simon killer (2012)

Come in Afeterschhool, Antonio Campos ha una certa predilezione per personaggi border line. In Simon killer ci troviamo di fronte ad una prima parte piuttosto prevedibile nello sviluppo: ragazzo americano a Parigi, neolaureato in viaggio per dimenticare una relazione sentimentale troncata dopo cinque anni.
Si presenta quindi una situazione canonica di spaesamento e solitudine profonda in una città vista con ostile o perlomeno poco ospitale. Una volta giunti al punto di svolta del film, tutto quello che si è incamerato viene messo di nuovo in gioco. Simon killer mette in scacco la percezione che si ha di questo personaggio. Sebbene Simon sia costantemente al centro della scena, da un certo punto in poi cambia la nostra ottica, si scoprono lati nascosti ed imprevedibili che ribaltano completamente ciò che si è visto in precedenza. Una pellicola interessante, dalla cadenza lenta ma che riesce ad essere in una certa misura accattivante.