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L'ultimo lavoro di Mario Bava prima della morte è un thriller/horror molto interessante che anticipa pellicole più commerciali in voga oggi e che risulta molto godibile sebbene sia uscito ormai 37 anni fa. La storia pur non essendo geniale presenta una serie di guizzi niente male che sono valorizzati dalla regia di Bava come di consueto sontuosa. Il cineasta italiano predilige un approccio lento che punta sulla suspense , relegando ai margini violenza e sangue. La scelta risulta vincente perché malgrado i parecchi anni d'età "Shock" riesce ancora a colpire grazie ad una serie di fasi davvero da brivido , fra cui spicca il finale avanti di molto rispetto alla concorrenza . La tensione è palpabile per quasi tutta la durata e solo un ritmo a tratti eccessivamente blando e qualche spunto obsoleto macchiano leggermente l'ottimo operato dello staff. Per quanto riguarda la recitazione il cast annovera tanti caratteristi del cinema nostrano fra cui la protagonista Daria Nicolodi , certo non il massimo ma per questa volta passabile. Bravo anche il bambino nonostante sia più irritante dell'orticaria. Apprezzabile a mio parere la colonna sonora (elemento non sempre curato per bene nei film di Bava) e come già accennato perfetto il finale. Dunque un'opera/testamento che rende onore alla carriera del regista sanremese.
ultima fatica del regista sanremese, che vede anche l'esordio come aiuto regista del figlio Lamberto. una donna, Dora (Daria Nicolodi, amica intima del Nostro ed ex moglie di Dario Argento), decide di tornare a vivere nella villa dove anni addietro si era suicidato il marito in compagnia del figlio Marco e dell'attuale compagno (John Steiner). qui Marco comincerà a comportarsi in modo strano mentre Dora a mostrare segni di un forte squilibrio mentale. infatti, il bambino, dotato di poteri paranormali, interloquirà medianicamente con il defunto padre, che scoprirà essere stato assassinato..
lo "Shining made in Italy" (uscito nel 1977, 3 anni prima del film di Kubrick). la padronanza dei mezzi tecnici è fuori discussione (ci troviamo di fronte ad un regista che ha ispirato fior fior di registi, dai più giovani, come Ridley Scott, Tim Burton, John Carpenter, Joe Dante, Sean Cunningham e Sam Raimi (x quest'ultimo, vedi la scena del pianoforte che ride), ai più vecchi, come Scorsese e Fellini (tanto x dirne alcuni) [vedi SPOILER]).
Sam Arkoff disse in un'intervista che "se Bava avesse fatto film negli Stati Uniti o Inghilterra, oggi sarebbe conosciuto e considerato come Hitchcock" e non va dimenticato che il regista sanremese è il pioniere di un genere tipicamente italiano, il "giallo".
un regista che preferisce le situazioni inquietanti agli effetti speciali. "Shock" si distacca dai precedenti lavori del regista soprattutto x la scelta di una struttura più attuale e realistica, rispetto a quello che era il marchio di fabbrica di Bava (le atmosfere gotiche e il connubio "sex&macabre"). buona la prova della Nicolodi, tra le sue migliori. belle le musiche dei Libra, un gruppo che contendeva la "Sonorous Column Leadership" ai Goblin, con il quale ci furono anche alcune fusioni (il batterista Walter Marino e il tastierista Maurizio Guarini). gli ultimi minuti del film vi lasceranno con il fiato sospeso [vedi lo SPOILER].
quando il bambino corre verso la madre, improvvisamente vediamo sbucare da sotto l'ex marito. la scena finale, in cui il bambino parla con il defunto padre, è di un macabro..
il film sembra prendere una direzione precisa, ma lultima scena è davvero "spiazzante" [vedi lo SPOILER].
Dora sembra aver rimosso l'accaduto e trasferire sul figlio le "colpe" che lei attribuiva all'ex marito; ma la scena, precedentemente cit., in cui il bambino parla con il defunto padre, apre scenari soprannaturali.