saw x (2023)

Ci sono voluti quasi vent'anni e ben otto "sequel" per vederne uno quantomeno decente. SAW X è praticamente il miglior Saw dopo il capostipite di James Wan e ciò la dice lunga sulla qualità della saga.
Ho preferito la prima parte (45 minuti circa) rispetto alla seconda che ricalca la solita tiritera delle torture alla Saw appunto.
Finale così così e una sceneggiatura non proprio impeccabile. Bello il personaggio di John Cramer ad ogni modo.

Bello.

SPOILER

Il corto e il film iniziale non si battono, dello steso regista.

Poi la saga viene sfruttata, resiste a fatica sino al 3º film per poi decadere sotto la sufficienza e trascinarsi sino a questo che si sviluppa in modo diverso, quasi come il primo film. Noi vediamo tutto, ma attendiamo il finale per mettere i pezzi al suo posto.

La recitazione dei protagonisti Kramer/socia e antagonista è buona e appassionata, molto meno quella dei comprimari. Parte iniziale, circa mezz'ora, in cui vediamo crearsi la trama e senza le macchine di "morte o vita", ma sapere già dai sunti di che tratta la storia, un po' la rovina.

La prima macchina di tortura/salvezza è per me la più riuscita
Finale nei titoli di coda

SPOILER

Dopo i deludenti ultimi due,questa saga infinita racconta direttamente in prima persona il personaggio,uguali agli altri ma anche diverso,e questo cambiamento e un lato positivo e intrattiene fortemente,fino alla fine... immortale

Una variante al solito "canovaccio" che ridona freschezza (fatto salvo che Tobin Bell è ormai vecchietto) a questa infinita ed improbabile saga horror.
Vi sono più storia e più dramma in questo decimo capitolo ed il che non è male...aggiungiamoci poi che alcuni "giochi" sono alquanto forti a livello visivo (tipo quello del midollo osseo) ed il risultato è un godibile intrattenimento.

Saw X segue il suo target principale, cioè quello di concepire e rendere visibile la morte in modo bizzarro e soprattutto creativo come ha sempre fatto. La scelta è sempre semplice: morire o dilaniandoti per sopravvivere. Premetto che non ho visto tutti i Saw, sia ben chiaro, però certamente John Cramer è il personaggio principale di questo capitolo. C'era anche negli altri film, ma noi conoscevano soprattutto la voce e sapevano che fuori campo era il grande burattinaio. C'è più John Cramer che Jigsaw. Un John Cramer truffato come uno scemo qualunque facendo leva sulla sua speranza di guarigione dal cancro, quindi una preda facile. Non c'è il sadico assassino moralista e le vittime. Qui è prima vittima e poi carnefice. Con una sua morale distorta quanto volete, opposto ad esseri senza una morale e biecamente meschini. In fondo è un personaggio che ci fa entrare in una specie di dietro le quinte del suo mondo. Forse è per questo che ha avuto un risultato commerciale più che lusinghiero. Quasi due ore tuttavia molto scorrevoli.

Difficile valutare questo ennesimo capitolo della saga di Saw, se lo prendiamo come film stand alone è di certo molto riuscito, se lo prendiamo invece come parte di una saga ventennale allora il giudizio è molto meno positivo, principalmente per due motivi.
Il primo è che se andiamo a trovare una storia di vendetta di Kramer con qualcuno possiamo fare anche altri 30 film, il secondo, che è quello che fà più arrabbiare, è che dopo il 7 capitolo nessun regista abbia più proseguito la storia, che si chiudeva con un colpo di scena incredibile per la saga, ovvero il coinvolgimento del dottore del primo film, che si metteva al servizio di Jigsaw.

Parlando invece del film a sè devo dire che è nettamente il migliore degli ultimi fatti, e degno di stare all'interno della saga, ci sono trappole ben riuscite, una storia coinvolgente, il ritorno di due personaggi storici e un Kramer mai cosi tanto protagonista.
La storia fila via bene, chiaro che la forzatura finale è fatta per averre il colpo di scena e a qualcuno, anche giustamente, non sta bene, però secondo me funziona in questo film e non toglie nulla al voto finale.

Un capitolo che si guarda con piacere e che scorre bene, a patto appunto di dimenticarsi della fine del 7 episodio e del fatto che dà li in poi la storia è rimasta ferma.
Tobin Bell non è eterno, probabilmente si vuol sfruttare la sua presenza il più possibile e quindi si ricorre a dei prequel che però alla lunga stancano e non hanno più nulla da dire, speriamo ci sia qualcuno coraggioso che capisca che la saga, con le giuste idee, si può portare avanti anche senza di lui, almeno per concludere bene quella che è senza dubbio la miglior saga horror di sempre.
Vedremo

Kevin Greutert dopo averne diretto il sesto e settimo capitolo ritorna dietro la macchina da presa per il decimo film della saga dedicata al serial kiler moralista. I due precedenti spin-off "Jigsaw" e "Spiral" avevano sofferto della mancanza del personaggio principale del franchise. "Saw X" vede il ritorno di Tobin Bell come assoluto protagonista della storia collocata cronologicamente tra il primo ed il secondo film. Dopo aver scoperto la sua malattia terminale "Jigsaw" architetterà un piano diabolico per vendicarsi di chi gli aveva offerto un barlume di speranza per la sua vita. Gli strumenti di morte sempre accattivanti e lo splatter non manca. Ritorno in carreggiata del franchise con l'indovinata scelta di riposizionare il geniale e sadico killer al centro della storia con il ritorno della sua adepta "Amanda Young". Scena dopo i primi titoli di coda che chiude i conti. In attesa dell'undicesimo capitolo.

Saw X è il capitolo più sorprendente, interessante e migliore dell'intera saga, insieme ai primi tre film. Sangue (tanto), trappole sempre molto creative, colpi di scena e l'immedesimazione con John Kramer (l'uomo dietro Jigsaw) che porta noi spettatori al di là della nostra comfort zone morale. E non è poco.
È un film potente, che oggi ha la capacità soprattutto di far riflettere e comprendere come sia necessario tornare tutti al piano della gentilezza, con le tinte di sangue e i giochi che evidenziano e omaggiano un pilastro dell'horror di quest'ultimo secolo come Jigsaw. E' un viaggio sul senso della vita.
Il film, oltre alle notevoli scene di sangue, amputazioni, corpi in fiamme e morte, cerca d'inserire il tema della riflessione tra una scena di gioco o meglio tortura e l'altra. Il senso della vita, la truffa, l'inganno e l'arricchimento personale sulle disgrazie altrui. Ne viene fuori una potente pellicola sulla necessità della gentilezza nella società, ma soprattutto l'onestà e la solidarietà verso le persone in difficoltà.
Una pellicola che accontenterà i fan della saga, ma soprattutto quelli che cercano lo splatter e la brutalità in un film dell'orrore.

Ha aspettato 10 film ma finalmente John Kramer diventa il protagonista della saga che lo ha reso celebre. Si parla della sua malattia quindi è un episodio che si mette tra il secondo e il terzo capitolo.

Come al solito i "giochi" mortali sono i momenti piu' riusciti di questo massacro per vendetta, tutto spiegato e raccontato bene.

Peccato che arrivi uno sviluppo della trama, perche qui gli sceneggiatori si sono rivelati piuttosto scarsi.
Sembra quasi obbligatorio che arrivi il lungo colpo di scena finale con tanto di voce fuori campo e musica di sottofondo. Ma in questo caso è davvero forzato, troppe coincidenze assurde che fanno storcere il naso in piu' momenti.

Decimo film della serie che alla fine non aggiunge nulla a quanto gia' visto in precedenza.

Anche basta, solo per gli amanti del genere e di questa saga.

Da grande appassionato di Saw mi aspettavo un film migliore. I primi due capitoli rimangono i migliori, soprattutto. Mezzo voto in più per il finale ben fatto.

Fare peggio dei due film precedenti era francamente difficile e infatti con questo decimo capitolo la saga di "Saw" torna su livelli perlomeno apprezzabili.
La prima (e più importante) cosa che balza all'occhio è la gran partecipazione di John Kramer, infatti mai prima d'ora l'Enigmista in persona era stato così tanto protagonista dei suoi film. Non è chiaro se la lunga introduzione, oltre a fare da incipit per il proseguo del film, sia anche un maldestro tentativo di far empatizzare il pubblico con quello che questa volta è a tutti gli effetti il protagonista (per quanto possa avere avuto svariate sfortune risulta davvero difficile empatizzare con un sadico serial killer) però è innegabile che l'espediente porta una ventata di freschezza nella saga, così come la porta la novità di fare un passo temporale indietro lasciando da parte tutta "l'eredità" postuma di Jigsaw che a lungo andare ha probabilmente portato gli autori ad incartarsi un po'. Difatti il film funziona e desta interesse, oltre a darci dentro veramente tanto con lo splatter. A questo modo anche le trappole ideate da Kramer funzionano abbastanza bene, comprese quelle più improbabili e impossibili (mai nella vita esisterebbe qualcuno in grado di superare la prova assegnata all'anestesista). Altra piccola novità è il finale, diverso da quelli a cui siamo abituati. Ecco, a parte tutto questo discorso su Kramer, poi il resto del film prosegue come ci si aspetta e come da consuetudine della saga: rapimento con conseguente prova in sequenza per le vittime, fino al finale con piccolo o grande colpo di scena. A questo proposito, come dicevo il film funziona, almeno per tre quarti della sua durata, ma poi si entra in una fase che personalmente non mi è piaciuta perché richiede un livello di sospensione della credibilità troppo elevato anche per un film così.



SPOILER


Attenzione è presente una scena dopo i primi titoli di coda.

Classico andazzo, con le trappole sempre più mortali e fantasiose, oltre che crude e di un certo effetto, anche se poco plausibili. Buona quindi la parte splatter della storia, dove si evidenzia il concetto del "truffare la persona sbagliata", ma stona un po' nel finale con un jigsaw benevolo, dipinto quasi come il giustiziere de noantri.
Intrattiene come al solito e non fa mancare la sua dose "quotidiana" di sangue ma ho avuto l'impressione, paradossale, che perfino SAW si è dovuto piegare al politically correct imposto nel cinema americano (ma non solo) degli ultimi anni.
Comunque meglio degli ultimi capitoli.

Uno degli horror più belli degli ultimi anni, ed uno dei migliori capitoli della saga (insieme ai primi 3).

Tutto sommato tra i migliori capitoli della Saga; drammatico, crudo e terribile, con un tema interessante cui potersi soffermare e Tobin Bell sempre molto bravo.

Bellissimo, violentissimo e ben sceneggiato.

Non delude le aspettative (dopo diversi precedenti capitoli decisamente da dimenticare). Qualche colpo di scena ben assestato, "macchine" non particolarmente complesse ma per questo in qualche modo credibili.

-MINIminiSPOILERINO-
Carino quello che ho letto come un omaggio ad "Audition".

Bel capitolo...mi sento di metterlo al secondo posto del decalogo ;)

Segue più o meno il solito canovaccio della saga ma si concentra più sulla trama che non sulla efferatezza dei "giochi" e per questo lo metterei in classifica subito dopo il primo, impareggiabile episodio.
Qualche idea abbastanza originale, una giusta dose di splatter ed un finale tutto sommato non banale rendono la visione "piacevole"... almeno per gli amanti del genere!