senza fine (1984)

Per quanto stimo il regista questo film non lo ho apprezzato a pieno

Ne riconosco una grande poetica, un onirismo funebre e anche un bel messaggio di fondo nella Polonia sovietica. Manca la concretizzazione del piacere di vederlo, un po' troppo lento e macchinoso, troppo opaco. Diciamo che è un lavoro riuscito a metà, gran potenziale, che però sfuma in una bolla di sapone esplosa a mezza altezza.

"Senza Fine" è il primo film del sodalizio Kieslowski/Piesiewics, e anche se contiene già tutta la poetica dal Decalogo in poi, non mi è piaciuto più di tanto, pur riconoscendogli certe caratteristiche. Come la sequenza del sesso: non è una semplice sequenza di sesso come tante altre. Come il "Decalogo 5", è un avvocato uno dei protagonisti, fisicamente già morto ma metafisicamente spesso presente accanto alla moglie, con un commento talmente off da provenire da un altro "posto". Gli intenti socio-politici si sprecano e per questo il film è stato ovviamente censurato; ma si sa, è la fortuna di alcuni artisti. Molto bella la fotografia, di un film che è senz' altro l' antesignano di "Ghost".

un buon film di Kieslowski, un film che anticipa vari temi ripresi successivamente in più famose pellicole. il tema della politica, dell'avvocatura...non ricordo se già per questo film K. viene affiancato dall'altro K. per la stesura della sceneggiatura. e poi il tema della morte, della non fine. bella sopratutto questa intuizione, ripresa poi da film commerciali ed orticanti. la continiutà, piace intenderla sopratutto psichica dell'esistenza oltre la morte.