Stephen Collins, membro del congresso statunitense, vede compromessa la sua carriera politica a causa dell'omicidio della sua amante. Un gruppo di giornalisti decide di avviare un'inchiesta sul triste avvenimento e tra loro figura anche Cal McCaffrey, un ex collaboratore di Collins.
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Mi trovo abbastanza d'accordo con la recensione di mimmot, un pò più di un semplice thriller, ma un pò meno di un film che si definisce impegnato. State of Play è un film direi nostalgico verso un modo di fare giornalismo che forse non esiste più e che per quanto ci riguarda non è mai esistito. Eppure il richiamo al giornalismo investigativo vecchia maniera è forte e funziona. Il film mira a rivendicare proprio questo ruolo del giornalista, la libertà di ficcanasare ovunque e raggiungere la verità ad ogni costo. Certo per noi tutto ciò è alieno, eppure in un paese lontano questo principio rappresenta la massima conquista nel campo delle libertà civili, ovvero il diritto di ROMPERE I CO.GLIONI. Tornando al film, sembrerebbe ben scritto apparte il fatto che la storia non è così emozionante. Il cast è relativamente piacevole, un Crowe masherato da Drugo Lebowsky mascherato da giornalista, Ben Aflleck che fa Ben Affleck, la giornalista str.onzetta che ti conta i peli del cu.lo e altri personaggi inutili tipo l'editrice incazzu.sa che ha un bisogno urgente di una botta. Piacevole anche se sono finiti i film politici di una volta!