searching (2018)

Quando usi windows xp nel 2017 diventi già di per sè poco credibile. Vi rendete conto? Nemmeno le patch di sicurezza aggiornate! All'inizio del film ho spento pensavo fosse uno che mi mettesse un por*o dal suo pc. Inoltre, altro momento poco credibile, ha svuotato il cestino! Lì c'è il peggio del peggio, nessuno lo svuota, capite? C'era la soluzione. Passati questi momenti di criticità il film è davvero carino e particolare dal suo punto di vista. Forse mi ha emozionato e coinvolo oltremodo per il fatto della madre scomparsa prematuramente e nel rivederne i filmati. Mi è venuta voglia di vedere Run dello stesso regista.

Una furbizia esagerata sul presunto ribaltamento nella Z Generation e nei suoi genitori dei concetti di verità e rappresentazione tra mondo virtuale e mondo reale. Rassicurante, obiettivo raggiunto.

Mauro Lanari

Searching intrattiene benino, ma girarlo tutto on screen ha comportato una marea di forzature che alla lunga annacquano un po' la buona sceneggiatura, rovinando quello che sarebbe potuto essere un ottimo giallo se fosse stato girato in modo più convenzionale. In particolare lo spiegone finale ammazza tutta la tensione, anche se mi rendo conto non si potesse fare diversamente. Interessante comunque la riflessione sulle vite parallele dei figli e sulla pervasività dei social nelle nostre vite.

Thriller gradevole.
Buon ritmo e cast credibile.
Messi al punto giusto i colpi di scena.

Flm che si inserisce in quel filone in cui si utilizza come background della narrazione gli strumenti social (social network, chat, telecamere del pc e del cellulare, instant messaging... ecc). Praticamente il film è interamente girato come se fosse attraverso una videocamera privata di un qualche device in mano al protagonista. Avevo già visto qualcosa del genere, ormai non è una vera novità, ma comunque il tutto è realizzato bene.

Il film è un thriller/giallo, incentrato sulla ricerca della figlia scomparsa del protagonista. Tramite la telecamera si segue sia il lato umano della vicenda (la disperazione per la scomparsa e poi il dolore per non aver compreso i problemi della figlia e aver capito di non conoscerla veramente a fondo), sia il lato investigativo della storia.
Ho trovato interessanti alcuni spunti del racconto, come l'incidenza del lato social nelle nostre vite, la presa di coscienza di quanto della nostra vita sia online e nei pc, la possibilità dietro al pc di costruire una vita parallela, i rischi del web come l'invenzione di profili falsi. Ci sono tanti spunti interessanti ed attuali, la storia tutto sommato ha un buon ritmo, c'è un buon punto intermedio in cui la storia sembra farsi più cupa ed intricata.
Peccato che poi la mezzora finale esageri un po' con uno sviluppo sì originale, ma abbastanza forzato ed irrealistico.
Mi ha convinto a metà.

Film particolare con vari colpi di scena, il modo di girarlo non mi ha attirato ma apprezzo il fatto di rinnovarsi... Comunque consiglio di vederlo

La struttura particolare del film lo rende una pellicola fuori dal concetto della cinematografia classica. Può piacere come no, io l'ho trovato a tratti decente a altri no. Ma da un punto di vista obiettivo non è sicuramente considerabile un vero e proprio film. Sarà anche una delle nuove frontiere di fare spettacolo con dei testi scritti e poche immagini espressive degli attori, ma per me è un no. Per me il cinema è gioco di luci e ombre, il stupire con fotografie in movimento e con l'espressività degli attori.

Bel thriller, trama ricca di suspance e colpi di scena. Avevo visto altri film simili a questo e questo e' uno dei migliori. Consigliato

Avvincente ed appassionante! Una bellissima sorpresa!

Parte piano e sicuramente non è facile da digerire l'intero svolgimento visto dai vari schermi multimediali,ma piano piano incuriosisce e si va verso un bel finale

Film particolare e interessante. La scelta di rendere la storia tutta attraverso gli schermi e il pc e i suoi programmi è azzeccata e ben gestita, anche perchè il film utilizza tutto ciò anche per fare cinema vero (zoom, movimenti di macchina e musice extradiegtiche). Inoltre è una chiara riflessione su come la mediazione del mezzo informatico abbia reso i rapporti interpersonali più labili, fino alla constatazione della non conoscenza (e quindi l'incomunicabilità) di un figlio. E anche se il film ha un'inflessione morale un po' troppo semplicistica, il messaggio arriva forte e chiaro: come attraverso i nuovi mezzi si può facilmente ricostruire e sapere tutto di ognuno di noi, come sia semplice creare una storia e un'intera impalcatura di vita falsa (fake diremmo oggi), come il mezzo possa cambiare la narrazione (chi a malapena ti conosce poi dice di essere il tuo migliore amico) ma soprattutto e più in generale, come siamo ormai sempre connessi, per qualsiasi cosa. Molto bella la scelta di rendere il carattere attraverso ciò che in un film normale non potrebbe mai essere reso e cioè la scrittura di messaggi poi cancellati, che rendono la titubanza e danno una sfaccettatura del tutto particolare e azzeccata. Se la riflessione sul mezzo informatico e come influenza e pervada la nostra vita è molto interessante, lo è meno tutta la storia sulla sparizione, decisamente più canonica e che girata in modo tradizionale probabilmente non sarebbe interessata a nessuno.

Nettamente al di sopra le aspettative; prima parte un po' noiosa e le riprese in quel modo (visualizzando solo chermi di pc, telefoni e webcam etc.)un po' infastidiscono.
Seconda parte più vivace e buon finale.

L'ho visto con piacere. Ormai con questi computer e Smartphone sanno tutto di noi.

Non credevo di appassionarmi cosi tanto ad un film praticamente di sola lettura a video tra messaggini e immagini, profili facebook e instagram. Tutte cose che sopporto poco, che ritengo un passo indietro della tecnologia.
Eppure sono rimasto incollato al...tablet per tutta la durata del film, e alla fine mi sono pure commosso.
Un ottimo lavoro passato inosservato ma che è, a mio avviso, la perfetta fotografia dei nostri tempi, come lo fu "the truman show" riguardo l'epoca dei reality.
Appassionante.

Sarebbe potuto essere un disastro questo film e invece grazie alla buona scrittura e a trovate ben fatte riesce a reggere fino alla fine.
E' girato tutto tramite le telecamere dei telefoni e delle webcam dei pc, un thriller innovativo dove la ricerca sui social è alla base di tutta la pellicola.

Bel film, poi il fatto di essere raccontato tramite i social (cosa che temevo mi avrebbe annoiato) si è rivelata una mossa originale e azzeccata.

Film interessante per come sviluppato che gli conferisce una certa originalità e attualità, dato che è quasi interamente basato sulla ricerca on line con i vari socials media.
Qualche piccola forzatura nel finale non inficiano il risultato e la trama si dipana in maniera imprevedibile, regalando anche un messaggio di speranza che, ogni tanto, fa bene a chi guarda, anche a discapito di situazioni un po' accentuate.
Bene il cast, buona l'atmosfera tensiva che si respira e ritmo senza cedimenti, per una visione discreta e senza affanni.

Dai voti immaginavo fosse stato un buon film ed infatti sono stato piacevolmente sorpreso...un thriller senza grande budget ma girato davvero bene ed in modo innovativo.
Tensione buona e ritmo costante dall'inizio alla fine, tutto scorre velocemente intrigando lo spettatore e riservando varie sorprese.
Peccato che sono proprio le sorprese finali a rovinare tutto: soluzione del giallo poco plausibile e poco accattivante ma sopratutto finalissimo che proprio non ho digerito.
Molto bravo John Cho, molto meno Debra Messing.
Apprezzabile l'utilizzo delle tecnologie e dei social media (che il protagonista fa in modo rapido ed intelligente), bellissima l'introduzione che racconta il passato della famiglia in modo velocissimo tramite anche l'evoluzione informatica.
Devo dire che mi è piaciuto parecchio ma non vado oltre con il voto appunto per il finale e per alcuni aspetti recitativi.

Non male questo thriller anomalo e digitale. Scritto piuttosto bene, abbastanza realistico e si segue con piacere. Il finale oltre che eccessivamente buonista è forse un po' affrettato, visto che ci sono colpi di scena a ripetizione avrebbero potuto dedicarvi più tempo. P.s. Ho cercato la piattaforma YouCast, ma pare che quella del film non esista.

passabile in una serata dove nn si ha niente da fare

Se si soprassiede su alcune facilonerie, sviste narrative ed un finale non propriamente all'altezza, "Searching" è un film comunque meritevole. L'utilizzo degli schermi (che siano computer, smartphone o altri device) è il punto di forza di tutta la narrazione, con il suo stile originale imbastisce un thriller atipico. Pagine web, applicazioni, telefonate, video su Youtube, social network... la grande bellezza dietro questa pellicola sta nel riuscire a portare un'indagine di alto profilo ad un livello basilare: la ricerca e lo scandagliamento delle informazioni, dei report e degli indizi trovati sembra essere a portata di mano, intuibili e palpabili a chiunque sia nato e cresciuto nell'internet. Le soluzioni adottate sembrano così alla mercé di tutti, così poco plateali da diventare verosimilmente impressionanti, come il semplice reperire una password o ricercare una foto su internet attraverso la ricerca immagini.

E' un film originale. La ricerca frenetica sui vari profili social alla lunga un po' stanca, ma il film si riprende con il colpo di scena finale, che non è del tutto convincente però...

SPOILER

Bel thriller che quasi potrebbe entrare nell'eccellente serie black mirror.
Tensione e piu' d'un colpo di scena assicurano un'ora e 40' di buon intrattenimento.

Gli screen movies non sono più questa gran novità, dal recente "Unfriended" all' antesignano "Thomas in love" l'effetto sorpresa si è già smorzato da tempo. Il rischio, viste le ferree regole imposte dal genere, è quello di non riuscire a proporre nulla di nuovo finendo con l' annoiare. Saggiamente Aneesh Chaganty ribalta i fattori, propone un thriller tutto sommato lineare ma grazie alla messa in scena tecnologica svecchia certi noti passaggi narrativi, andando a disegnare un intrigante mistero attorno alla scomparsa della 16enne Megan.
I colpi di scena sono ben piazzati e consentono una visione accattivante; se da una parte abbiamo l' incaponirsi del padre alle prese con l'abbastanza prevedibile vaso di Pandora, dall' altra c'è il dipanarsi di un intreccio piuttosto ben strutturato, esplicitato al meglio attraverso le maglie del web tra social network, video in streaming, e-mail e varie chat.
La denuncia sociale è appena accennata con la strumentalizzazione da parte dei mass media pronti a gettare in pasto al pubblico il caso del giorno, mentre stranamente vi è l'assoluzione totale del mezzo tecnologico, elevato a perfetto partner per lo svolgimento delle indagini.
Di conseguenza "Searching" brilla per la capacità di utilizzare lo schermo del pc o dello smartphone come un cantastorie moderno, in cui confluiscono e vengono poi estrapolati i dati utili per la possibile soluzione di un rompicapo senza apparente via d'uscita.

Oh ragazzi, non davo un euro a questo film.
Invece è intrigante, interattivo, immediato ( forse troppo). Mi piacerebbe rivederlo una seconda volta per notare tutte le piccole scene importanti.

Tutto sommato discretamente godibile, seppur con non poche forzature. Non so se possa considerarsi proprio "cinema"...

E' un film molto diverso nella forma, però dallo spunto che non è dissimile per esempio a Perfetti Sconosciuti. L'uso delle nuove tecnologie come possono essere laptop o telefinini cellulari con i vari social forum, mascondono dei lati nascosti ed inconfessabili che possono realmente rappresentare il rapporto di graduale estraneità che sussiste anche in qualcosa di scontato come il legame tra un padre ed una figlia. Sia pure ristretto in una forma visiva che si limita allo schermo di un computer, il racconto che si sviluppa sa essere appassionante, virando verso le forme del thriller vero e proprio nel momento in cui la scomparsa diventa ufficiale ai media.

bellissimo, mi è piaciuto molto come film, sia tecnicamente sia come trama. Lo sviluppo di queste indagini è fatto molto bene e mi è piaciuto anche l'utilizzo del PC per ritrovare la figlia. ottimo anche il colpo di scena finale. un film che ti tiene col fiato sospeso per tutto il tempo.

SPOILER

Avevo visto qualcosa del genere tempo fa, ma l'idea resta originale e soprattutto questa volta c'è una buona trama, buoni interpreti, e un ottimo giallo girato e narrato in maniera insolita.

in pratica non è un film ma una sorta di documentario in cui il padre è alla ricerca della figlia e smanetta per un'ora buona sul pc, tra cartelle, files e siti internet. NOn c'è altro. A parte un paio di scene girate (si fa per dire) all'aperto il resto è un vagare tra monitor, e interni della casa, con interviste e cavolate varie.
veramente avvilente. Non c'è una regia e se la sceneggiatura è questa allora inutile aggiungere altro.
va bene essere realisti e minimalisti ma l'iperrealismo e il minimalismo estremo trasformano un film in qualcosa di indefinibile e inguardabile.

Tecnicamente ineccepibile e coinvolgente, ma la trama oggettivamente nel finale risulta troppo contorta e presenta in qualche passaggio alcune forzature enormi, per non parlare poi del

SPOILER

Piacevole sorpresa. Credevo di imbattermi nel solito "teen movie" e invece devo dire che l'atipicita' della pellicola (tt tramessa attraverso device vari..) e la trama risultano scorrevoli ed accattivanti. Certo, concordo che il finale possa sembrare un po' tirato per i capelli ma.. it's a movie!!

Buon thriller che usa un meccanismo "modernizzato" della società contemporanea (computer, cellulare, TV). Bene gli attori e i dialoghi. Però c'è qualcosa che mi sfugge nel finale:

SPOILER

Buon film di genere Screenlife, intelligente, contorto e con dei commenti sociali coraggiosi. Nonostante questo, però, il secondo atto della pellicola risulta piuttosto farraginoso e il finale estremamente forzato.
Nel complesso: da vedere, con riserva.