roger & me regia di Michael Moore USA 1989
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roger & me (1989)

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locandina del film ROGER & ME

Titolo Originale: ROGER & ME

RegiaMichael Moore

Interpreti: -

Durata: h 1.27
NazionalitàUSA 1989
Generedocumentario
Al cinema nel Dicembre 2004

•  Altri film di Michael Moore

Trama del film Roger & me

Il documentarista Michael Moore racconta i suoi tentativi di intervistare il presidente della General Motors Roger Smith per convincerlo a visitare Flint, la cittadina del Michigan in cui Morre è cresciuto, che ha subito gli effetti dei 30.000 licenziamenti operati dall'azienda.

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Voto Visitatori:   6,95 / 10 (10 voti)6,95Grafico
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Voti e commenti su Roger & me, 10 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

tarr97  @  11/06/2018 23:33:31
   1 / 10
Roger e me di micheal moore (scritto in minuscolo sia l'autore che il documentario o bisognerebbe dire il mockumentary spicciolo e inutile fatto dal suo ancor piu' inutile autore micheal moore. il bruttissimo,il bugiardo ,l'ipocrista
il superbo,l' arrogante, l'avido, il provocatore, l'offensivo, l'arrabbiato, l'impudente, l' ironico, l' illogico, il noioso,il cinico,il triste, il milionario, il nostalgico, il grasso, il diffamatore, lo schizofrenico, l'inutile,l' irripetibile, l'irresponsabile,l' inesorabile,l' indolente, l'esuberante, il repellente,il maldiciente, il vecchio, il puerile, il buffo, il malvagio, il ripetitivo, l'ossessivo, il viperino, il luciferino, l' iconoclasta,l' immorale, il folle, il clown)moore ha cominciato a mentire al liceo (mai terminato)
questo film osannato ,premiato, vincitore del box office è in realtà un falso e bugiardo tentativo di lucro. nel 1972 micheal moore fu assunto per lavorare su una catena di montaggio buick a Flint, nel michighan. moore è durato solo un giorno intero! poi è stato licenziato. dopo aver perfezionato la sua firma proletaria moore è stato assunto come redatore in una rivista liberale di nome
"mother jones" nel 1986. nel suo primo incontro editoriale ha fatto il pieno sugli sforzi precedenti della rivista. fu licenziato dopo alcuni mesi ,i suoi superiori lo hanno ricordato dicendo che era impossibile lavorare con lui,era ritardatario era sospettoso lui non era disponibile , ignorava le scadenze. un imbronciato micheal moore ha fatto causa a "mother jones" per 2.000.000 di dollari non riuscendoci. riusci' pero' ad averne 58.000 dollari . visto i disordini e le proteste per dei licenziamenti nella sua città Flint moore ha utilizzato i soldi non guadagnati per girare il suo falso documentario.
nella realtà i disoccupati erano 10.000 ma moore nel documentario dice che sono 30.000 . Roger smith aveva gentilmente concesso diverse inerviste parlando faccia a faccia con moore ma moore ha tagliato dal montaggio le interviste con il signor Smith dando l'impressione che Smith non fosse mai disponibile e che moore stia facendo i salti mortali da una costa a l'altra della america per cercare di intervistarlo. molti intervistati sono amici di moore.
Le persone che guardano i documentari assumono l'esistenza di una linea temporale, di un ordine cronologico e di una relazione corretta tra causa ed effetto. Il film Roger & Me dovrebbe riguardare le conseguenze dei licenziamenti di GM del maggio e del dicembre 1986, ma questi licenziamenti si sono verificati almeno un anno intero dopo che molti degli eventi che Moore vorrebbe far credere fossero le risposte ai licenziamenti. I film di Ronald Reagan in visita a Flint furono dalla sua visita come candidato nel 1980, ben sei anni prima della licenziamento.
moore mostra la GM consolare gli operai licenziati con l'apertura di un parco dei divertimenti. La General Motors risponde che il parco è stato aperto nel 1984, Reagan invitato nel 1980 e Schuller nel 1982, anni prima dei licenziamenti del 1986. Ma chi dà retta a una malvagia multinazionale?molti critici avevano dimostrato in modo convincente che moore aveva messo su' una falsa storia di licenziamenti , la risposta di moore è stata quella di insinuare una affermazione infondata ,che i suoi detrattori sono stati assunti alla general motors. Leffer ex collaboratore di moore fa notare che due dei principali persoanggi del film Rhonda Britton, e James Bond amico d'infanzia di moore vengono presentati come impiegati della GM moore li aveva istruiti su cosa dire, in modo drammatico e modificando le immagini moore da l'impressione di un intervista fatta ha un triste operai senza lavoro. moore aveva promesso denaro agli analfabeti Britton, se avesse firmato un documeto che moore le aveva dato,il documento era un trucco per rinunciare al diritto del denaro nel film . Fredd Ross è presentato come uno sfrattato e licenziato dalla GM quando in realtà Ross non ha mai lavorato alla GM , tutti gli sfrattati che si vedono nel film non erano nemmeno impiegati alla GM . moore dice in tutti i suoi documentari di essere il fiero figlio di una famiglia operai media e di essere un orgoglioso cittadino di Flint . peccato che moore sia nato e cresciuto a Davison un sobborgo ricco e benestante. questo film che dura solo 90 minuti ma sembrano un eternità oltre a essere pieno di scene inutili risulta pure moscio e senz'anima ipocrita. è una vergogna pensare che da qui in poi moore
comicierà la sua non meritata carriera nel mondo di hollywood dove conoscerà ben altri mascalzoni uguali a lui e pieni di soldi ,sono il produttore Haewey Weinstein ,Quentin Tarantino,Flea . la cosa piu' brutta è il palese narcisismo di moore roger e me , roger e io , io ,io, io , io ,io ,io sempre io ci sono io sono il paladino l' unico paladino invece di stare dietro alla cinepresa come ogni bravo documentaristi che si rispetti c'è sempre lui . solo lui che ha sempre la soluzione del problema che sa cose che altri non sanno ,che ti da lezioni di vita ,che si auto professa eroe e sostenitore dei poveri. ma tu chi sei?? te lo dico io chi sei , sei solo un brutto grasso, narcista, ipocrita e POPULISTA!!! che ti fai seguire da una massa di pecoroni liberali .
moore dovrebbe essere esilato dalla america e mandato in siria a combattere per dieci anni di fila e poi una volta tornato vedere se a ancora voglia di fare il presuntuoso. e chissa che gli islamici grasso come sei non ti scambino per un kebab e ti facciano fritto al girarosto ! il grande paladino dei poveri moore
sorpresa sopresa è in realtà uno specie di paperon dei paperoni con 50.000.000 di dollari in banca 9 abitazioni tra cui un'appartemento da un 1.000.000 di dollari a Manhattan e una villa da 5.200.000 milioni di dollari , di
929 metri quadrati sul Torch lake in Michigan


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DarkRareMirko  @  27/06/2011 07:47:59
   8½ / 10
Tra i primi film del grande Moore; come al solito impegnatissimo, vero, sentito, almeno in questo caso l'ironia viene un pò accantonata a favore dell'inchiesta vera e propria.

'sto Roger proprio un santo non deve essere e Moore aiuta a farci capire questo tramite sequenze di indubbio impatto (la gente cacciata di casa con tanto di pistola) e continue impossiiblità di poter parlare con lo stesso Roger (seppur qualcuno dica che un'intervista sia comunque stata concessa ma il tutto sia stato poi occultato dal regista).

Fa riflettere molto e va senz'altro visto; tra le musiche, presente pure una realizzata nientemeno che dal David Hess attore in The last house on the left!!!

Buono il ritmo, il narrato, lo stile di ripresa, anche se tecnicamente l'artista migliorerà col tempo.

Davvero, se esistessero più persone come Michael Moore (con i suoi mezzi, la sua onestà, la sua bravura), il mondo sarebbe senza ombra di dubbio un posto molto, molto, molto migliore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/05/2011 16:09:51
   8½ / 10
"L'alba di una nuova era".
Niente di più profetico, nel 1989 quando fu diretto questo documentario. Delocalizzazione, "ristrutturazione" aziendale ecc. non erano ancora concetti di uso comune ed in effetti non sono mai nominati, ma gli effetti sono lì. L'analisi del microcosmo di Flint è diventato nel corso degli anni l'analisi di molte, troppe situazioni simili. Il contrasto forte tra la retorica di un capitalismo selvaggio e la tragedia di una città che muore prima di tutto nella sua dignità, creano quell'effetto spiazzante che sarà la cifra stilistica di Michael Moore.

amoreblu  @  02/01/2008 16:00:28
   7½ / 10
Buon esordio di Moore, allo stesso livello di Fahrenheit sebbene le problematiche non avessero respiro mondiale come quelle del suo penultimo lavoro. Risente gli anni, ma lo stile del pancione c'è già tutto. Caustico

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  28/12/2007 10:01:37
   8 / 10
Come sempre magnifico.
Più che documentari, quelli di Moore, sono dei film reali. L'ironia con cui si accosta ai potenti e la retorica con cui si accosta alla povera gente non sono ingredienti adatti e frequenti per un documentario, non toglie però che sia Cinema quello di Michael Moore: un grande Cinema, civile e sociale che fa pensare come pochi.
Si nota già la verve con cui il panzone del Michigan si pone nei confronti del sistema americano, ma all'epoca aveva molti meno mezzi ed esperienza. il difetto di Roger & me è semplicemente l'annullamento della questione politica e sociale in favore di una visione cinematografica ed esasperata delle famiglie di Flint in preda agli squali, questo è meno apprezzabile, ma il film resta stupendo.

luca2012  @  29/10/2007 14:42:41
   7 / 10
Gran bel debutto (credo) di Michael Moore, capace di ironizzare su molte situazioni tristi o tragiche presentandole semplicemente così come sono, attraverso montaggio, riprese prolungate e altri piccoli stratagemmi azzeccatissimi.

StrangeLove  @  25/06/2007 19:18:44
   9 / 10
molto bello e interessante anche se forse come in tutti i film di moore un po' demagogico. Cmq lo preferisco a Fahreneit mentre resta un filino sotto a bowling a columbine dove oltre all'energia della denuncia ci stanno dei coupe du teatre veramente eccezionali

Invia una mail all'autore del commento catenanm  @  17/02/2006 09:38:36
   3 / 10
Ma vi rendete conto?Per prima cosa ho fatto i salti mortali per cercarlo in internet e dopo un mese che cercavo di scaricarlo (visto che ce l'aveva una persona sola) mi sono dovuto appioppare una palla allucinante sul sistema lavorativo americano..qua si va sempre peggio se la gente inizia ad assecondare ogni voglia di questo ciccione. Che non si venga a dire che il licenziamento nei paesi europei è facile perchè,in quanto figlio di un padre padrone di un'azienda, comprendo la sua frustrazione nel non poter far nulla per lasciare a casa qualcuno che non serve più o che non fa niente per meritarsi la paga..chi vorrebbe posti di lavoro per tutti sono solo persone che porterebbero l'Italia ad un appiattimento se non abbassamento economico...dai siamo realisti, fra un po i lavoratori saranno i padroni di tutti, questo è inaccettabile..
Tornando al film posso dire che l'inizio è si quello di voler parlare a questo presidente generale, poi si espande per parlare di un problema un po più grosso, diciamo che quello era il pretesto..un po come negli altri suoi film, si parte da un fattore principale (la goccia che fa traboccare il vaso) per poi espandersi e colpire ovviamente il sistema americano

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  04/03/2005 17:06:32
   9 / 10
Un bellissimo documentario di Michael Moore, che analizza con sarcasmo e ironia un fatto vero, cioè il licenziamento di 30000 operai dalla General Motors, a Flint, Mitchgan, da dove proviene lo stesso documentarista premio Oscar.

Esattamente come "Bowling for Colombine", l'avvenimento in se è solo un punto di partenza. Li si partiva dal massacro del Colombine High School per parlare più genericamente della diffusione delle armi negli Usa, sul sistema americano in generale e sul sistema della paura messo in piedi dal governo. Qui invece si parte da questo fatto che fece molto discutere alla fine degli anni '80 a Flint (perchè la cittadina praticamente esisteva perchè c'era la GM) per un'analisi più profonda, ed estremamente satirica di una deriva del capitalismo americano.
Se nel bellissimo "Bowling A colombine" Moore cercava in tutti i modi di parlare con Mose' in persona, Heston, qui il documentarista "va a caccia" dell'ideatore del piano di licenziamenti messi in atto, ovvero il presidente stesso di GM, Roger Smith.

Nel complesso un documentario imperdibile.

bacco2  @  21/02/2005 10:49:11
   8 / 10
Film squisitamente politico e molto amaro che denuncia le distorsioni del capitalismo moderno (licenziare quando l'azienda va bene)... consigliato a chi si interessa di politica del lavoro e a chi apprezza le teorie di Jeremy Rifkin sul Sogno Europeo (in libreria, consigliato a tutti)

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