo banale:


SPOILER
Mi ha annoiato moltissimo, sarebbe da 4.5 ma metto un 5 per la buona regia.
Particolarmente deluso perché:


SPOILER